C'è un nuovo, importante sviluppo nella vicenda che riguarda i tentativi di estorsione ai danni di Paul Pogba. Secondo Le Monde, infatti, il fratello del centrocampista bianconero sarebbe stato convocato a Nanterre (un sobborgo a nord-ovest di Parigi) e messo sotto custodia dalla polizia che indaga sul caso. Insieme a Mathias Pogba la stessa sorte sarebbe toccata ad altre tre persone, coinvolte a vario titolo nella vicenda.
Secondo una fonte, citata dal quotidiano francese, il 32enne si sarebbe presentato volontariamente dagli inquirenti nel pomeriggio di mercoledì 14 settembre, per poi essere messo sotto custodia.
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Il 2 settembre la procura di Parigi aveva ufficialmente aperto un'indagine giudiziaria per vari capi d'imputazione, tra cui estorsione e sequestro di persona da parte di una banda armata. I fatti sono quelli già emersi nelle scorse settimane: secondo Pogba il fratello Mathias e alcuni amici di infanzia avrebbero cominciato a fare pressioni su di lui a fine marzo affinché li sostenesse finanziariamente, arrivando a chiedergli 13 milioni di euro, uno per ogni anno di carriera. Il calciatore bianconero sarebbe stato portato in un appartamento a Lagny-sur-Marne e minacciato da uomini armati e incappucciati. Come arma di ricatto sono state usate anche presunte "rivelazioni" che riguardavano il rapporto tra l'ex Manchester United e Kylian Mbappé (il tanto chiacchierato stregone pagato per fare il malocchio all'attaccante del Psg), anche se quest'ultimo ha recentemente assicurato di credere alla versione del compagno di nazionale.
Paul Pogba aveva denunciato i fatti alla procura di Torino già a luglio e gli inquirenti italiani avevano poi proceduto ad avvertire i colleghi d'oltralpe, da cui era stato successivamente interrogato.
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