Il tecnico a nervi scoperti alla vigilia della sfida con il Manchester United
Al King Power Stadium arriva il Manchester United, una sfida che per il Leicester di Ranieri solo pochi mesi fa aveva il sapore del titolo e ora vale punti fondamentali per la salvezza. Lo sa bene il tecnico romano che alla vigilia non nasconde il nervosismo: "Se i giocatori non credono più in me devono andare dal presidente e dire 'per favore, cambiatelo'. Ma penso e credo che non sia così, immagino che siamo ancora uniti".
"Siamo tutti sotto pressione - spiega Ranieri - l’allenatore lo è sempre, ma non è il mio primo anno in panchina. I ragazzi vogliono vincere e devono lottare per il Leicester, non per me. Non parlo del mio futuro con la proprietà o la dirigenza, non l’ho mai fatto. Sappiamo come funziona nel calcio: quando le cose vanno bene, sono tutti fantastici, quando cominci a perdere, l’allenatore è scarso e così via".