I Gunners piegano il West Ham per 1-0, Guardiola vince ai rigori dopo l'1-1 al 120' contro il Leicester
Manchester City e Arsenal superano i quarti e sono le prime due semifinaliste della Coppa di Lega inglese. Vittoria per 1-0 dei Gunners sul West Ham grazie alla rete di Welbeck al 42'. I Citizens piegano non senza fatica il Leicester: vantaggio firmato Bernardo Silva (25'), poi in pieno recupero (95') le Foxes pareggiano con il rigore di Vardy. Supplementari in bianco, decisive le parate di Bravo sui penalty di Vardy e Mahrez.
Un tempo per parte in una partita divertente e sempre in bilico. Guardiola mette le cose in chiaro: anche con gli “alternativi” il City non ha intenzione di prendere sotto gamba l'impegno del King Power Stadium. Il Leicester viene messo facilmente sotto nella prima parte di gara e rischia di affondare dopo la doppia chance per Gundogan e Bernardo Silva, veloci ma imprecisi sotto porta. Dopo due tentativi, però, al 25' l'ex Monaco affonda il colpo approfittando di un bell'assist di Gundogan, bravo a rubare palla a metà campo a Iheanacho. Paradossalmente, però, le Foxes riescono a farsi vedere proprio con il nigeriano, che nonostante la palla persa riesce ad essere la vera spina nel fianco della difesa: il suo mancino (34') è troppo debole all'altezza del dischetto. Il Leicester prova ripetutamente a rientrare in partita, e nella ripresa Puel butta nella mischia Mahrez e Vardy per dare la scossa. La chance più ghiotta è ancora per Bernardo Silva (60'), che invece di tirare prova a servire Gabriel Jesus buttando all'aria la possibilità di raddoppiare. Dall'occasione sfumata del portoghese la gara cambia. L'ingresso dei due eroi del titolo di un anno e mezzo fa spacca in due il match. All'80' i due fenomeni sono protagonisti del brivido provato dal City: cross dell'algerino, colpo di testa fuori di un soffio dell'attaccante inglese. Guardiola subisce il forcing finale e cade: all'89' Gray mette un rasoterra al centro su cui Vardy non arriva di un soffio. Al 6' degli 8' di recupero però le Foxes siglano il meritato 1-1: lo stesso Vardy trasforma il rigore concesso per l'ingenuo fallo di Walker su Gray. Lo spirito di entrambe le squadre non viene scalfito di una virgola ai supplementari: entrambe provano a vincerla con corsa, tenacia e rapidi capovolgimenti di fronte. Al 120', però, l'1-1 non si sblocca. La lotteria dei rigori regala l'incredibile. Vardy e Mahrez, decisivi dopo l'ingresso a gara in corso, sono quelli che sbagliano: grande merito, però, va dato a Claudio Bravo, uomo di fiducia di Guardiola, che ha respinto i tiri dei due giocatori più rappresentativi del Leicester. Sequenza rigori (formula AB-BA): Fuchs gol, Gundogan gol, Yaya Tourè gol, Maguire gol, Iborra gol, Nmecha gol, Gabriel Jesus gol, Vardy parato, Mahrez parato.
Replay del turno di Premier di una settimana fa. Avvio a spron battuto dell'Arsenal, che gestisce bene il pallone senza affondare il colpo. I Gunners intrattengono l'Emirates collezionando calci d'angolo nei primi 15', tenendo gli uomini di Moyes schiacciati nella loro metà campo. Gli uomini di Wenger hanno vita facile, da un certo punto di vista: il West Ham non si sbottona più di tanto, lascia giocare, ma dietro è tutto chiuso. I due lampi al 37' e al 39' con Kolasinac e Walcott (errore clamoroso di quest'ultimo, colpo di testa fuori a porta spalancata) sono il preludio al gol: al 42' Welbeck sfrutta la sponda aerea di Debuchy per spingerla dentro da un metro. Nella ripresa la musica non cambia di una virgola. Al 52' Masuaku si invola lungo l'out di sinistra e la mette in mezzo alla ricerca di una testa amica: libera Kolasinac. Il ritmo basso degli Hammers tiene in freddo la partita, che non regala troppi spunti e non diverte nemmeno. La strategia attendista e rinunciataria apre strade infinite all'Arsenal che ha la sola colpa di non chiuderla. Al 62' il tentativo su punizione di Cresswell è uno dei pochi squilli della partita degli ospiti. Sakho, Carroll e Arnautovic entrano per dare un segnale e per una sveglia che però non arriva. Il West Ham non si fa praticamente mai vedere, e dall'altro lato Walcott e compagni fanno veramente poco per mettere il punto esclamativo sul match. Ma tanto basta, per permettere di arrivare al triplice fischio con la qualificazione in tasca.