LA FRASE

Guardiola "benedice" De Zerbi: "Sarà il prossimo allenatore del Manchester City"

Il tecnico catalano è un ammiratore dell'attuale allenatore del Brighton e il Telegraph rivela gli apprezzamenti dello scorso maggio

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Roberto De Zerbi ha tutte le caratteristiche per diventare un giorno l'erede di Pep Guardiola al Manchester City. A dirlo non sono i tifosi né i media inglesi bensì lo stesso allenatore catalano che non ha mai nascosto l'ammirazione per il lavoro dell'ex Sassuolo. "Quello sarà il prossimo tecnico del City" avrebbe rivelato Guardiola al termine della sfida contro il Brighton della scorsa stagione indicando De Zerbi, un tema d'attualità visto il prossimo confronto in Premier League all'Etihad Stadium.

Una confidenza per pochi - riportata oggi dal The Telegraph - che conferma il pensiero positivo dell'impatto avuto dal tecnico bresciano in Premier League con il Brighton a prescindere dalla prima qualificazione europea del club del sud dell'Inghilterra. Guardiola, considerato da tutti come il miglior allenatore della propria generazione, ha individuato proprio in De Zerbi un tecnico capace di influenzare il futuro del calcio tanto, secondo lui, da poter essere visto come il proprio successore al Manchester City una volta che il suo regno sarà terminato.

L'Etihad Stadium si prepara a Manchester City-Brighton nel weekend e all'appuntamento in casa dei campioni d'Inghilterra, reduci da due sconfitte consecutive, la squadra di De Zerbi si presenta come quella con più tiri nello specchio effettuati e col terzo migliore attacco, producendo un gioco offensivo che non è passato inosservato a Guardiola.

L'appuntamento con il resto della storia è rinviato però a fine giugno 2025 quando scadrà il contratto del catalano con il City, sempre che la società non lo persuada a firmare una estensione dell'accordo per la quarta volta.

GUARDIOLA: "MI PIACE COME GIOCA"
"Alla vigilia della sfida con il Brighton, Guardiola conferma la sua grande ammirazione per De Zerbi e ne tesse le lodi in conferenza stampa. "Penso di ammirarlo per il fatto che non importa quale squadra alleni, ha dimostrato che non è necessario essere in un top, top, top club o avere giocatori top per far giocare la tua squadra come vuoi tu - ha dichiarato il manager catalano - Viene dall’Italia e il modo in cui gioca va un po' contro la cultura del Paese e non gli importa cosa succede. Allena il Sassuolo e squadre che non possono essere considerate le migliori, ma non importa, abbiamo la palla e giocheremo, giocheremo, giocheremo. Sono uno spettatore soprattutto come allenatore e mi diverto molto a guardare le sue squadre giocare, imparo, mi piace e quello che fa ha senso. Non è una sorpresa il successo che hanno le sue squadre perché se lo meritano per come gioca. Domani sarà un esempio. Sarà uno dei test più duri che avremo in questa stagione. Proveremo a superarlo".
 

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