Real Madrid nella bufera: "Come il Titanic"

Dopo la sconfitta nel derby i quotidiani spagnoli fanno il processo al club

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Giocatori definiti dai tifosi come "mercenari", Florentino Perez invitato a dimettersi, Zidane che alza bandiera bianca in Liga e che si gioca la panchina con l'avventura in Champions, Ronaldo che prima attacca i compagni poi fa dietrofront: il giorno dopo la sconfitta nel derby al Bernabeu il clima in casa Real Madrid è pesantissimo. Marca definisce la casablanca come "un edificio in fiamme". Il Bernabeu che si è svuotato prima del fischio finale, sul risultato potenzialmente in bilico, segna che il distacco tra pubblico e club è arrivato al massimo.

Circola sul web, in queste ore, la foto di un maxistriscione che i tifosi del Real Madrid esposero nel 2011, durante il derby con l'Atletico vinto per 4-1: "Si cerca un rivale degno per un derby decente". Finì 4-1 per i merengues quella stracittadina, come anche quella di ritorno. Ma da quel giorno si sono giocati 7 derby al Bernabeu e 4 li ha vinti l'Atletico. Compresi gli ultimi tre di Liga. Inaccettabile, per l'ambiente blanco. Quest'ultimo, che coincide con la prima sconfitta della gestione Zidane, è particolarmente doloroso perché estromette il Real dalla corsa alla Liga ma anche perché, soprattutto, svela tutti i nervi scoperti.

Contro l'Atletico, nella ripresa, Zidane ha inserito Jesé, Borja Mayoral e Lucas Vazquez: tre giocatori giovani e cresciuti nelle giovanili. La panchina, infatti, è corta: si è perso ormai il conto degli infortuni in stagione, a partire da quello di Bale a quelli di Pepe e Marcelo, fino alle condizioni precarie di Benzema. Nel mirino c'è il responsabile dello staff sanitario, il dottor Olmo: sono 21 gli infortuni contati dal quotidiano As.

Perez viene contestato soprattutto per la decisione di sostituire Ancelotti con Benitez, prontamente liquidato: un cambio tecnico sciagurato che ha tolto tantissime certezze al Real. Inoltre il progetto tecnico sembra essersi arenato, come ai vecchi tempi, nella ricerca di tante mezzepunte che non garantiscono una colonna vertebrale solida alla squadra: tra queste, James Rodriguez, le cui prestazioni sono terribilmente inferiori rispetto agli standard dell'anno passato.

In tutto questo si inserisce il malcontento di Cristiano Ronaldo, il quale è spesso nervoso. Il suo atteggiamento in campo non aiuta, le dichiarazioni al termine del match ancora meno. E anche il suo rendimento, pur buono, non è quello di quando, da solo, era in grado di decidere anche le partite più complicate. Isomma, il grigio ha preso il sopravvento sul bianco in casa Real.

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