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Sassari, celebrati ieri i 10 anni dal Triplete di Sacchetti

27 Giu 2025 - 15:00
 © Ufficio Stampa

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Questo il comunicato della Dinamo, in merito all'evento organizzato per ricordare la vittoria dello scudetto del 26 giugno 2015: "

In una piazza d’Italia gremita e partecipe, la Dinamo Banco di Sardegna ha celebrato i dieci anni del Triplete del 2015, una serata costruita per rendere omaggio a una stagione leggendaria, culminata con la conquista di Supercoppa Italiana, Coppa Italia e Scudetto, che ha cambiato per sempre la storia del basket sardo e non solo.

L’evento, intitolato “La Notte del Triplete”, è stato realizzato con il supporto del gold sponsor Reale Mutua, la preziosa collaborazione artistica dell’Ente Concerti Marialisa De Carolis, e il sostegno del media partner La Nuova Sardegna, che ha curato anche uno speciale inserto distribuito tra i presenti.

A condurre la serata Elisabetta Canalis, sassarese, già madrina della presentazione della squadra nel 2015, affiancata dal caporedattore de La Nuova Sardegna Andrea Sini. Insieme hanno guidato con grande simpatia e leggerezza il racconto di un’annata incredibile, rivissuta tra testimonianze, immagini e musica, anche in diretta su Dinamo TV.

Ad aprire l’evento, sulle note emozionanti di "O fortuna", celebre brano tratto dai Carmina Burana eseguito dal coro dell’Ente Concerti “De Carolis”, le immagini che hanno scandito l’epopea sportiva della Dinamo. A seguire, la presentazione della stagione lirica a cura del direttore artistico Alberto Gazale, e poi il saluto del sindaco Giuseppe Mascia, che ha annunciato la volontà dell’amministrazione di indire un concorso pubblico per la realizzazione di un’opera commemorativa da collocare nei pressi del palazzetto.

Desirè Manca, assessora regionale al Lavoro, ha sottolineato l’attenzione delle istituzioni verso la Dinamo e il valore sociale dello sport, mentre Luca Filippone, direttore generale di Reale Group, ha ribadito l’impegno e l’orgoglio del gold sponsor Reale Mutua nel sostenere un progetto così significativo: «Con questa società si entra come sponsor e si diventa tifosi. I valori che condividiamo – restituzione al territorio, coesione, identità – sono alla base di questo legame. Un grazie particolare al presidente Sardara per ciò che ha costruito».

La narrazione è poi proseguita con i protagonisti, divisi in tre gruppi, che hanno fatto rivivere – tra aneddoti e commozione – una stagione irripetibile.

Il primo gruppo ha visto sul palco Jack Devecchi, Brian Sacchetti, Massimo Chessa, Jeff Brooks e l’assistant coach Massimo Maffezzoli.
Devecchi ha ricordato «il legame fortissimo tra noi italiani, dentro e fuori dal campo». Brian Sacchetti ha rievocato con emozione l’abbraccio con suo padre Meo dopo Gara 7: «Un momento che porterò con me per sempre». Chessa ha strappato un sorriso parlando della “maschera del drago”, rito scaramantico ideato dal fisioterapista Unali.
Brooks ha raccontato: «Eravamo una squadra che si aiutava, che difendeva con intensità. E io sentivo il dovere di tenere unito il gruppo».
Maffezzoli ha svelato la fatica dietro le quinte: «Preparare 18 partite in 40 giorni fu una sfida immensa».

Nel secondo blocco, introdotto dalle immagini della Coppa Italia, si sono alternati sul palco Matteo Boccolini, Shane Lawal, Paolo Citrini, David Logan e Federico Pasquini.
Boccolini ha parlato della forza atletica del gruppo: «Quella squadra aveva una capacità impressionante di rendere quando contava».
Lawal e Logan hanno replicato l’iconico abbraccio di Gara 7, mentre Citrini, neo coach delle Women, ha parlato della gioia di ritrovarsi.
Pasquini, quindi, ha sottolineato «l’unicità di un gruppo che ha saputo costruire un’intesa vera con la città. Era una squadra con qualcosa di importante dentro, un’energia contagiosa».

Il terzo gruppo, introdotto dalle immagini della vittoria-scudetto a Reggio Emilia, ha visto protagonisti Meo Sacchetti, Manuel Vanuzzo, Rakim Sanders e Matteo Formenti.
Formenti ha ricordato la difesa decisiva su Mitchell a Trento. Sanders, MVP delle finali, ha detto: «In quella squadra non importava chi segnava. L’unico obiettivo era vincere».
Meo Sacchetti ha ricordato i momenti difficili dell’inizio: «In A2 c’era diffidenza, poi qualcosa è sbocciato. Ricordo i meriti dei giocatori, la crescita di Rakim, il cuore di Shane. E non dimentico Mimì Anselmi, Giovanni Cherchi, Lele Fara».
Vanuzzo ha raccontato: «Un gruppo unito, che ha saputo unirsi quando contava. È stata questa la nostra forza».

A seguire, l’intervento di Giuseppe Cuccurese, direttore generale uscente del Banco di Sardegna: «Era adrenalina pura. Quelle partite erano sofferenza e gioia».

Cuccurese ha poi annunciato l’ingresso della squadra del Triplete nella Hall of Fame della Dinamo, accolto da un caloroso applauso da parte del pubblico.

In chiusura, le parole del presidente Stefano Sardara: «È impressionante vedere piazza gremita dopo dieci anni. Significa che quel legame è ancora forte, è rimasto qualcosa di profondo».

Poi ancora: «La Dinamo riparte. C’è entusiasmo, consapevolezza e voglia di lavorare. Sappiamo per chi lo facciamo: ora testa bassa e lavorare».

L’amministratore delegato Francesco Sardara ha aggiunto con commozione: «Dieci anni fa ero dall’altra parte del palco. Oggi rivedere questi volti, sentire questo calore, ci ricorda quanto la Dinamo conti per la nostra gente».

Elisabetta Canalis, accompagnata dalla figlia Skyler, ha ricevuto in dono la maglia celebrativa del Triplete, disponibile su Dinamo Store e online, e la canotta personalizzata indossata dalla squadra in quella stagione.

La serata si è conclusa con la proiezione dell’anteprima del film dedicato allo Scudetto, presto disponibile in versione integrale su Dinamo TV.

Un tributo sentito e partecipato, che ha riportato al centro della scena l’impresa di una squadra indimenticabile, ancora legata in maniera profonda alla città e a tutta la Sardegna".

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