Figc, la delusione di Pirlo

"La Figc conosceva i miei impegni e per andare incontro alle loro esigenze ho anche fatto il corso allenatori questa estate...".

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E' finita ancora prima di iniziare l'avventura di Andrea Pirlo nello staff azzurro di Roberto Mancini. Colpa di un precedente accordo da opinionista tv, che lo ha costretto a rinunciare alla Nazionale. "Il percorso del mio ritorno in Nazionale si è interrotto non per mia volontà. In Federcalcio sapevano tutto dei miei impegni con sponsor e partner extra-calcistici, compreso l'accordo che stavo chiudendo con Sky", ha detto all'Ansa non senza rimpianti.

"Durante tutta la mia carriera, e ancora oggi, - dice Pirlo nella dichiarazione - ho sempre avuto un tale rispetto per la Nazionale e per il valore che essa rappresenta, per me e per gli italiani, che sento il bisogno di precisare che il dialogo avviato negli scorsi mesi con la Federcalcio è sempre stato improntato alla massima chiarezza e trasparenza. Fin dal primo incontro, infatti, ho sempre chiarito che da parte mia c'era la massima disponibilità, facendo però rispettosamente notare come i miei impegni con sponsor e partner extra-calcistici, consolidati nel tempo, rientrassero nei miei obblighi professionali, compreso l'accordo che stavo chiudendo con Sky". "Se dunque questo avesse potuto rappresentare un ostacolo al buon esito del nostro accordo - sottolinea Pirlo - avrei certamente capito. Al contrario, mi è stato confermato che non c'era alcun problema, ed è questo il motivo per cui ci siamo incamminati su un percorso comune. Per andare incontro alle esigenze della Federazione, ho fatto il corso allenatori questa estate. Ad un certo punto, questo percorso si è interrotto, e non per mia volontà. Resta comunque intatta la mia passione per la Nazionale azzurra, che continuerò a seguire con affetto e alla quale auguro ogni bene". Insomma, un finale amaro. In attesa di una seconda occasione.

A far pensare, però, è il fatto che questa situazione sia del tutto simile a quella che aveva coinvolto Marcello Lippi, prima chiamato ad aiutare Ventura e poi rispedito al mittente perché "si è scoperto" che il figlio Davide è un procuratore calcistico...

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