"Non mi basta che dopo gli insulti a Balotelli venga impedito l`accesso a una parte di tifosi. Io spero sempre in comportamenti positivi e mi auguro che il pubblico qualcosa abbia imparato e non replichi più certi atteggiamenti". Lo afferma Kevin Price Boateng in una intervista al Corriere della Sera di oggi. "Serve la squalifica del campo - continua - Le società devono pagare per il comportamento dei loro tifosi. Oppure, se necessario assegnare la sconfitta a tavolino. E poi negli stadi si dovrebbero installare più telecamere per individuare chi compie certi gesti. Il mio discorso sul razzismo all`Onu? Un giorno importante per la mia vita. Ma dopo di allora concretamente cosa è stato fatto per combattere il fenomeno? Una task force, riassunta in una serie di riunioni e idee". Per Boateng Non basta la campagna "No to racism` in Champions". "Nel 2020 ci penso io. Sto organizzando una task force mia con eventi, coinvolgendo altri calciatori. Sono stufo, la gente non capisce come si sentono Balotelli, Boateng o Koulibaly quando tornano a casa. Noi siamo soli. Divento pazzo quando sento commenti del tipo "tanto guadagni 5 milioni", addosso restano cicatrici che non si possono cancellare".