Champions, Di Francesco suona la carica: "Dobbiamo essere aggressivi"

"L'atteggiamento e la mentalità non dipendono dalla formazione, una vittoria può risollevarci. Kluivert può partire titolare"

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A Mosca la Roma cerca il pass per gli ottavi di Champions col CSKA. E Di Francesco suona la carica. "Ritengo che si possano utilizzare diverse opzioni, ma la mentalità e l'identità non dipendono dalla formazione - ha spiegato -. Dobbiamo impattare bene la gara e capire le situazioni giuste. Bisogna essere aggressivi". "Una vittoria può risolleverci, non dobbiamo farci condizionare dagli episodi - ha aggiunto -. Kluivert può partire titolare".

"Come identità e idea non dobbiamo perdere il desiderio di far male agli avversari", ha proseguito il tecnico giallorosso, parlando dell'atteggiamento da tenere col CSKA. Di sicuro la Roma non dovrà farsi condizionare dagli episodi come contro la Fiorentina. "Le immagini di Firenze parlano chiaro, abbiamo preso un rigore che non c'era e ha condizionato la squadra - ha spiegato Di Francesco -. Dobbiamo migliorare sulla gestione degli episodi, abbiamo aspettato troppo per ricominciare a giocare. Era successo già con la Spal di non reagire nel modo giusto". "Per diventare grandi e crescere dobbiamo anche migliorare negli atteggiamenti e pensare a giocare, non fermarci a protestare", ha aggiunto.

Poi sulla condizione psicologica della squadra: "In campionato abbiamo 27 partite da giocare, ma dobbiamo dimostrare anche domani che in Champions stiamo facendo un altro cammino - ha precisato il tecnico -. Si vede la crescita dal punto di vista fisico e nel sistema di gioco, quello che dobbiamo migliorare è la continuità. Se ci uniamo i nostri mezzi sono importanti". E per migliorare, DiFra sta cercando di mutare tatticamente un po' la squadra avanzando Pellegrini con Cristante vicino a Nzonzi. "Vedevo che avevamo difficoltà nell'avvicinare giocatori a Edin, ci appiattivamo troppo - ha spiegato l'allenatore giallorosso -. Abbiamo migliorato determinati meccanismi". "I ragazzi stanno facendo molto bene - ha aggiunto -. Siamo usciti dalle pressioni della Fiorentina giocando benissimo tra mediano e trequartista. Riesco ad avvicinare un giocatore a Edin, e questo a lui piace. Cercando magari di farlo tornare a segnare anche in campionato".

A Mosca lo stadio sarà molto "caldo", ma in campo la Roma dovrà fare i conti anche con la temperatura bassa. "Siamo arrivati prima anche per adattarci al freddo - ha svelato DiFra -. Loro sono molto bravi con i due trequartisti ad allungare la squadra. Hanno giocatori di qualità, è una squadra pericolosa ma noi dobbiamo interpretare la gara ancora meglio di come abbiamo fatto a Roma. Loro sono stati molto bravi col Real. Ci sarà un gran pubblico". Poi su Klivert: "E' uno di quelli che potrebbe giocare dall'inizio col CSKA. Non ci sarebbe da meravigliarsi...".

Quanto infine alle parole di Sousa, che ha dichiarato apertamente di voler allenare un giorno la Roma, il tecnico giallorosso non nasconde un certo disappunto: "Sinceramente non mi interessano, non le ho neanche sentite, ho altre cose a cui pensare molto più importanti. Sta a voi dire se è indelicato o meno visto che siete così bravi a leggere nel pensiero degli altri e magari anche nel mio...".

Insieme a Di Francesco, in conferenza stampa anche Edin Dzeko ha presentato la sfida col CSKA, rispondendo subito alle domande sulla differenza di rendimento della Roma tra campionato e Champions. "In Champions abbiamo fatto molto bene anche quest'anno, ad eccezione di Madrid - ha spiegato -. Forse perché in Champions ci sono poche partite e bisogna dare tutto". "Anche in Serie A dovremmo fare lo stesso ma magari si pensa che contro Bologna, Chievo e SPAL si vince facile ma non è così - ha aggiunto -. La Serie A è un campionato difficile, tattico, bisogna dare il 100% sempre". "L'anno scorso abbiamo visto tutti quanto sia bello giocare la Champions e arrivare in semifinale è stato ancora più bello - ha proseguito il bomber giallorosso -. Vincere domani significherebbe passare il turno. Si gioca 12 mesi per Champions, dobbiamo dare sempre tutto. Non dico che arriveremo in semifinale ma vogliamo fare il meglio possibile".

Poi sulla responsabilità di dover sempre segnare: "Quando non segno sono il primo a non essere contento. Ultimamente faccio più gol in Champions che in serie A e devo migliorare perché ho sbagliato qualche occasione di troppo. Penso a migliorare e non guardo indietro". Quanto al momento di Schick, Dzeko è ottimista: "Ricordo il mio primo anno qui. Lui è più giovane, alla Samp l'abbiamo visto". "Deve iniziare da se stesso, dare di più in allenamento e in partita e noi più anziani dobbiamo aiutarlo - ha aggiunto -. A volte non ha avuto fortuna, come contro il Frosinone, dove avrebbe potuto segnare senza quella grande parata e un gol può cambiare tanto".

A chi lo accusa di essere troppo nervoso in campo, poi Dzeko risponde con un sorriso: "Sono ancora buono... è difficile cambiare così velocemente, avere cattiveria in campo è una cosa diversa". "Non mi piace perdere e per questo sono nervoso - ha continuato -. Non è stato l'inizio di campionato che avremmo voluto e non voglio perdere". "Quando perdo la testa, come mi dice il mister, perdo 5-10 minuti in campo ed è vero, ma questa rabbia mi fa bene perché poi sento di avere un'altra forza", ha aggiunto Dzeko. Infine una battuta sul CSKA: "Solo una volta ho perso ed era qui a Mosca. Il CSKA è cambiato molto, è rimasto solo il portiere. Hanno vinto con il Real, dovremo dare il nostro meglio".

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