Ecco la vera ricostruzione dei fatti
I FATTI
In base al referto arbitrale redatto dall’arbitro della gara del campionato Primavera Bari-Latina, conclusasi con la vittoria per 2:1 dei padroni di casa, il Giudice Sportivo Luca Del Giudice ha “ribaltato” il risultato del campo, infliggendo al Bari lo 0:3 a tavolino. Motivo? Il comportamento dei raccattapalle, bambini di 10 anni del settore giovanile barese, che secondo il signor Di Gioia avrebbero “deliberatamente ostacolato il regolare svolgimento della gara, tirando il pallone addosso agli avversari e, addirittura, lanciandone uno in campo per interrompere una azione pericolosa del Latina” Questo, secondo l’arbitro, avveniva dal 6’ del secondo tempo, e, secondo il Giudice Sportivo, “ha inciso sul regolare svolgimento della gara” Dunque Bari sanzionato “per responsabilità diretta” con la sconfitta per 0:3.
LA REALTA’ dei fatti invece racconta una verità esattamente contraria: sino al momento dell’espulsione “collettiva” dei raccattapalle, il pallone era uscito dal terreno di gioco-lo stadio SanPio, impianto nel quale una pista di atletica circonda il terreno di gioco-per 31 volte, rimanendo non in gioco per un tempo-cronometrato-di 192 secondi. Il che significa che i bambini baresi hanno reso disponibile il pallone per la rimessa in gioco in media in 6 secondi. Mai si è verificato quello che Di Gioia scrive nel referto, in relazione al lancio del pallone addosso agli avversari, mentre l’episodio del 36’ minuto-arbitro costretto a fermare il gioco per la presenza in campo di un secondo pallone- è evidentemente frutto di pura casualita’. Insomma, qui qualcuno mente sapendo di mentire, con l’ aggravante di una patente di “disonestà”assegnata a dei bambini di 10 anni.Che, come tutti noi alla loro eta’, pensavano che il calcio fosse un gioco, il piu’ bello del Mondo.E, se il Giudice Sportivo non vorrà esaminare le immagini televisive, rimarranno per sempre nella storia del nostro calcio con un marchio che non meritano. Signor Del Giudice, ci pensi.