Bruxelles, la verità di Maaroufi

L'identità dell'ex Inter sarebbe stata usata dall'attentatore per affittare un appartamento a Charleroi

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Ibrahim Maaroufi ha voluto fare chiarezza. Nei giorni scorsi si era sparsa la voce che Kalid El Bakraoui, terrorista protagonista degli attentati di Bruxelles, avesse usato la sua identità per affittare un appartamento a Charleroi. "Non ho mai incontrato El Bakraoui, non lo conoscevo e non sapevo che esistesse, poi una settimana fa ho visto come tutti che esisteva", ha dichiarato l'ex giocatore dell'Inter.

Ma non finisce qui. Dopo una serie di prestiti, nel 2014 era tornato in Italia e aveva firmato un contratto con la Paganese, squadra campana di Lega pro. Sabato scorso nella stessa provincia campana è stato arrestato Djamal Eddine Ouali, un algerino accusato di aver procurato dei documenti falsi agli attentatori di Bruxelles: potrebbe essere proprio questo il collegamento con il furto di identità di Maaroufi. "Se conosco Ouali? Tutte queste persone non le conosco", le sue parole a Sky.

"La prima volta - ha continuato Maaroufi - c'era scritto che a gennaio qualcuno aveva preso la mia identità per affittare un appartamento, sono andato subito alla polizia per chiedere quello che c'era. Mi hanno detto che non avevano niente e che se avessero avuto bisogno di me, sarebbe stato come testimone. Poi una settimana fa mi ha fermato la polizia per strada e mi hanno detto che sarebbe stato meglio se fossi andato ancora a chiarire questa cosa. Loro sanno che non c'entro niente, era solo per chiarire, per uscire da questa cosa. Venerdì mattina sono andato alla polizia, sono rimasto un'ora e mezza. Mi hanno detto 'tu non c'entri niente, è solo la tua identità che è stata utilizzata' ".

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