Inarrestabile Atalanta, Genoa ko: ora è terza, Champions ipotecata

Barrow e Castagne firmano il 2-1 che vale il sorpasso sull'Inter. Inutile la rete di Pandev: i rossoblù rischiano

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L'Atalanta non si ferma più. Altra vittoria, altra prestazione da grande squadra. Genoa cancellato con un secondo tempo splendido dopo lo 0-0 dei primi 45 minuti. Grande intuizione di Gasperini: Barrow accanto a Zapata e al posto di Pasalic, ecco subito il gol poi raddoppiato da Castagne. Troppo tardiva la reazione del Genoa con il gol del 2-1 di Pandev su assist di Romero. La Champions per l'Atalanta ora è quasi un dovere.

LA PARTITA Si può essere tifosi di una squadra metropolitana, di un club che ha vinto dei titoli mondiali e che ha regalato grandi giocatori al calcio, ma non si è mai vaccinati contro la sofferenza. E allora tanto vale in questo momento storico essere dell'Atalanta e continuare a godere per questa straordinaria avventura che prosegue, che non accenna a esaurire la sua straordinaria corrente ascensionale. Non siamo più nel campo dei sogni, siamo di fronte a una realtà che parla di una squadra matura, consapevole dei propri mezzi, di un'Atalanta che sa leggere ogni situazione e non soffrirà del braccino del tennista.

Differenza netta tra Atalanta e Genoa. Magari meno evidente nel primo tempo, quando Prandelli sembrava in grado con i suoi accorgimenti di chiudere gli sbocchi ai bergamaschi e di impantanare tutto prima di arrivare dalle parti di Radu. In realtà quello che mancava all'Atalanta era un po' di profondità: Zapata si dava da fare ma contro tre difensori centrali, con Ilicic che girava alla larga disegnando i suoi schizzi geniali, con Pasalic che si abbassava troppo sulla linea dei difensori, non era facile costruire qualcosa di veramente minaccioso. Ma quando un allenatore si trova nella sua fase magica, basta una piccola intuizione per risolvere tutto. Gasperini l'ha trovata nell'intervallo, inserendo Barrow al posto di un compassato Pasalic. Prima palla toccata, primo gol. Pazienza se poi il gambiano si è arreso per un colpo preso, ormai il più era fatto.

E si è completato con un'altra azione tipicamente gasperiniana che ha portato al raddoppio di Castagne. La preoccupazione che più deve stimolare Prandelli va considerata su vari piani: quello fisico sicuramente (ma da questo punto di vista con l'Atalanta sono in molti a uscire ridimensionati) ma soprattutto quello psicologico. Scarsa capacità di reazione, arrendevolezza totale alla prima difficoltà, poche idee e confuse nella costruzione del gioco offensivo, spesso limitato a un lancio lungo per Kouamè che la prende spesso ma non può prenderla sempre, soprattutto non può dialogare con sé stesso se si trova totalmente isolato dal testo della squadra. Abbastanza casuale il gol del 2-1, distrazione combinata con una prodezza come l'assist di tacco di Romero per Pandev. Là dietro non si scherza, il Genoa non può più permettersi passi falsi.

