Il presidente del Coni: "Aspettiamo l'assemblea di Lega di domani"
"Uno può dire che è un campionato falsato, uno può dire che non è regolare, quanto meno è un campionato anomalo che, ovviamente parlando, non va bene". Il presidente del Coni Giovanni Malagò torna sul caos Parma e sulle conseguenze sulla Serie A. "L'altro ieri sono stato molto chiaro su quella che è la mia opinione sulla vicenda - ha proseguito - Per correttezza aspetto domani, che c'è un'assemblea di Lega, per vedere le risultati".
"State tranquilli - ha proseguito Malagò - che anche su questo tornerò, dicendo bravi se, in qualche modo, questa kafkiana posizione sia risolta, almeno per quanto riguarda la parte sportiva. Non posso dare giudizi sul resto". A Napoli per una manifestazione al Circolo Canottieri, il presidente del Coni ha risposto anche a una domanda sui cori contro i tifosi azzurri all'Olimpico in occasione della semifinale di Coppa Italia. "Il mio è un disco incantato: il calcio riesce spesso, in un modo anche incredibile, anche quando non succede niente, a farsi spesso del male". Malagò si è detto "totalmente non indulgente su questa materia, così come su tante altre". E sul tifo violento, il problema può essere risolto "nel momento esatto in cui c'è una identificazione chirurgica delle singole persone", cui "va fatto pagare il prezzo", invece "di farlo pagare a un settore, a una parte dello stadio o a tutto lo stadio. Ci sono delle sacche di tifoserie che fanno fatica a essere ricettive a certe strategie, come la chiusura di curve e stadi, e alle campagne di sensibilizzazione".
E sulla finale di Coppa Italia: "Non disputarla a Roma sarebbe una sconfitta, un'impotenza assoluta. Non solo bisogna giocarla a Roma ma si deve dimostrare il contrario. C'è un'Italia che si ribella a quello che è successo. Altrimenti significa non vincere un problema, vuol dire rinunciare a combatterlo".