Fabbricini "frena" sul ct: "Teniamoci stretto Di Biagio. Poi vedremo"

Il commissario della Figc: "I nomi? Esercitazioni giornalistiche. Ci sono due amichevoli e marzo". Fretta ragionevole. I pro e i contro dei candidati

  • A
  • A
  • A

La possibilità che Roberto Mancini possa essere il prossimo ct azzurro è una "esercitazione giornalistica. Non si è ancora parlato di questo". Lo ha detto il commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini a Radio Sportiva. "Abbiamo due impegni a marzo con la Nazionale e per ora pensiamo a chi si occuperà di questo".

Ovvero Gigi Di Biagio che per sei mesi, fino a giugno perlomeno, occuperà due panchine: quella dell'Under 21 della quale è ct dal 2 luglio 2013, legato da un contratto che scade nel 2019, ovvero subito dopo l'Europeo di categoria che si disputerà in Italia dal 16 al 30 giugno 2019.
"Con Di Biagio -ha detto Fabbricini- siamo in contatto e parleremo presto con lui, che comunque ha impegni importanti con l'Under 21. Con molta serenità affronteremo tutto. L'immediato e il futuro prossimo sono legati, contatti con persone possono esserci stati ma non da parte mia".
I due impegni azzurri amichevoli sono questi: il 27 marzo a Wembley contro l'Inghilterra; e in data da definirsi, comunque all'inizio di primavera, contro l'Argentina. 

I nomi fatti dai giornali sono di allenatori sotto contratto. "E' una situazione da affrontare con serenità non bisogna fermarsi a questi perché possono esserci anche altre strade, i giri esplorativi si fanno a tutto tondo, e dobbiamo considerare anche le disponibilità economiche della Federazione. Tornare ai ct espressi da Coverciano? E' una cosa che mi trova d'accordo".

Quanto ai nomi, sono quelli conosciuti: con i pro e i contro.
Antonio Conte è la forte tentazione che già aveva Carlo Tavecchio, per quel rapporto stretto nel 2014, chiuso per volontà del ct nel 2016 e che l'ex presidente della Figc avrebbe voluto riallacciare il giorno dopo il ko azzurro. Il problema riguarda il legame Conte-Chelsea fino al 2019, il contratto di 8 milioni a stagione che le casse della Federazione non potrebbero mai e poi mai rilevare, e -sotto un altro aspetto- la possibilità che Conte rinunci a quella cifra.
Roberto Mancini ha dato la sua completa disponibilità, già prima del commissariamento della Figc, e della nomina di Costacurta come sub-commissario con delega alle squadre nazionali. Dallo scorso primo luglio guida lo Zenit di San Pietroburgo e non pare ci siano ostacoli economici rilevanti. Ma non è solo questa la discriminante però e contro una candidatura.
Claudio Ranieri è stata una tentazione, il miracolo al Leicester 2016 l'ha inserito in una cornice "leggendaria", ovvio che ci sia spazio anche per la sua candidatura, ma è probabile che il peso anagrafico, per il futuro della Nazionale, abbia un significato non secondario e affidarsi a un ct di 67 anni, dopo l'esperienza vissuta con Ventura, potrebbe non essere la scelta migliore. Ranieri è legato al Nantes fino al 2019.
Luigi Di Biagio. "Il nuovo ct? Poi se Di Biagio vince qualche partita 4-0, va a finire che la panchina se la tiene lui" (Costacurta, ieri), Parole che sommate a quelle di Fabbricini sulla "fabbrica di ct" che per 30 anni (da Valcareggi a Cesare Maldini, passando per Bearzot me Vicini) è stata Coverciano, fanno dell'attuale ct Under 21 un candidato, diciamo, "non trascurabile").

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti