RAKITIC SHOCK

Barcellona, Rakitic: "Pronto ad essere contagiato ma voglio giocare"

Il centrocampista croato: "Noi calciatori dobbiamo correre il rischio come tutti gli altri lavoratori"

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Mentre Governo, Leghe e Federazioni delle varie nazioni discutono se, come e quando ricominciare, ci sono calciatori che spingono per tornare a calciare il pallone e giocare. Deciso in questo senso Ivan Rakitic, centrocampista croato del Barcellona più volte accostato a squadre italiane (Juve, Inter e Milan soprattutto) che intervistato dal quotidiano spagnolo Marca non ha usato mezzi termini: "Sono pronto a correre il rischio di essere contagiato, ma voglio tornare a giocare".

"Lo dico con la consapevolezza che il rischio sarà molto piccolo, ma anche per la solidarietà con coloro che hanno giocato per noi dal primo minuto e che continueranno così per molti giorni", aggiunge Rakitic. "Dobbiamo giocare con le massime misure di sicurezza, sapendo che non sarà mai sicuro al cento per cento, per noi come per qualsiasi lavoratore. Penso che abbiamo quel debito, dobbiamo restituire alla società quel che abbiamo ottenuto in questi anni, e non dico solo il termini economici: dobbiamo tornare a far divertire la gente, perché non parli solo di virus. Leggo in questi giorni di danni economici, di calendari, di retrocessioni, ma non leggo nulla di passione della gente. Certo, se vedo quanti milioni di persone si muovono attorno al calcio, le tasse, i posti di lavoro..Ma non é solo quello. Dobbiamo cercare di far divertire di nuovo le persone con il calcio, offrendo col nostro coraggio e la nostra forza un supporto fornendo supporto a tutti i lavoratori che ci hanno mostrato quella forza. "La Francia ha dichiarato chiuso il campionato? Penso che non esista una ricetta univoca. Ciascun Paese si regola secondo la propria situazione, e sono certo che non esista una ricetta giusta e una sbagliata, così come sono certo che ogni campionato deciderà per il meglio".

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