Junior Cup, rissa tra genitori nel derby Toro-Juve

Insulti razzisti e botte, parla la madre aggredita: "Mi han detto negra, torna nel tuo Paese"

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Dopo lo scandalo della rissa tra genitori durante il derby di Junior Cup di Borgomanero tra Toro e Juventus, arriva la prima versione dei fatti dei genitori del baby-granata fatto oggetto di una vera e propria aggressione razziale. "Mi dicevano negra, torna al tuo Paese - ha spiegato la madre del ragazzo a Toronews -. Mio marito è caduto e lo hanno preso a calci in faccia e sul corpo, poi è toccato pure a me".

Tutto è successo domenica, sotto lo sguardo attonito dei presenti durante la finale del torneo Pulcini, classe 2005. Prima qualche sfottò rivolto dalle tribune a un ragazzo di colore in campo, poi qualche parola di troppo tra genitori e infine, dopo il triplce fischio, botte e insulti nel parcheggio. Una scena ingiustificabile, sulla cui dinamica si sta ancora cercando di fare luce. L'unica cosa certa, al momento, è che la vicenda conta due genitori finiti al pronto soccorso e una denuncia penale. Intanto sulle pagine di Toronews è spuntata la ricostruzione dettagliata della madre del ragazzo di colore. Si parla di insulti razzisti reiterati e ingiustificati, di aggressioni verbali e fisiche. Un ritratto desolante del calcio giovanile.

La Juventus sta "collaborando fattivamente" alle indagini sulla rissa tra genitori, con tanto di insulti razziali, in occasione del derby dei pulcini tra bianconeri e Torino. Il club bianconero ha subito preso le distanze dai suoi tifosi coinvolti. Analoga presa di posizione da parte del Torino, che oltre a esprimere vicinanza e solidarietà ai genitori aggrediti, ricorda "l'importanza dei valori dello sport, prima di qualsiasi risultato". E sottolinea "il ruolo educativo che il calcio deve avere nei confronti dei più giovani".

"Domenica 8/11/2015 mi trovavo con mio marito R.C. a Borgomanero per il torneo di calcio giovanile Junior Cup, categoria esordienti 2004 in via Santa Criscinetta presso il campo di calcio della ASD Accademia Borgomanero: Tra le squadre presenti c'erano i Pulcini 2005 del Torino (quella di mio figlio) e i Pulcini 2005 della Juventus. La finale del torneo oppone le due squadre torinesi. Ancor prima della finale fra le due squadre, il soggetto S.B inizia ad avvicinarsi sfottendo alcune mamme del Torino e più precisamente T.E, D.M, K.G. e me per il precedente derby perso dal Torino 4-0 e sbeffeggiando un bambino di colore della nostra squadra. Pur invitandolo a smettere continua insistentemente fin all'inizio della partita e durante la partita continua a insistere a sfottere a far pesanti battute sull'età del nostro bambino di colore. 

La partita finisce con la vittoria del Torino, tutti i genitori si dirigono verso il bar del campo sportivo e a questo punto che gli sfottò da parte del S.B. si fanno più insistenti arrivando a discutere animatamente con la sig.ra T.E. Uscendo dal bar lo incrocio e anche nei miei confronti rilancia con gli sfottò e a quel punto gli rispondo per le rime accusandolo di essere un rompiballe e di non essere un uomo. Perché un uomo non se la prende con una donna. A quel punto S.B. mi viene contro e mio marito a quel punto interviene interponendosi tra me e lui. Intervengono altri genitori e dopo un po' di strattoni e urla la situazione si placa tra gli uomini, mentre due/tre mamme juventine vengono verso di me e inveendo tentano di colpirmi con una borsa verde che riesco a strappargli dalle mani. A quel punto la parente di C.R. mi tira per i capelli ma poi si allontanano velocemente portate via dai loro mariti. Nel frattempo il S.B. era stato allontanato dagli altri genitori juventini. 

Ristabilita apparentemente la calma siamo tornati nel bar a prendere un caffè. Uscendo dal bar rincontro la parente di C.R. e le dico: “signora lei non doveva tirarmi i capelli, una signora della sua età queste cose non le deve fare”. Per tutta risposta mi dice: “Vaffanculo negra di m.... extracomunitaria torna nel tuo paese”. Io tiro dritto per non alimentare altre situazioni spiacevoli e sento mio marito che gli dice “Signora stia zitta, si vergogni”. Sono andata verso il parcheggio, che dista circa una 70 metri dal bar, con la sig.re D.M e K.G. a prendere i panini per i bambini mentre mio marito si attardava con il Sig. T. Arrivate all'ingresso del parcheggio troviamo il S.B. con la moglie J.V. e il cognato L.V. che ci stavano aspettando e riprendono a sfotterci, e la moglie inizia ad insultarmi dicendomi: “Negra torna al tuo paese” rispondo al S.B. “Te la sai prendere solo con le donne”. 

Lui mi si fa incontro nel frattempo vengo raggiunta da mio marito con il Sig. T. che si frappone fra me ed il S.B. Il Sig. T. nel tentativo di evitare situazioni spiacevoli fa cadere per sbaglio mio marito e a quel punto L.V. e S.B. cominciano a prenderlo a calci colpendolo in faccia e sul corpo, mi butto in mezzo nel tentativo di staccarli ma a mia volta cado e vengo anch'io colpita a calci sulla testa e su tutto il corpo. Nel frattempo sopraggiungono delle altre persone, che riescono a portare via i due aggressori, mentre noi rimanevamo a terra sanguinanti e doloranti. I due aggressori con la moglie salgono in macchina e si allontanano. Viene chiamata un ambulanza e veniamo portati al pronto soccorso, ove veniamo medicati".

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