Liga, Zidane ritorna con una vittoria: 2-0 al Celta. L'Atletico crolla a Bilbao

Isco, ai margini con Solari, sblocca la partita, Bale raddoppia. Real a -2 dall'Atletico, che perde 2-0 al San Mamés con gol di Iñaki Williams e Kodro

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Nella 28.Ma giornata di Liga, il Real Madrid batte 2-0 il Celta Vigo al Santiago Bernabeu: reti di Isco al 62' e di Bale al 77'. Il ritorno di Zidane coincide con il ritrovato successo in casa e con la rinascita di Isco, ai margini della rosa con Solari. Il Real va a -2 dall'Atletico Madrid, che perde 2-0 a Bilbao: Colchoneros mai pericolosi e affondati dalle reti di Iñaki Williams al 73' e Kodro all'85'. L'Alaves vince 3-1 a Huesca e rafforza il quinto posto.

REAL MADRID-CELTA VIGO 2-0
Quando si dice voltare pagina. Zinedine Zidane è tornato al Real Madrid anche per questo. Per chiudere un capitolo nero nella storia delle Merengues, fuori da tutto a marzo, umiliati in Champions League, con problemi di campo e spogliatoio e che hanno già subìto due cambi in panchina in stagione. E per aprirne un altro, che poi deve è la rivisitazione del passato. Per la serie “Dove eravamo rimasti?”: Navas titolare per Courtois, tornano in campo Marcelo e Isco. In attacco, fiducia a Bale, Benzema e Asensio, in attesa che Vinicius torni dall'infortunio. Il diktat di Zidane è chiaro: possesso palla, mentalità offensiva e tanti uomini ad accompagnare l'azione. Il Celta, ancora privo di Aspas, si difende senza troppi patemi nel primo tempo, e anzi ha una grande occasione con Maxi Gomez, ma Navas ripaga la fiducia di Zidane, e con la mano di richiamo compie un miracolo meritandosi anche l'abbraccio di Sergio Ramos. È il capitano, travolto dalle critiche anche del madridismo (compreso il presidente Perez, a sua “beccato” con striscioni e cori dal Bernabeu), a suonare la carica e a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa su corner di Kroos. In precedenza, il Real era andato vicinissimo all'1-0 in due circostanze: traversa di Bale, e gran sinistro di Marcelo deviato in angolo da Blanco. Due figure da spolverare che danno segni di vita. Ancora a ritmi bassi Isco, arretrato da interno. Ma avrà modo per rifarsi. Nel secondo tempo un Bernabeu bianco, come al solito, per i vessilli a supporto delle Merengues, ma candido e silenzioso, perché non abituato a essere fuori da tutto già a marzo, riprende colore. Perché il Madrid continua ad attaccare, va anche in rete con Modric ma la Var annulla perché sul tiro del croato Varane disturba la visuale del portiere. Poi, al 62', Asensio porta a spasso la difesa del Celta e premia il taglio di Benzema. Il francese serve Isco in area, e per lo spagnolo è il gol della liberazione. La rinascita dopo che Solari lo aveva messo ai margini della rosa. E il Bernabeu lo premia con cori e applausi all'uscita dal campo. Il 2-0 arriva un quarto d'ora dopo, e a Solari fischiano ancora le orecchie: Marcelo appoggia per Bale, il destro sporco del gallese bacia il palo e si infila in porta. Il Real Madrid ritrova la vittoria in casa dopo quattro sconfitte consecutive che sono costate la rinuncia a ogni speranza per il titolo. Adesso l'Atletico Madrid, secondo in classifica, è a -2. Il Celta è terz'ultimo con 25 punti.

ATHLETIC BILBAO-ATLETICO MADRID 2-0
L'impatto di certe partite va oltre il risultato dei 90': l'eliminazione dell'Atletico Madrid dalla Champions League per mano della Juventus (e di Cristiano Ronaldo) è forse una di queste. Criticato da più parti in Spagna per il suo atteggiamento oltremodo difensivista all'Allianz Stadium, Simeone si presenta al San Mamés di Bilbao schierando dal 1' Diego Costa, Griezmann e Morata, in un 4-4-2 che prevede il sacrificio del “Petit diable”, largo a destra. La variante tattica non dà i risultati sperati, perché l'Athletic ingabbia i Colchoneros per tutti i 90 minuti. I baschi hanno l'unica occasione di un primo tempo noioso: Ibai Gomez calcia al volo dal limite dell'area, il pallone scende velocemente ed è destinato a insaccarsi, Oblak deve compiere un intervento dei suoi per sventare la minaccia. È lo stesso Oblak a caricare i suoi compagni nel tunnel poco prima dell'inizio della ripresa: Griezmann e compagni sembrano svuotati, lo stesso Simeone torna in campo con lo sguardo basso. Normale che il Bilbao, spinto anche dal suo pubblico, trovi terreno fertile per battere finalmente l'Atletico (nelle ultime 17 partite era arrivata solo una vittoria). Il minuto-chiave è il 73, quando Gimenez pasticcia e regala ai padroni di casa un tre contro due risolto in modalità futsal: palla larga per Cordoba, cross tagliato sul secondo palo, dove è appostato Iñaki Williams, che sfugge alle spalle di Godin e batte comodamente Oblak, oramai fuori causa. Il raddoppio arriva all'85' con Kodro, entrato da pochissimi secondi al posto dell'ex di turno Raul Garcia: sulla conclusione dell'attaccante bosniaco è decisiva la deviazione di Gimenez, che spiazza il portiere. Il forcing finale degli uomini di Simeone è in un'occasione colossale sprecata da Morata a porta vuota: il tiro dell'attaccante arrivato dal Chelsea finisce fuori. Mani nei capelli e sguardo verso il vuoto. Simeone si piega a fine partita, quasi in segno di resa. La Liga è ormai andata: il Barcellona scapperebbe a +10 vincendo a Siviglia contro il Betis. I Colchoneros, secondi a 56 punti, devono soprattutto guardarsi le spalle, perché il Real dista solo due lunghezze. L'Athletic è momentaneamente nono a 37 punti.

HUESCA-ALAVES 1-3
L'Alaves continua a credere nel sogno Champions, battendo 3-1 in trasferta l'Huesca. Calleri su rigore all'11' manda avanti gli ospiti, pareggia dopo tre minuti Avila, sempre dal dischetto. È l'Alaves a fare la partita, ma i baschi riescono a scardinare la difesa dell'Huesca solo nei minuti finali: all'80' Guidetti capitalizza uno schema su corner, all'86' Calleri trova in contropiede la doppietta e il sesto centro stagionale. La squadra di Abelardo è quinta con 44 punti, a -1 dal Getafe. L'Huesca ne ha 22 ed è sempre ultimo.

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