Nel giorno di San Valentino, batte più forte il cuore del Bologna. Al Friuli Donadoni porta a casa tre punti preziosi per chiudere la questione salvezza e affrontare le partite che mancano con più leggerezza a caccia di nuovi obiettivi. Il Bologna dice "33" e punta in alto. E lo fa conquistando l'ennesima vittoria esterna. Per Donadoni l'atteggiamento corsaro paga. Lo dicono i numeri e il campo. Tutto da rivedere invece per Colantuono, che dopo tre pareggi di fila, incassa una sconfitta che brucia con un'avversaria diretta. L'Udinese non sa più vincere. Per i friulani i tre punti mancano da sette partite e ora serve una svolta per allontanarsi definitivamente dalla zona che scotta della classifica e impostare la prossima stagione.
Alla Dacia Arena Colantuono deve fare a meno di Zapata dall'inizio, in avanti spazio al tandem Matos-Thereau. A sinistra conferma per Armero, con i nuovi arrivati Kuzmanovic ed Hallfreddson in mediana. Donadoni sceglie invece una difesa d'esperienza con Gastaldello e Maietta e il solito tridente Giaccherini-Destro-Munier.
Complice la pioggia abbondante, al Friuli l'avvio è scandito da tanti errori in fase di impostazione. Ma è il Bologna a fare il match con Morleo che spinge sulla sinistra e Destro particolarmente ispirato. L'Udinese aggredisce alta con Lodi in pressione su Diawara e prova a sorprendere la difesa rossoblù con le giocate di Halfredsson e la velocità di Thereau e Matos. Intorno al quarto d'ora una punizione di Destro impegna Karnezis, ma la gara si gioca tutta in mezzo al campo, con tanta densità e poco spazio per verticalizzare. Un'ottima chiusura di Armero mura Donsah, poi Mounier centra il palo con un sinistro a giro deviato da Danilo. Il Bologna alza il ritmo, Giaccherini si piazza tra le linee e Donsah va ancora vicinissimo al vantaggio. Poi tocca all'Udinese far tremare i legni, con Da Costa che devia sul palo un colpo di testa ravvicinato di Kuzmanovic. Si infiamma il match. Da una parte Giaccherini e Destro cercano la profondità, dall'altra tocca invece a Matos e Thereau, con Kuzmanovic e Hallfreddson sempre pronti ad appoggiare la manovra. Il finale di primo tempo è tutto di marca bianconera, col Bologna che abbassa il baricentro e lascia solo Destro sopra la linea della palla. Ma il risultato non si sblocca.
La ripresa inizia a ritmi più blandi, col Bologna che schiaccia l'Udinese. Donsah e Diawara spezzano il gioco bianconero e disegnano geometrie, ma i rossoblù sono poco lucidi quando puntano la porta di Karnezis e sbagliano sempre l'ultimo passaggio. Donadoni fa entrare Rizzo al posto di Munier, Colantuono leva Matos e getta Zapata nella mischia. E i friulani guadagnano centimetri, forza fisica e campo. Al Friuli però regna l'equilibrio. Morleo ci prova dalla distanza ma sbaglia la mira. Un po' sulle gambe, le squadre si allungano e negli ultimi venti minuti salgono in cattedra le difese. Thereau sfiora il vantaggio al 75' con un destro che sfiora il palo. A caccia dei tre punti, Colantuono e Donadoni e mandano in campo Di Natale e Floccari. Un azzardo che premia il tecnico rossoblù. Al 79 Destro porta a spasso la difesa bianconera e sblocca il match, firmando il suo primo gol lontano dal Dall'Ara. Una rete che rompe gli indugi e costringe l'Udinese ad attaccare a testa bassa. Nel finale i friulani provano a pareggiare i conti in tutti i modi, ma prima sbattono copntro un altro palo con Felipe e poi falliscono il bersaglio grosso con Zapata, che sbaglia incredibilmente davanti a Da Costa. Al triplice fischio è Donadoni ad alzare le braccia al cielo. Colantuono invece si lecca le ferite.