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bologna, Mihajlovic: "ci siamo fatti male da soli"

E' lucida e l'analisi di Mihajlovic dopo la sconfitta con la Fiorentina.

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E' lucida e l'analisi di Mihajlovic dopo la sconfitta con la Fiorentina. "Ci siamo fatti male da soli. Abbiamo preso due pali e l'espulsione di Bonifazi ha pesato - ha spiegato il tecnico del Bologna -. E' dura giocare con l'uomo in meno per tanto tempo anche se non abbiamo rischiato molto e nel finale siamo anche riusciti a essere pericolosi". "Rimane il rammarico perché abbiamo fatto tutto noi. Abbiamo preso 17 pali in questa stagione. Nella vita e nel calcio bisogna essere fortunati - ha aggiunto -. I ragazzi han fatto quello che dovevano fare, anche se in alcuni momenti abbiamo giocato in maniera troppo frenetica e paurosa". "La paura deve venirti se vai in guerra o se hai una malattia grave, non se giochi a calcio - ha continuato -. Potevamo pareggiare, ma è giusto che abbiamo perso perché ci siamo fatti male da soli. I ragazzi han combattuto e lottato, ma se prendi i pali e non fai gol e ti fai buttare fuori poi non puoi far niente. Soprattutto contro squadre più forti di te sulla carta". Poi qualche battuta sui singoli. "Schouten non gioca da tanti mesi ed è un ragazzo giovane. Non si sente ancora sicuro, fatica a trovare le giuste distanze ed è un po' titubante - ha spiegato Sinisa -. E' normale che ci siano alti e bassi, ma è un po' troppo emotivo. Oggi ha sbagliato tanti palloni facili perché si è fatto prendere dall'ansia. Deve crescere, prendersi più responsabilità e stare più sereno". "Bonizafi si fida troppo delle sue qualità tecniche e ogni tanto si va a complicare la vita - ha aggiunto -. Deve giocare più facile. Non deve portare sempre la palla, perché poi se la perdi sono guai. Gli errori individuali contro squadre più forti costano sempre cari". Quanto al diverso rendimento nel ritorno po Mihajlovic ha le idee chiare: "Nelle prime 4-5 gare nel ritorno avevamo dieci giocatori fuori e abbiamo giocato alcune gare in emergenza. Poi si perde fiducia e autostima e serve tempo per migliorare la condizione. Ora stiamo bene e venivamo da tre risultati utili consecutivi. La sconfitta con la Fiorentina non ci deve far perdere fiducia perché questa è la strada giusta". Chiusura sul diverso atteggiamento in panchina. "Mi arrabbio meno? Se mi arrabbio lo faccio in privato, in pubblico cerco di essere più lucido - ha spiegato Sinisa -. Sono cresciuto, maturato e migliorato. Bisogna saper spiegare ai ragazzi le cose e portarli sulla strada giusta senza troppa pressione e con i modi giusti. Con quello che mi è successo, il Bologna è la mia famiglia. Ho un occhio di riguardo per questi ragazzi che hanno fatto tanto per me". 

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