Var, Busacca spiega: "Non è infallibile"

Il designatore Fifa: "In Cile-Portogallo si poteva fare meglio"

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Var sì, Var no. La sperimentazione continua, tra alti e bassi: ottime chiamate sui fuorigioco, misteri su falli da rigore. Il caso di Cile-Portogallo, con la mancata chiamata da parte dell'assistente video che non ha avvisato il direttore di gara che il contatto Fonte-Silva era da sanzionare come rigore fa ancora discutere. Il designatore degli arbitri della Fifa Busacca ha parlato alla Gazzetta dello Sport: "Il Var non è infallibile".

Busacca, nell'intervista alla Gazzetta, ha ricostruito i momenti di Cile-Portogallo, spiegando come sono andate le cose: "Quel contatto è stato visto da più angolazioni e con tecnologie diverse. Se però si cambiava angolazione, ridando una velocità vicina a quella reale, ecco che subentravano dei dubbi. L'arbitro era vicino, ha visto e valutato. Poi ha aspettato il Var: quando gli hanno comunicato che per loro restava un'azione dubbia, ha proseguito la gara".

È mancato un passaggio fondamentale, però: il VAR doveva chiedere al direttore di gara di ricontrollare di persona l'episodio sul monitor a bordocampo: "Avrebbe usufruito di una prospettiva diversa rispetto a quella in presa diretta. E poi deciso. Perché noi vogliamo arbitri che continuano a prendersi delle responsabilità".

In sostanza Busacca ha spiegato la sua filosofia sul VAR: "Se c'è una interpretazione, come sui falli in area, allora resterà possibile una linea grigia. Nessuno ha mai annunciato che la Var avrebbe risolto ogni problema arbitrale. È impossibile, non accadrà. Ma si può migliorare, questo sì"

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