GERMANIA

Bundesliga: il Bayern Monaco si ferma con l’Union, poker del Lipsia e -5 sulla capolista

I bavaresi vengono raggiunti sull’1-1 dai berlinesi, la squadra di Nagelsmann rifila un secco 1-4 al Werder Brema. Vincono Eintracht Francoforte e Borussia Dortmund

  • A
  • A
  • A

Nella 28esima giornata di Bundesliga il Bayern Monaco rallenta la sua corsa verso il titolo pareggiando 1-1 contro l’Union Berlino: il Lipsia di Nagelsmann è quindi a -5 grazie al trionfo in casa del Werder Brema per 1-4. Alle loro spalle l’Eintracht Francoforte attenta al terzo posto con il bel 4-3 sul Wolfsburg e il Borussia Dortmund si rialza vincendo 2-3 a Stoccarda: pareggio per 2-2 tra Hertha Berlino e Borussia Mönchengladbach.

BAYERN MONACO-UNION BERLINO 1-1
La testa e le energie sono sulla Champions League, così il Bayern Monaco si ferma contro l’Union Berlino e soffre anche due infortuni muscolari, da valutare. Nel primo tempo la squadra di Flick sembra accusare le fatiche europee e non riesce a sfondare il muro ospite, perdendo anzi Coman per un fastidio muscolare. La migliore azione della frazione la sventa addirittura Neuer su un’incornata di Bulter, per dare l'idea della giornata no. Anche nella ripresa i campioni in carica continuano a tentennare, ma al 22’ Musiala si esibisce in un bello slalom stretto in area sugli sviluppi di un’azione insistita e buca poi il portiere aprendo un “piattone” efficace. Anche il talentino del Bayern abbandona però il campo controvoglia e, proprio quando la gara sembra ormai in acque tranquille, a cinque minuti dalla fine l’Union sorprende i bavaresi con una rimessa laterale veloce e firma il pari con Ingvartsen. Alaba sfiora l’incrocio al 93’ e l’inesauribile Lipsia rosicchia così due punti.

WERDER BREMA-LIPSIA 1-4
La sconfitta del big match dello scorso weekend non cambia i piani del Lipsia, che si rialza in casa del Werder Brema e accorcia il ritardo sul Bayern Monaco. Mentre in Baviera la capolista tentenna contro l’Union Berlino, la squadra dei tori alati cerca infatti di portarsi avanti con i tempi e di mettere pressione alla concorrenza: così, nonostante un paio di occasioni dei pimpanti biancoverdi, la squadra di Nagelsmann va già in doppio vantaggio in poco più di mezz’ora. Al 23’ Olmo viene infatti servito da Kampl e non smentisce le aspettative e al 32’ Sorloth replica da distanza ravvicinata su un cross lungo di Nkunku. La partita sembra poi chiudersi al 41’ dopo una rete annullata ad Halstenberger: quella di Sorloth è infatti valida e il tris sul tavolo. In avvio di ripresa il Werder prova però a spaventare gli ospiti accorciando su rigore - causato da Kampl - con Rashica al 16’, ma Sabitzer due minuti dopo ha già richiuso una porta che pareva appena accostata per l’1-4 finale.

EINTRACHT FRANCOFORTE-WOLFSBURG 4-3
Terzo preziosissimo successo consecutivo per l’Eintracht Francoforte, che stende e avvicina in classifica Il compagno di favola europea Wolfsburg. Le emozioni al Deutsche Bank Park cominciano che appena si è riusciti a regolare il volume del televisore. Dopo poco più di 300 secondi è infatti Baku a portare in vantaggio i biancoverdi, con una conclusione che rimpalla sul palo e poi termina in rete. Trascorrono poi un paio di minuti per riprendere il telecomando e aggiustare l’audio e questa volta è Kamada a trovare l’angolino basso per i padroni di casa sfruttando il bel lancio lungo di Durm. Gli ospiti provano a imbastire una repentina contro-reazione, ma al 28’ lo smagliante Jovic sta già esultando per il ribaltone completato su assist dell’ex Milan André Silva. Le emozioni non sono evidentemente abbastanza, perché la ripresa comincia prontamente con il gol del pareggio: Baku questa volta è l’assistman e il tiro di Weghorst finisce in rete dopo una deviazione. Purtroppo per il Wolfsburg anche la sequenza delle reti segue quanto già visto e infatti incassa altri due gol in rapida successione: al 9’ e al 17’ Kamada e Durm raddoppiano le reti ospiti fino al 4-2. L’autogol di Tuta al 40’ riapre di nuovo tutto, ma il tempo latita e nessuno riesce più a cambiare le sorti del match.

HERTHA BERLINO-BORUSSIA MÖNCHENGLADBACH 2-2
Se l’Hertha Berlino non coglie nemmeno queste occasioni, è dura cercare di salvarsi prima delle ultimissime giornate. Non serve nemmeno un quarto d’ora nella capitale tedesca per dare al match i contorni del romanzo giallo, perché prima del quarto d’ora il Borussia reclama un rigore non concesso nemmeno dopo il check alla Var e sùbito dopo proprio il portiere bianconero Sommer mette nei guai i compagni beccandosi un cartellino rosso diretto. La sostituzione riparatoria di Rose permette l’ingresso in campo del secondo, Sippel, ma l’inferiorità numerica pesa immediatamente e al 23’ Ascascibar mette il pallone all’incrocio dopo un gran controllo.  Il Borussia però non demorde e tenta di rimettere in piedi un pomeriggio complesso, così gli sforzi vengono premiati dalla capacità finalizzativa di Plea, che supera in uno-contro-uno il portiere berlinese. Incredibile? Sì, se non sapete come procede l’epopea: al 37’ Stark commette infatti un fallo in area di rigore e concede al Gladbach di mettere addirittura il muso avanti. Stindl trasforma e avvera l’improbabile evenienza. Nell’intervallo i giocatori dell’Hertha comprendono quanto sia negativo il risultato e infatti rientrano con il coltello tra i denti, con Cordova che insacca dopo quattro minuti per il pari, risultato che rimane invariato fino al triplice fischio.

STOCCARDA-BORUSSIA DORTMUND 2-3
Vincere aiuta a vincere e forse è questa la migliore eredità della trasferta a Stoccarda del Borussia Dortmund, oltre alla necessità di frenare la caduta libera per centrare almeno la qualificazione in Europa League. Come ormai d’abitudine i gialloneri vanno sùbito sotto perché al 17’, sul cross dalla sinistra di Sosa, Kalajdzic prende il montacarichi e svetta sui marcatori, deviando di testa per una traiettoria imprendibile. Per notare un cambio di direzione nel match bisogna però attendere la seconda frazione di gioco. Dopo una novantina di secondi dal rientro in campo Reus recupera infatti palla e serve Reyna spalle alla porta, che funge da perfetta sponda per il primo gol in Bundesliga del 2003 Bellingham. Lo spirito dei gialloneri è vistosamente differente da quello di inizio match e infatti al 7’ Morey serve Haaland che però si fa passare il pallone tra le gambe con un velo: alle spalle del norvegese c’è Reus per un preciso rasoterra a gonfiare la rete sul secondo palo. Al 33’ Didavi sfrutta però l’ennesimo clamoroso svarione stagionale del Borussia, che lo lancia in uno scellerato 5 contro 2 difensivo: tutto solo il numero 10 incrocia a rete. Il match si chiude però 120 secondi più tardi, quando Knauff decide di partecipare al match delle prime volte, con la rete del 2-3 finale in un giorno che ricorderà per sempre come quello del suo primo gol in Bundesliga.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments