Circa 100 manifestanti brasiliani si sono riuniti martedi' davanti al consolato spagnolo di San Paolo per condannare gli insulti razzisti rivolti all'attaccante brasiliano del Real Madrid Vinicius Júnior. I manifestanti hanno scandito per circa un'ora frasi come "La Liga e' razzista" e hanno chiesto la "fine del razzismo in Spagna e in Brasile". Hanno portato razzi, striscioni e adesivi con la scritta "Vini Jr, sono con te". Hanno proiettato le parole "non e' il calcio, e' il razzismo" sui muri del consolato. Vinicius e' stato oggetto di ripetuti insulti razzisti da quando e' arrivato in Spagna cinque anni fa. Dall'inizio della stagione del campionato spagnolo, a settembre, ha subito invettive da parte dei tifosi di almeno cinque squadre rivali. L'ex calciatrice Claudia Rodrigues, 51 anni, una delle organizzatrici della protesta, ha detto che l'idea non era quella di portare migliaia di persone al consolato, che si trova in una delle regioni piu' ricche di San Paolo, ma di agire rapidamente e dimostrare al governo spagnolo che deve prendere provvedimenti. "Vini si e' comportato come un guerriero, un uomo brasiliano che onora i nostri antenati", ha detto Rodrigues. "Sta affrontando il razzismo in Europa. A prescindere dai finanziatori, dagli sponsor, e' molto importante per la nostra societa' e molto importante per i giovani neri, che li guardano come eroi". I rappresentanti di diversi movimenti neri brasiliani hanno letto ad alta voce una dichiarazione di sostegno alla 22enne stella del calcio. Gli automobilisti hanno suonato i clacson e hanno intonato cori contro il campionato spagnolo dalle loro auto. La dichiarazione diceva che Vinicius ha affrontato l'aggressione "dell'estrema destra spagnola che opprime i neri" e "Vini Jr. ci rende orgogliosi". "Saremo al suo fianco, con i pugni stretti e la testa alta".