Under 21: Vido stende la Serbia

Gli azzurrini passano a Novi Sad: primo successo per Evani in panchina

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Nel secondo test amichevole Evani trova la prima vittoria sulla panchina dell'Under 21. L'Italia ha la meglio contro i pari età della Serbia a Novi Sad grazie a una rete a inizio ripresa di Vido, già a segno contro la Norvegia: al 51' una conclusione rasoterra dal limite dell'area regala all'attaccante dell'Atalanta, in prestito al Cittadella, la seconda rete consecutiva con la maglia azzurra.

Sfida ostica contro la Serbia a punteggio pieno nel girone di qualificazione per i prossimi Europei, ancora un test match invece per gli Azzurrini che hanno già garantito l'accesso alla competizione in quanto paese ospitante. Evani conferma il 4-3-3 già utilizzato contro la Norvegia, ma questa volta i primi minuti sono meno arrembanti con la Serbia che attacca e prova a fare la partita. Parigini prova a rendersi pericoloso mancando l'appuntamento col pallone, il primo vero squillo però arriva su una conclusione dal limite di Mandragora che termina alta. A metà del primo tempo è Barella a cercare il gol con un colpo sotto che scavalca il portiere, ma Jovanovic recupera ed evita il vantaggio degli Azzurrini. Col passare dei minuti la partita cresce d'intensità e la squadra di Evani sembra credere più in se stessa: Vido si fa vedere in attacco, Barella è scatenato e prova ancora la conclusione trovando, però, questa volta il portiere serbo pronto a respingere.

A inizio ripresa arriva subito il gol che sblocca la partita: al 51' la retroguardia dei padroni di casa non respinge bene, il pallone capita sui piedi di Vido che dal limite dell'area lascia partire un rasoterra velenoso su cui il portiere non può nulla. È ancora il giocatore dell'Atalanta, in prestito al Cittadella, a confermare lo splendido momento di forma con il secondo gol in due partite. Pochi giri di lancette e arriva anche l'occasione per il raddoppio, ma Di Marco si fa anticipare al momento della conclusione. Un tentativo di Cerri nel cuore nell'area è il sigillo sul massimo sforzo degli Azzurrini e su una gara che sembra essere solo da chiudere. I molti cambi stravolgono le formazioni iniziali, la Serbia tenta la reazione nel finale e rischia moltissimo alzando il baricentro. L'Italia prova a colpire in contropiede ma, nonostante dimostri di avere già degli ottimi automatismi, sbaglia spesso negli ultimi metri. Gli ultimi brividi arrivano su una punizione dal limite di Radonjic che sibila di poco a lato, dopo per la squadra di Evani non arrivano più rischi.

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