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I Reds battono per 2-1 il Leicester con un rigore al 95', Spurs nei guai: il portiere si rompe un braccio e il Brighton vince 3-0
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La marcia del Liverpool in Premier League prosegue in maniera apparentemente inarrestabile. I Reds vincono infatti l'ottava partita di campionato su otto piegando per 2-1 il Leicester a Anfield: segnano Mané e Maddison, decide Milner su rigore al 95'. Periodo sempre più nero per il Tottenham, che affonda 3-0 a Brighton e perde a lungo Lloris: il portiere degli Spurs si rompe un braccio, poi segnano Maupay e il baby Connolly (doppietta).
LIVERPOOL-LEICESTER 2-1
Il Leicester è una delle realtà più belle dell'attuale Premier League e ad Anfield lo dimostra fino in fondo, o quasi. Fino al 95', infatti, l'ex Brendan Rodgers poteva dire a se stesso di essere stato l'uomo in grado di frenare la corsa dei Reds dopo sette vittorie su sette in campionato. E invece laddove non arriva la classe immensa dei suoi giocatori, per il Liverpool di Klopp c'è la mano della sorte, che si manifesta tramite una follia di Albrighton in pieno recupero, con una corsa all'indietro in piena area palla al piede e lo sgambetto a Sadio Mané dopo aver perso il possesso. L'arbitro assegna l'inevitabile rigore e Milner lo trasforma, mettendo la sua firma sull'otto su otto. Prima di allora il Liverpool l'aveva dominata, ma non stava vincendo: nonostante il possesso palla e i tanti tiri da parte della capolista il tabellino mostrava infatti un impietoso 1-1, frutto della zampata di Sadio Mané su lancio profondissimo proprio di Milner (distratta nell'occasione la retroguardia delle Foxes). All'80', però, la gran palla filtrante di Ayoze Perez permetteva a Maddison di pareggiare. Ma questo Liverpool, evidentemente, è capace solo di vincere.
BRIGHTON-TOTTENHAM 3-0
Mauricio Pochettino si volta e scuote la testa. Il suo staff medico gli ha appena detto che Hugo Lloris si è rotto il braccio sinistro. Le immagini sono chiare, il portiere esce in barella con la bombola di ossigeno. Oltre al danno, la beffa, perché l'intervento infelice del francese ha portato anche all'1-0 di Maupay (3'). E per gli Spurs, già sotto un treno dopo il 2-7 incassato in Champions League dal Bayern Monaco, il Brighton diventa l'Olanda del 1974. Lo sguardo di Pochettino è spento come la sua squadra, sfilacciata e preda degli eventi. Eriksen, Kane e Son dovrebbero accendere la luce e invece vengono coinvolti nella depressione di un Tottenham che, da finalista di Champions League, regala una giornata indimenticabile ad Aaron Connolly, 19enne irlandese che sigla una doppietta. Il primo acuto arriva al 32': ancora un cross dalla sinistra, il classe 2000 prima ci prova con un tacco al volo, poi ribadisce in rete dopo la respinta di Gazzaniga. Nella ripresa Gross colpisce la traversa su punizione, ma il tris è rinviato di pochi istanti, perché Connolly trova il secondo gol in Premier League con un destro a giro imparabile da dentro l'area (65'). Solo sotto di tre gol si sveglia il Tottenham, ma la giornata nera viene confermata anche dal liscio di Son a due metri dalla porta e dal sinistro alto di Kane a porta spalancata. L'ingresso di Lucas Moura per Son dà brio ma non reti alla manovra degli ospiti: Ryan lo ferma per due volte. Per Pochettino è la terza sconfitta in quattro partite, tra cui l'umiliante k.o. in Champions e l'incredibile eliminazione dalla Carabao Cup.
LE ALTRE PARTITE
L'Everton continua a essere una delle grandi malate del calcio inglese. I Toffees perdono la quarta di fila sul campo del Burnley e si trovano a un solo punto dalla zona retrocessione: finisce 1-0, con rete decisiva di Hendrick al 72'. Si rialza invece l'Aston Villa, che vince per 5-1 sul campo del Norwich e si porta al di fuori delle paludi di bassa classifica: grande protagonista è Wesley, autore di una doppietta al 14' e al 30' e che si prende anche il lusso di sbagliare un rigore al 38'. Il monologo degli ospiti prosegue anche nella ripresa, quando segnano Grealish al 49', Hourihane al 61' e Douglas Luiz all'83'. Vale solo per la bandiera la marcatura di Drmic all'87'. Tra Watford e Sheffield United termina 0-0, con i padroni di casa che rimangono ultimi in classifica a quota 3 punti.