TERZA GIORNATA

Champions League: il Chelsea affonda l'Ajax con i cambi di Lampard, Sabitzer fa volare il Lipsia

I Blues vincono 1-0 con assist e gol di Pulisic e Batshuayi, entrati nella ripresa. Tedeschi in testa al loro girone grazie anche a un gol da cineteca dell'austriaco

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Il Chelsea va a vincere sul campo dell'Ajax e così raggiunge gli olandesi a quota 6 punti, in vetta al Girone H di Champions League. Finisce 1-0, decisivi i subentrati Pulisic e Batshuayi (autori rispettivamente di assist e gol). Il Valencia pareggia per 1-1 a Lille e rimane a -2. Il Lipsia batte in rimonta per 2-1 lo Zenit (Sabitzer trova uno dei gol più belli dell'anno): tedeschi in testa al Girone G dopo il 2-1 del Benfica sul Lione.

GIRONE G
Il Lipsia è ormai una grande realtà del calcio europeo, e lo dimostra battendo in rimonta lo Zenit San Pietroburgo, portandosi in testa al suo girone e regalando tra l'altro un gol che merita come minimo di finire nella sigla della Champions League dell'anno prossimo. E dire che i russi iniziano decisamente bene la partita, lasciando sfogare i padroni di casa ma rendendosi più pericolosi: così Driussi non sfrutta un gran pallone di Douglas Santos e conclude sul fondo, cosa che invece non avviene al 25' quando Rakitskiy raccoglie un pallone vagante fuori area e libera un gran sinistro che porta in vantaggio lo Zenit. Come si dice in questi casi, però, il meglio deve ancora venire. Werner sfiora due volte il pareggio per il Lipsia, che alla fine arriva quando al 49' Laimer trova il corridoio giusto in area e poi fredda Kerzhakov con un preciso diagonale. Il gol da cineteca è però quello del sorpasso, firmato da Sabitzer al 59': il 25enne nazionale austriaco riceve l'assist di Klostermann, stoppa elegantemente di petto e libera un esterno a giro irreale, con il pallone che sembra rimanere sospeso a mezz'aria e improvvisamente cambia direzione infilandosi nel sette. Una prodezza del genere quasi merita di per sé di decidere la partita, che comunque lo Zenit prova a pareggiare (Osorio non sfrutta un gran pallone di Rakitskiy, nel finale Cunha si divora due occasioni colossali). E con questo risultato il Lipsia supera lo Zenit anche in classifica, portandosi a 6 punti contro i 4 dei russi e anche del Lione. I francesi cedono infatti la testa del girone dopo la sconfitta di Lisbona, con il Benfica che di conseguenza sblocca la sua classifica, si riporta a 3 punti e torna perfettamente in gioco per il passaggio del turno. Lusitani in vantaggio già al 4' minuto, dopo un'azione in spazi strettissimi risolta da Cervi che apre sulla sinistra dove Rafa Silva non ha problemi a scaricare in rete. Il Lione sfiora il pareggio con Cornet alla mezz'ora e lo trova al 70' con il sinistro al volo di Memphis Depay, servito in profondità da Dubois. Finale infuocato: Vlachodimos salva il risultato sullo stesso Depay, Pizzi colpisce un incredibile palo ma poi è proprio lui a far vincere il Benfica sfruttando l'incredibile regalo del portiere Lopes, che di fatto gli rinvia un pallone direttamente sul piede.

GIRONE H
Il Chelsea sbanca la Johan Cruijff Arena nel big match del raggruppamento e raggiunge l'Ajax a quota 6 punti. E il popolo Blues deve ringraziare per questa impresa un certo Frank Lampard, che risolve una partita complicata con due cambi nella ripresa a dir poco azzeccati. L'Ajax se la gioca a viso aperto contro i Blues e lo dimostra sin dai primissimi minuti, quando Veltman scippa il pallone a Abraham nella sua trequarti, si fa metà campo di corsa e poi libera un bolide che per poco non inquadra la porta. Il Chelsea però non sta a guardare e sfiora il gol con il giovane pupillo di Lampard, Mount (si oppone Onana). I ritmi sono altissimi e l'Ajax rischia anche qualcosa quando Hudson-Odoi sfrutta una disattenzione collettiva e va al tiro, sbagliando la misura. Quindi al 35' Promes scaraventa il pallone in rete in spaccata, ma il Var annulla per fuorigioco. L'ultima occasione del primo tempo è per Azpilicueta, mentre la prima mezz'ora della ripresa è quasi tutta a marca Ajax: dopo aver fatto sfogare i Blues, infatti, i padroni di casa si riversano in avanti e colpiscono anche un palo al 59' con un colpo di testa di Alvarez. Quindi ci prova Dest, con Kepa che non si fa ingannare. Lampard capisce che è il momento di cambiare qualcosa e getta nella mischia Pulisic per Willian e Batshuayi per Abraham. Saranno proprio i due subentrati a decidere la partita, nonostante il belga sembri avere un cattivo impatto sul match sprecando due buone occasioni. Anche Pulisic si rende pericoloso sfiorando il palo con un destro potentissimo dalla distanza. E il Chelsea alla fine passa, quando all'86' Pulisic sfonda a sinistra e mette al centro un pallone che Batshuayi scarica in rete con un bolide mancino imprendibile per Onana. Quindi lo stesso Batshuayi per poco non raddoppia, ma sarebbe stata punizione fin troppo severa per un Ajax cui anche il pareggio poteva stare quasi stretto. E invece le due rivali di Amsterdam si ritrovano ora a braccetto a quota 6 punti, senza il Valencia che solo al 95' getta alle ortiche la possibilità di insinuarsi al comando di uno dei gironi più equilibrati dell'anno facendosi raggiungere sul pareggio da un volitivo Lille. Partita tesa e contratta nel primo tempo, in cui sono soprattutto i padroni di casa a rendersi pericolosi (Cillessen dice di no a Luis Araujo, André di testa sbaglia mira e Yazici centra una clamorosa traversa con il tiro dalla lunga distanza). Prima dell'intervallo i francesi chiedono anche un rigore che il Var non assegna, quindi nella ripresa scoprono di aver finito improvvisamente le batterie: così Cheryshev chiama Maignan alla grande parata, Maxi Gomez si fa ipnotizzare dallo stesso portiere di casa e alla fine il Valencia passa: merito di Cheryshev ma anche di Gameiro, che al 63' su contropiede gli serve un pallone che l'attaccante russo deve solo depositare in rete. Il Lille però non si arrende e l'espulsione di Diakhaby non fa che aumentarne i desideri di trovare il pareggio. E il pareggio arriva, realizzato da Ikone addirittura al 95' al termine di un'azione convulsa, ma soprattutto un dribbling che manda fuori giri tre difensori del Valencia. E lascia ai levantini un mare di rimpianti.

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