Real Madrid, Bale: "Senza Ronaldo è diverso, siamo più squadra"

Il gallese: "Gol al Liverpool? Reagito d'istinto, licenzierei la giuria Uefa"

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Prime reti in Italia per Cristiano Ronaldo e, in Spagna, c'è chi si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Vivere al fianco dell'asso portoghese può essere stressante e Gareth Bale lo sa bene, lui che è costato 100 milioni e non è mai riuscito a sovrastare il talento di CR7. L'addio apre a nuovi orizzonti per i blancos che ora, secondo il gallese, sono più uniti: "La sua partenza rende tutto un po' più diverso. Forse è un po' più rilassante. Ora siamo più squadra, lavoriamo più come gruppo e non per un singolo giocatore".

La doppietta di domenica pomeriggio contro il Sassuolo ha regalato a Ronaldo le prime pagine di tutti i giornali, nazionali ed internazionali, che attendevano in maniera spasmodica il primo gol italiano del portoghese. Un tap-in vincente sotto porta e un contropiede micidiale orchestrato da Emre Can, due gol che alimentano sempre più le speranze Champions della Juventus. Se il numero 7 bianconero è uno specialista della competizione dalle grandi orecchie, nello scorso maggio a Kiev il vero protagonista fu Gareth Bale. Una doppietta contro il Liverpool di Klopp che permise ai galacticos di conquistare le "tredicesima". Il gallese, che ha condiviso 5 stagioni con Ronaldo in quel di Madrid, ora può giocarsi le proprie carte sfruttando l'addio del capitano del Portogallo.

In un'intervista rilasciata al Daily Mail Bale non ha nascosto di essere sollevato dopo la cessione di Ronaldo alla Juventus, addio che ha permesso allo spogliatoio di unirsi maggiormente per sfruttare le qualità di squadra e non soltanto quelle individuali. Autore di un gol strepitoso in rovesciata contro il Liverpool nella finale di Champions, il numero 11 dei merengues ha confessato quello che era lo stato d'animo che lo ha portato alla prodezza balistica: "Ero molto arrabbiato a dir la verità. Sentivo di meritare di giocare da titolare, avevo segnato nei match precedenti e penso fosse impossibile mettere da parte la rabbia in quel momento".

Un nervosismo figlio di prestazioni precedenti del gallese che, prima della finale, era reduce da 4 marcature in tre gare. Relegato in panchina per più di un'ora, Bale non si è fatto trovare impreparato alla chiamata di Zidane che al 61' lo ha buttato nella mischia quando il risultato era fermo sull'1-1. Solo 3' in campo, poi la rete che ha lasciato tutti di sasso. "Potevo anche pensare di mettere la palla a terra e giocarla in qualche modo, ma sai che sei in una situazione tale che se ti chiudono devi provare a fare qualcosa. Sicuramente non pensi di sembrare stupido perché se non provi le cose non accadranno mai. Se ci pensi non riesci, quando agisci d'istinto riesci ad ottenere risultati migliori".

Un gol che verrà ricordato per anni, nonostante non sia arrivato il premio come miglior rete della competizione: "Sapevo esattamente dove sarebbe finita la palla, infatti dai video si può vedere che mi sono girato per controllare la traiettoria. Appena ho colpito la palla sapevo di averla presa bene, la caduta sul terreno di gioco è stata più 'leggera'. In quella frazione di secondo ho sentito un silenzio piuttosto strano, poi è esploso tutto. Ricordo la corsa di Marcelo e Kroos, poi tutti giù a terra abbracciati. Meglio del gol di CR7? Non spetta a me giudicare, non so chi fa parte della giuria, ma mi piacerebbe saperlo per poterlo licenziare". Infine Bale ha svelato quelle che sono state le parole rivolte a Loris Karius, portiere dei Reds colpevole di due errori grossolani che hanno di fatto consegnato la coppa agli spagnoli: "Dopo la papera sul secondo gol sono andato da lui e gli ho detto 'Vai avanti a testa alta'. Gli errori capitano, un peccato sia arrivato in una finale. Penso che il mio tiro non fosse facile, ma avrebbe potuto pararlo".

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