Si avvicina il referendum consultivo per l'indipendenza della Catalogna e in Spagna tiene banco la posizione di Gerard Piqué. A favore dell'indipendenza, il difensore del Barcellona ha pubblicato un tweet in cui ha raccomandato i sostenitori del "Sì" di esprimersi in modo pacifico. Ma da Madrid, Sergio Ramos, capitano del Real e, soprattutto, della nazionale spagnola lo ha bacchettato: "Il suo post non è stato giusto per il bene del gruppo".
Piqué ha mandato un messaggio esplicito ai catalani e in catalano, senza duplicarlo in castigliano come fa di solito, e ciò ha creato scontento e critiche da parte dei centralisti spagnoli sul piano politico.
Des d'avui i fins diumenge, expressem-nos pacíficament. No els hi donem cap excusa. És el que volen. I cantem ben alt i ben fort. #Votarem
— Gerard Piqué (@3gerardpique) 28 settembre 2017
A Ramos interessa piuttosto quello sportivo e l'unità della Roja viene prima di tutto. Ricordando i fischi riservati dal pubblico del Bernabéu a Piqué a ogni suo tocco di palla durante la partita contro l'Italia, l'andaluso ha dichiarato: "Il tweet non è stata la cosa migliore se non vuole essere fischiato".
Il primo dei prossimi due match della Spagna validi per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018 sarà contro l'Albania ad Alicante venerdì 6 ottobre (l'altro lunedì 9 contro l'Israele a Gerusalemme) e le possibilità che il pubblico del Rico Pérez riservi lo stesso trattamento a Piqué sono alte, ma è l'armonia del gruppo che conta. "Questa cosa potrebbe causare un frattura nel team una settimana prima delle due cruciali partite di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018", ha ammesso infine Ramos.
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