LE PAGELLE GOSENS 7 – Uno dei “Gasperini boys” per eccellenza, in costante crescita di rendimento. Sulla fascia sinistra è una certezza assoluta, è ovunque e comunque. Una specie di regista che parte largo e sa anche inventare.
PALOMINO 7 – Molti difensori si sono guadagnati l'appellativo “the wall”, il muro. Questo ragazzo argentino se lo merita più di molti altri per la sua straordinaria presenza fisica, per la sua attenzione che toglie l'ansia all'allenatore.
PASALIC 5 – Timidezza assoluta nell'approccio alla partita, timidezza he lo porta troppo lontano dalla zona che conta. Passo felpato e pochi cambi di marcia in una squadra che sa aumentare e diminuire le velocità come poche altre.
KOUAME' 6,5 – Come è successo spesso nelle partite del Genoa di questa stagione, si butta da solo e con coraggio contro il blocco difensivo avversario. Il bello è che spesso riesce a mettere tutti in difficoltà con al sua esuberanza e la sua forza fisica.
LAPADULA 5 – Era diventato famoso perché andava a pressare anche sulla bandierina del calcio d'angolo, perché combatteva contro qualunque difensore, anche il più roccioso. Persa quella caratteristica, non riesce a supplire con la lucidità e finisce per ritrovarsi perso in mezzo all'area atalantino.
BARROW 7 – Prima palla toccata e subito gol, proprio in apertura del secondo tempo. Dopo un lungo periodo di oscurità, ecco il gambiano che torna protagonista assoluto con un gol da attaccante vero, spietato e pronto a sfruttare l'errore dell'avversario. La sua partita dura pochissimo ma si configura praticamente perfetta prima dell'infortunio al costato che lo costringe a uscire.
VELOSO 5 – Se il calcio fosse uno sport che si gioca da fermi, il portoghese sarebbe ancora un gran maestro. Ma c'è anche la componente dinamica e allora cominciano i problemi soprattutto contro una squadra cha fa del lato atletico una delle sue prerogative principali.
CASTAGNE 7 – Fare l'esterno in una squadra di Gasperini richiede solo un costo: essere sempre al cento per cento. Quando si garantisce questo, i risultati sono i migliori che si possano immaginare. Un gol annullato nel primo tempo, uno buono nella ripresa, una continuità straordinaria nella corsa, senza dimenticare l'aspetto tecnico.

IL TABELLINO ATALANTA-GENOA 2-1
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini 6.5, Hateboer 6.5, Djimsiti 6.5, Palomino 7, Castagne 7, De Roon 6.5, Pasalic 5 (1' st Barrow 7, 19' st Pessina 6), Gosens 7, Freuler 6.5, Ilicic 6.5 (44' st Ibanez sv), Zapata 6.5. (1 Berisha, 31 Rossi, 7 Reca, 78 Delprato, 70 Colpani, 17 Piccoli). All.: Gasperini 7.
GENOA (4-3-3): Radu 6, Biraschi 5.5, Romero 6.5, Zukanovic 5 (11' st Pereira 5.5), Criscito 6, Lerager 5.5 (5' st Pandev 6), Radovanovic 6, Veloso 5, Bessa 5.5, Lapadula 5, Kouamé 6.5 (28' st Sanabria 5.5). (93 Jandrei, 1 Marchetti, 3 Gunter, 13 Pezzella, 33 Lakicevic, 18 Rolon, 26 Dalmonte, 99 Schafer) All.: Prandelli 5.5.
Arbitro: Irrati di Pistoia
Reti: nel 1'st Barrow, 8'st Castagne, 44'st Pandev
Ammoniti: Veloso (G), Palomino (A), Pandev (G), Romero (G)

LE STATISTICHE • Era dal 1954 che l'Atalanta non vinceva tre gare interne di fila in Serie A contro il Genoa.
• L'Atalanta è imbattuta da 11 partite di campionato (striscia aperta più lunga in questa Serie A); non accadeva da marzo 2003.
• Soltanto nella stagione 2016/17 l'Atalanta ha collezionato più punti (66), dopo 36 giornate di Serie A.
• Da aprile, il Genoa è, con la Fiorentina, una delle due squadre di questo campionato a non aver vinto ancora alcuna partita nel parziale (4P, 3N).
• Il Genoa non vince da otto turni di Serie A (5P, 3N) e ha subito almeno un gol in ognuna di queste (14 nel parziale).
• L'Atalanta ha segnato due gol con i primi due tiri nello specchio della partita.
• L'Atalanta è la squadra che ha segnato più reti nei primi 15' dei secondi tempi di questa Serie A: 20, compresi tre degli ultimi quattro.
• Primo gol in campionato di Musa Barrow; l'attaccante dell'Atalanta non andava a bersaglio da 696 minuti in Serie A (l'ultima marcatura risale a maggio 2018, all'Olimpico, contro la Lazio).
• Musa Barrow ha trovato il gol alla 30.a conclusione in questo torneo.
• Quello di Musa Barrow è il secondo gol più veloce (40'') messo a segno da un subentrato in Serie A, dopo la rete firmata da Manolo Gabbiadini (30'') contro l'Inter.
• Per la prima volta nella sua carriera in Serie A, Timothy Castagne ha trovato il gol in due gare di fila, dopo quello messo a segno sul campo della Lazio.

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