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Premier League: poker Liverpool e scudetto sempre più vicino, United senza problemi

Crystal Palace battuto 4-0, i Reds potrebbero trionfare già giovedì. Solskjær è a -2 dal quarto posto, l'Everton affossa il Norwich, ok il Wolverhampton

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Nel 31esimo turno di Premier League netto 4-0 del Liverpool in casa contro il Crystal Palace: Alexander-Arnold, Salah, Fabinho e Mané avvicinano sempre di più i Reds alla vittoria del campionato, che potrebbe arrivare già giovedì se il City non dovesse vincere. Tris dello United allo Sheffield grazie alla tripletta di Martial; Chelsea a -2. Il Wolverhampton stende 1-0 il Bournemouth con Jimenez; con lo stesso risultato l’Everton batte il Norwich.

LIVERPOOL-CRYSTAL PALACE 4-0
Tutto facile per il Liverpool, che chiude la pratica Crystal Palace già nel primo tempo e ora è veramente a un passo dalla vittoria del campionato, che potrebbe arrivare già domani sera nel caso in cui il Manchester City non dovesse battere il Chelsea. All’8’ Wijnaldum sfrutta un rimpallo corto su intervento di Sakho e calcia a botta sicura da posizione favorevole a pochi metri dalla porta. Manca però la precisione: palla sul fondo. I Reds sono sempre molto aggressivi nella metà campo del Crystal Palace; la formazione ospite è costretta a giocare quasi tutta nella propria trequarti e, dopo un’occasione non sfruttata da Henderson, al 23’ il vantaggio degli uomini di Klopp diventa praticamente inevitabile: direttamente su calcio di punizione, Alexander-Arnold pennella un destro angolato che spiazza Hennessey e s’insacca a fil di palo per l’1-0 del Liverpool. Alla mezz’ora Henderson, con un tiro di controbalzo dopo un’uscita non perfetta di Hennessey, colpisce il palo e poi Ward salva sulla linea il tentativo successivo di van Dijk. Un pallonetto di Salah, con il portiere fuori dai pali, non entra in rete, ma il 2-0 firmato dallo stesso egiziano arriva puntuale al 44’: stupendo taglio di Fabinho in area per l’ex giallorosso, che si presenta davanti a Hennessey e lo supera con un mancino morbido.

Il Liverpool non vede l’ora di festeggiare ufficialmente la Premier League e così al 55’ arriva il tris: Robertson serve in orizzontale Fabinho che dalla trequarti vede il corridoio libero e, dopo il controllo, esplode un tiro potente e angolato. Hennessey, colto in controtempo, non può arrivarci. I Reds pescano addirittura il poker al 69’: Firmino serve Salah, che vede Mané andare via in velocità sulla sinistra. Lo scatto dell’attaccante senegalese lo porta al tiro rasoterra sul secondo palo che non lascia scampo all’estremo difensore avversario. Crystal Palace in ginocchio. In pieno recupero Hennessey nega la doppietta a Salah, ma nulla cambia. La matematica conquista del titolo per il Liverpool, dopo 30 anni dall’ultima volta, potrebbe giungere a sette giornate dalla conclusione: se non è un record, poco ci manca.

MANCHESTER UNITED-SHEFFIELD UNITED 3-0
Torna titolare Pogba, e come si è già visto dalla sfida contro il Tottenham, il francese porta subito bonus importanti. È però un altro transalpino a decidere la sfida dell'Old Trafford: Anthony Martial, alla prima tripletta in carriera. C'è di più: è il primo hat-trick in Premier League di un giocatore del Manchester United post-Ferguson. Le prime due realizzazioni arrivano in fotocopia, al 7' e al 44': affondo sulla destra di un compagno e il francese insacca da pochi passi, sfruttando le assistenze di Rashford e Wan-Bissaka. Reti sottolineate dall'audio “ritoccato” dell'Old Trafford, così come quella del tris, arrivata al 74': Martial si porta a casa il pallone a chiusura di un'azione di alta scuola, animata da un tacco di Bruno Fernandes, proseguita con un triangolo con Rashford e chiusa da un cucchiaio qualitativo. In classifica, United a 49 punti, Solskjær è quinto con il Wolverhampton a -2 dalla zona-Champions.

WOLVERHAMPTON-BOURNEMOUTH 1-0
Il primo tempo del Molineux viaggia su ritmi bassissimi, anche perché il Bournemouth deve fermare l'emorragia di punti e i Wolves sono una squadra che sente il profumo della Champions, capace di aspettare per poi pungere al momento opportuno. Come al 60'. Il gol è una replica di un film già visto, molto simile a quello che ha aperto le marcature contro il West Ham nell'ultimo turno. Traoré sfonda sulla destra, Jimenez vola in terzo tempo e fulmina il portiere Ramsdale, che proprio per questo motivo se la prende con la sua difesa. La reazione delle Cherries è sterile e condanna il Bournemouth a occupare ancora i bassifondi della classifica con 27 punti, insieme a West Ham e Aston Villa. 

NORWICH-EVERTON 0-1
Parte dalla panchina Pukki per i padroni di casa, Farke opta per un 4-2-3-1 che si oppone al più classico 4-4-2 ancelottiano. Il Norwich parte meglio e coglie un palo con Hernandez, l'Everton tuttavia ha un maggiore tasso tecnico e vince malgrado la serata storta di Richarlison (sostituito nella ripresa da Kean, e l'azzurro non ha certo fatto meglio). Merito della zuccata di Keane, che al 55' vola più in alto di tutti sugli sviluppi di un corner e punisce la retroguardia troppo disattenta dei Canaries: Krul guarda il pallone centrare l'angolino destro della sua porta. Quello dell'olandese è lo sguardo della sconfitta: con questo k.o. i gialloverdi, ultimi in classifica, sono sempre più rassegnati alla Championship. L'Everton invece torna nella parte sinistra di classifica, scavalcando l'Arsenal.

NEWCASTLE-ASTON VILLA 1-1
Cambi decisivi al St. James' Park: i Magpies segnano sull'asse Carroll-Gayle (68'), entrambi entrati da pochi secondi, risponde Elmohamady (83'), in campo da sei minuti. La squadra di Birmingham si fa preferire nel primo tempo ma non è capace di tradurre in gol la superiorità, i bianconeri passano in uno dei pochi affondi oltre a quelli di Saint-Maximin. Il pari è un buon punto per entrambe, perché i Magpies sono praticamente tranquilli, mentre l'Aston Villa aggancia West Ham e Bournemouth a 27 punti nella lotta-salvezza.

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