Serie A, cambiare non fa bene: da Montella a Ballardini, che flop

I tecnici di Samp e Palermo non hanno mai vinto. Sconfitto al debutto anche Delneri. E Sannino a Carpi è durato solo 5 gare

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Cambiare non fa sempre bene. Almeno quest'anno. Se ne stanno accorgendo i due vulcanici presidenti di Sampdoria e Palermo, Massimo Ferrero e Maurizio Zamparini. L'8 novembre Beppe Iachini è sollevato dall'incarico, nonostante il successo ottenuto col Chievo (1-0, Gilardino). Al suo posto arriva Davide Ballardini, ma il Palermo non si è mai ripreso. In tre gare un solo punto, il pareggio contro la Lazio. Poi, due sconfitte per 3-0 (quest'anno i siciliani non avevano mai perso con 3 reti di scarto) con Juventus e Atalanta. Morale: se il Palermo non vince col Frosinone (sabato alle 18), torna Iachini.

Anche la Sampdoria ha i suoi (tantissimi) problemi. Ferrero esonera Walter Zenga il 10 novembre, dopo la sconfitta contro la Fiorentina (2-0). L'ex portiere dell'Inter e della Nazionale paga lo scarso feeling con i tifosi, l'eliminazione dai playoff di Europa League e lo scarso utilizzo di Cassano. Ma in gare per Vincenzo Montella sono zero i punti conquistati: sconfitte contro Udinese (1-0), Milan (4-1) e Sassuolo (3-1). Zenga non potrà tornare in blucerchiato: ha già firmato un contratto di 6 mesi con l'Al-Shaab, club degli Emirati Arabi Uniti.

Prima di loro il Carpi. Dopo una storica promozione in A, il patron Stefano Bonacini volta le spalle a Fabrizio Castori, esonerato il 28 settembre dopo il 5-1 con la Roma. In sei gare solo due pareggi (2-2 col Palermo e 0-0 col Napoli): pochi per proseguire l'avventura. Al suo posto arriva Beppe Sannino, ma il matrimonio col Carpi dura soltanto 5 gare: dopo una vittoria, un pari e tre ko, viene richiamato Castori.

Chissà se Gigi Delneri riuscirà a sfatare il tabù della maledizione del cambio panchina. Subentrato l'1 dicembre ad Andrea Mandorlini, vince a fatica in Coppa Italia contro il Pavia (rete decisiva di Winck nel recupero) e va ko contro l'Empoli (1-0). Domenica il Verona andrà a San Siro a sfidare il Milan di Sinisa Mihajlovic, un altro ormai in discussione da tempo.

Unica eccezione è Roberto Donadoni. Il 28 ottobre subentra a Delio Rossi e il Bologna (ma anche Destro) risorge: 10 punti in 5 gare grazie alle vittorie contro Atalanta (3-0), Verona (2-0) e Napoli (3-2) e un pari contro la Roma (2-2). L'unica sconfitta è quella col Torino (2-0).

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