IL CASO

Abraham, insulti razzisti. Il Chelsea: "Disgustati"

L'attaccante preso di mira sui social dopo il rigore sbagliato contro il Liverpool

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Sbagliare un rigore nel calcio all'epoca dei social è diventato un peccato mortale, non un errore. Tammy Abraham, 21enne inglese di origini nigeriane, deve averlo imparato a proprie spese. Rientrato dal prestito all'Aston Villa forte di 25 gol in Championship, l'attaccante del Chelsea ha fallito il penalty decisivo nella Supercoppa europea facendoselo parare da Adrian. E a quel punto su di lui sono piovuti insulti razzisti di ogni tipo.   Quanto accaduto fino a quel momento, con il giocatore che si era procurato il rigore del 2-2 ai supplementari, ovviamente non lo ricordava più nessuno. Ma responsabile o no della sconfitta, sono vergognose comunque le reazioni dei tifosi Blues sul web: “Siamo disgustati dai post che abbiamo visto sui social media - ha detto un portavoce del Chelsea -. Il club ritiene inaccettabili tutte le forme di comportamento discriminatorio. Non ha spazio in questo club chi, essendo in possesso di un abbonamento o chiunque abbia acquistato un biglietto o qualsiasi tifoso del Chelsea, si renda responsabile di tali comportamenti. Intraprenderemo le azioni più forti possibili contro i responsabili".

Anche l’associazione antirazzista Kick It Out, ha condannato gli insulti ad Abraham. “Questo genere di abuso è sempre più prevedibile ma non meno disgustoso. Inviamo tutto il nostro supporto a Tammy e ribadiamo la nostra richiesta a Twitter e agli altri social media di reprimere queste manifestazioni offensive. È un invito all’azione, vogliamo sapere cosa verrà fatto per affrontare questo insidioso problema”.

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