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Bufera sulla Federcalcio argentina, imputato il presidente Tapia

27 Dic 2025 - 17:20

La giustizia argentina ha formalmente imputato il presidente e il tesoriere della Federcalcio (Afa) - Claudio "Chiqui" Tapia e Pablo Toviggino - nell'ambito di un'inchiesta per la presunta indebita ritenzione di contributi previdenziali e altri tributi. Il procedimento nasce da una denuncia della Direzione generale delle imposte (Dgi) e riguarda mancati versamenti per oltre 19.000 milioni di pesos, pari a circa 13 milioni di dollari, riferiti agli ultimi due anni. Le presunte irregolarità riguardano ritenute su Iva, imposta sul reddito e contributi pensionistici, nel periodo compreso tra marzo 2024 e settembre 2025.

La normativa argentina prevede per questi reati pene detentive da due a sei anni. Secondo l'accusa, considerate le dimensioni economiche dell'Afa e l'entità delle somme contestate, l'indagine potrebbe essere estesa anche ad altri membri del consiglio direttivo.
Si tratta della prima di tre inchieste aperte negli ultimi giorni che coinvolgono i vertici della federazione calcistica. Le altre indagini riguardano presunte irregolarità finanziarie legate alla società Sur Finanzas e l'acquisto di un immobile di lusso nella provincia di Buenos Aires. Dal canto suo l'Afa ha respinto le accuse, denunciando un "attacco coordinato" da parte del governo del presidente Javier Milei. Il confronto tra l'esecutivo e la federazione va avanti da oltre un anno ed è alimentato anche dal progetto governativo di introdurre il modello delle società per azioni nel calcio, ipotesi finora respinta dall'Afa e dalla maggioranza dei club.