GERMANIA

Flick, da traghettatore a mago: ora il Bayern punta la Champions

Con l'arrivo del nuovo allenatore, che ha preso il posto di Kovac, i bavaresi non hanno più perso un colpo. Dopo il Meistershale possono arrivare la Coppa di Germania e la più prestigiosa coppa europea

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L'ottavo titolo di fila può essere solo l'inizio. Da quando Flick ha preso il posto di Kovac, il Bayern viaggia a mille e può ripetere lo storico triplete del 2013 firmato Jupp Heynckes. Il nuovo allenatore sarebbe dovuto essere il classico traghettatore fino a fine stagione ma la lungimiranza dei dirigenti bavaresi ha portato al prolungamento di contratto. I prossimi appuntamenti sono la finale di DFB Pokal contro il Bayer Leverkusen il prossimo 4 luglio e la marcia verso una Champions (che ripartirà dalla formalità del ritorno degli ottavi con il Chelsea), che ora vede i biancorossi come i grandi favoriti, vista la forza della squadra e il fatto che abbia ricominciato la stagione prima delle altre possibili pretendenti. 

I meriti di Flick sono quelli di aver trovato la giusta alchimia con i suoi giocatori riuscendo a gestire un gruppo non semplicissimo, Ma l'aspetto su cui ha inciso di più è quello tattico. Riprendendo il 4-2-3-1 che tanta fortuna ha avuto nelle annate vincenti dei bavaresi, le giocate più incisive sono quelle legate alla costruzione della manovra, allo sfruttamento delle fasce e alle associazioni sulla trequarti. I due centrocampisti davanti alla difesa (Kimmich-Thiago Alcantara, e poi Goretzka) si alternano nell'abbassarsi in difesa e allungarsi in profondità.

Sugli esterni Gnabry e Coman sono diventati gli eredi di Ribery e Robben. Incontenibili nell'uno contro uno e pronti a sfruttare le sovrapposizioni (esterne e interne) di Pavard a destra e della rivelazione Davies a sinistra. Il vero capolavoro, poi, è stato il rilancio di Muller, tornato ai livelli di qualche anno fa. I suoi assist e le giocate in velocità con i due esterni d'attacco quando tagliano verso il centro, sono state le chiavi dell'attacco bavarese. Poi c'è Lewandovski: 31 gol in campionato, 45 totali in stagione. Qualsiasi commento sarebbe superfluo. E ora chiunque avesse l'idea di alzare al cielo la prossima Champions League agostana, dovrà fare i conti con la vera favorita di questa anomala stagione. 

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