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Atalanta, il Papu non si pone limiti: : "Scudetto? Non è una follia"

Gomez sui social: "Champions? Adesso nessuna squadra ci vuole incontrare perché nessuna squadra sa cosa può accadere con noi"

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Mentre Bergamo piange i suoi morti e si chiude in casa, il Papu Gomez, simbolo dell'Atalanta e ormai anche della città, continua a far sentire la propria voce via social. Prima i post in versione giardiniere o per ammonire (anche con toni duri) i cittadini a restare a casa, poi il dialogo con i tifosi, pensando ad un finale di stagione che potrebbe regalare ai nerazzurri gioie inaspettate: “In Champions siamo la mina vagante insieme al Lipsia - ha detto rispondendo alle domande della pagina ‘Cronache di spogliatoio’ - Scudetto? Per quello che facciamo non sarebbe una follia pensarci“.

“Linda mi dice sempre che vuole vincere lo scudetto e la Champions. Lei è molto ambiziosa", ha aggiunto l'attaccante argentino parlando della moglie: "Mi ha detto: ‘Ancora non ho capito perché non state lottando per lo scudetto’. Io le rispondo: ‘Calma, siamo l’Atalanta’. Come il presidente Percassi che ogni anno chiede la salvezza. Probabilmente se non perdevamo qualche punto stupido potevamo avere 5 o 6 punti in più ed essere più vicini allo scudetto. Mancano ancora 12 o 13 giornate. Per quello che facciamo non sarebbe una follia pensare allo scudetto“.

“Siamo divisi a metà. Alcuni sono rimasti fuori dal centro sportivo con le famiglie e i single sono rimasti all’interno di Zingonia. Cerchiamo di parlare ogni giorno e capire cosa fare o non fare, per parlare del calendario e di quanto riprenderemo” ha raccontato il Papu, che poi ha voluto ringraziare Gasperini “perché mi ha insegnato a fare la seconda punta muovendomi tra il terzino e il difensore centrale, adesso devo mettere la squadra davanti a tutto e a me stesso. Il trequartista è un ruolo nobile, io sono cresciuto nella generazione dei Riquelme e D’Alessandro. Ma adesso si corre molto di più". 

Difficile invece, a inizio carriera, il rapporto col Cholo Simeone: "Mi faceva giocare come ala nel 4-3-3. Io ero abituato a fare il trequartista e dicevo: ‘Se faccio tutta la fascia mi stanco e non arrivo lucido in porta’. Ci litigavo i primi giorni e iniziavano discussioni pazzesche. Avevo 19 anni e rispondevo. Poi sono cambiato in meglio per fortuna". Infine un elogio per Leo Messi, che secondo Gomez è ilmigliore di tutti: "Ha un controllo orientato e uno stop di palla che ti spiazzano, guadagna fino a 2-3 secondi in tutti gli uno contro uno”.

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