POLEMICA SENZA FINE

Spagna femminile nel caos: le campionesse del mondo boicottano la Nazionale

Hermoso e compagne non risponderanno alla convocazione per le gare di Nations League di settembre

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Non si placano le polemiche in seno alla Spagna femminile di calcio dopo il caso Rubiales. Ventuno delle ventitre campionesse del mondo (eccetto Athenea e Claudia Zornoza) agli ultimi Mondiali in Australia e Nuova Zelanda hanno informato la Federcalcio spagnola (RFEF) che non risponderanno alla convocazione della Nazionale per le partite di Nations League (che vale la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024) contro Svezia (22 settembre) e Svizzera (26 settembre). In totale sono 39 le atlete che hanno firmato un documento in cui si chiede una serie di modifiche sostanziali affinché l'intera struttura della RFEF cambi.

"Gli avvenimenti che purtroppo tutti hanno potuto vedere vanno oltre lo sport - si legge in uno dei passaggi cruciali del comunicato -. Di fronte a questi atti dobbiamo avere tolleranza zero, per il nostro partner, per noi e per tutte le donne. Siamo orgogliose di indossare la maglia della nostra nazionale e portare sempre il nostro Paese ai massimi livelli. Crediamo che sia giunto il momento di lottare per dimostrare che queste situazioni non trovano posto nel nostro calcio e nella nostra società".

Le 'ribelli' ritengono che non ci siano stati abbastanza cambiamenti nella RFEF dopo l'uscita di scena del presidente Luis Rubiales e dell'allenatore Jorge Vilda. Secondo alcune fonti, le giocatrici chiederebbero, tra le altre cose, l'allontanemento del segretario generale, Andreu Camps , del responsabile dell'Integrità, Miguel García Caba, e dei membri del dipartimento di Comunicazione responsabili di aver fatto trapelare le false dichiarazioni di Jenni Hermoso dopo il bacio rubato di Rubiales. Nel mirino ci sarebbero anche Ana Álvarez e Rafa del Amo, rispettivamente direttrice e presidente del calcio femminile della RFEF .

RUBIALES NON POTRA' AVVICINARSI A HERMOSO A MENO DI 200 METRI
Luis Rubiales non potrà avvicinarsi a meno di 200 metri da Jenni Hermoso. Lo ha stabilito il tribunale nazionale di madrid, che ha imposto una ordinanza restrittiva su richiesta del pubblico ministero nei confronti dell'ex presidente della Federcalcio spagnola, che ha perso il proprio incarico a causa dello scandalo scoppiato per il bacio non consenziente dato alla giocatrice della nazionale spagnola subito dopo il trionfo ai Mondiali. Oltre all'ordinanza restrittiva Rubiales, che è stato interrogato oggi per circa tre quarti d'ora dai giudici, non potrà contattare la calciatrice durante le indagini. Il giudice Francisco de Jorge invece ha respinto la richiesta di obbligo di firma ogni 15 giorni. 

Vedi anche Spagna, Luis Rubiales si è dimesso: "Non posso continuare il mio lavoro" Calcio estero Spagna, Luis Rubiales si è dimesso: "Non posso continuare il mio lavoro"

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