"Giornata di campionato interlocutoria, ma la Juventus adesso ha agganciato le prime, viene da due belle vittorie e può sognare in grande. Il Milan è pieno di talento, ma in alcune situazioni, quando deve fare la partita, la fase difensiva va un po' in difficoltà. In più, un centravanti sarebbe utile per completare il reparto offensivo. Sull'Inter ho la mia idea: in questi anni non è mai stata la più forte, ma è sempre stata molto brava. Giocando bene, prende l'occhio a tutti. Però poi vengono fuori quei difetti strutturali che ha che non le permettono di riuscire a vincere gli scontri diretti".
Così Beppe Bergomi, storico capitano dell'Inter e campione del mondo 1982 con la Nazionale, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sul momento di forma delle big del nostro calcio. La Juventus è sempre più 'spallettiana': "Fa bene Luciano a dire di non essere ancora soddisfatto. Contro Bologna e Roma, la Juve ha gli uomini giusti per destrutturare questo tipo di gioco. Ha vinto con merito. Curioso di vederla anche in un altro tipo di partite. Comunque Luciano fa bene a tenere tutti sulla corda. Aveva del potenziale inespresso, ma adesso la Juve sta arrivando".
Cosa manca all'Inter? "In mezzo al campo l'Inter ha tutti numeri dieci che palleggiano bene e infatti quest'estate l'obiettivo principale era Koné della Roma, per aggiungere un po' di fisicità quando le partite si sporcano. Davanti manca un attaccante da uno contro uno, veloce, per giocare anche in campo aperto. E poi un difensore veloce, di quelli che possono recuperare metri con tanto campo alle spalle. E poi in questo momento manca Dumfries: assenza pesante, forse addirittura superiore a quella di Calhanoglu, almeno lì c'è Zielinski che sta facendo molto bene", risponde Bergomi.
Capitolo mercato, Fullkrug si avvicina al Milan: "Può andar bene, anche se con questo sistema di gioco le due punte titolari sono Leao e Pulisic. Ma in certe partite può servire la sua fisicità e quindi Fullkrug può andar bene, anche se ha segnato tre gol nell'ultimo anno e mezzo", dice Bergomi. Le milanesi hanno sottovalutato l'impegno in Supercoppa? "Ricordate quando Inzaghi era criticato per far giocare sempre gli stessi? Chivu sta provando a coinvolgere tutti, per far arrivare tutto il gruppo in condizione. Il Milan ha trovato un Napoli che ha messo a nudo le sue difficoltà a difesa aperta e che ha avuto una cattiveria agonistica superiore".
Poi il Napoli. Secondo Bergomi "Conte nei problemi ha trovato le soluzioni. Prima si lamentava, poi ha cambiato strada: ha dato spazio a giocatori che hanno portato gol e punti, ha allargato la rosa e il Napoli di quest'anno è più forte di quello della passata stagione. Può vincere il campionato, assolutamente". Scintille Oriali-Allegri: "A me piacciono gli allenatori che hanno un certo tipo di comportamento e comunicazione. Due nomi su tutti: De Rossi e Chivu. Questi allenatori giovani che in panchina vivono la partita nella maniera giusta. Con Lele Oriali ci ho giocato insieme, abbiamo vinto il Mondiale insieme, gli voglio bene: quando succedono queste cose non è mai bello".
Giovani italiani: "Guardavo l'altra sera la partita del Milan in Supercoppa contro il Napoli, non c'erano italiani in campo. Questo è un problema del nostro calcio, ma tornare indietro è impossibile. Dobbiamo lavorare tanto per la crescita di questi ragazzi, avere il coraggio di farli giocare. Il talento in giro c'è". Bergomi è fducioso sull'Italia al Mondiale? "Tendenzialmente non sono ottimista di carattere, però qui lo voglio essere. La prima partita sarà difficile, avremo tanta pressione. I ragazzi dovranno avere il carattere, il coraggio per poter andare oltre questo ostacolo. Per la seconda partita meglio andare a giocare in Bosnia. Nel Galles ci sono tanti giocatori che militano in Premier League. Vedremo come ci arriveremo, ma voglio essere fiducioso. Pensare di non andare per la terza volta sarebbe veramente triste".
Alla Roma, intanto, Gasperini ha bocciato Ferguson: "Anche all'Atalanta ogni tanto una tiratina d'orecchie la dava ai suoi attaccanti, per stimolarli - ricorda Bergomi - Qui invece mi sembra un giudizio quasi definitivo. Gli attaccanti centrali della Roma hanno fisico ma si fanno anticipare con troppa facilità. Manca la cattiveria agonistica, questi ragazzi stanno facendo fatica. Per quello che produce la Roma, con un altro terminale offensivo poteva avere anche qualche punto in più".