"Esultanze, bandiere o qualsiasi altro elemento che possa contraddistinguere l'opposta tifoseria potrà essere oggetto di reazioni spropositate. A Benevento c'è solo il Benevento". Così si legge (sic!) nel comunicato emesso oggi dagli ultras della Curva Sud della squadra sannita in merito alla prossima partita con l'Inter.
Tradotto: se siete tifosi nerazzurri (o di un'altra squadra, hanno puntualizzato gli ultras volgendo lo sguardo agli impegni successivi) statevene a casa perché rischiate grosso. Una intimidazione bella e buona che codice penale alla mano si configura come reato di minaccia. Reato - va precisato - perseguito d'ufficio (trattasi di minaccia grave) e punito con la reclusione fino a un anno.
A questo non va aggiunto altro, se non ricordare che domenica alle 15 ci sarà dunque Benevento-Inter e che ci si augura che chi deve intervenire intervenga, che chi vuole tifare sia libero di farlo e che chi delinque (minaccia) sia punito. Semplicemente perché questo è quanto prevede lo Stato di diritto.
Quando l'ultrà promette "reazioni spropositate": la Curva Sud del Benevento e il reato di minaccia
Il comunicato della tifoseria sannita in vista della partita con l'Inter: un'intimidazione da codice penale
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