Ospite della trasmissione "Sport Club" su E-tv, il Direttore Generale virtussino ha fatto il punto sulle condizioni delle Vu Nere a pochi giorni dall'inizio dei playoff e sulle dinamiche di un mercato in costante movimento: "La vittoria con Trapani? La regular season dopo 30 partite premia un lavoro di 8 mesi: siamo felici di aver concluso questa prima parte della stagione al 1° posto. Abbiamo avuto una certa continuità in campionato: chiuderla con una bellissima partita, in una cornice di pubblico da tutto esaurito e una avversaria forte come Trapani, è stato il traguardo temporaneo che dà merito al lavoro di tutti. Quello iniziato da Banchi e proseguito da Ivanovic, e quello di giocatori che hanno faticato per tutti questi mesi.
Le modifiche al roster (l'intervista è stata registrata prima dell'arrivo di Brandon Taylor, nda)? I giocatori hanno grande carattere, personalità e spirito competitivo. Quando si fa l’Eurolega è necessario un roster lungo, ma è anche vero che i giocatori vogliono giocare e quindi, alla fine dell’Eurolega, abbiamo voluto ricalibrare le responsabilità tra i nostri leader. Ci sono giocatori che possono e devono assumersi la responsabilità delle sorti della stagione in questi mesi, e il recente passato ha dimostrato che sono riusciti a farlo avvicinandosi alla mentalità di coach Ivanovic.
Toko Shengelia? A me piacerebbe usare questo tempo per parlare di cose positive e lasciare perdere il resto. Dico solo che ci vediamo tutti i giorni, con Shengelia, il suo agente è venuto qua durante la stagione, immaginare che non ci siano dialoghi tra noi è difficile. Toko sa la storia della Virtus e sa quanto abbiamo fatto insieme, è normale che abbia attenzioni da parte di grandi club, ma lo siamo anche noi e pensare che tra noi e loro non si sia parlato… Quello che ha detto l’agente è inequivocabile.
Le critiche a Clyburn? Io mi diverto ogni giorno a vederlo in allenamento, ha grande classe. Mi viene in mente che quando vedo giudizi velocissimi, istituiti in modo rapido e tranciante, rimango di una filosofia diversa: le persone devono avere la calma per poter esprimere il proprio potenziale. Non dimentichiamo che sono persone e non solo giocatori quelle che vengono giudicate, e serve il tempo per dimostrare quello che si sa fare. E questo vale per qualsiasi professione: accettiamo i giudizi, ma quello che Will sta facendo adesso è quanto da lui ci si attendeva. Non dimentichiamo che ha avuto un infortunio lungo, come Shengelia, e questo ha rallentato il nostro percorso.
La wild card di Eurolega? Abbiamo dialogato spesso. Loro non gradiscono si parli di offerte e contro offerte, non è la filosofia dell’Eurolega. Quello che conta dire è che la Virtus è ritenuta una realtà importante, i dialoghi sono sempre aperti, in questi 3 anni abbiamo dimostrato di saper fare cose buone e non solo sul campo – quest’anno le cose non sono andate benissimo ma l’anno scorso ci ha visto arrivare tra le prime 10 –: ci sono risultati come la percentuale di riempimento dell’arena. Pensiamo a come eravamo 5-6 anni fa: oggi la Virtus ha mostrato in Eurolega un volto che abbina il campo ad altri risultati importanti. Esserci e partecipare è qualcosa che dà la dimensione dell’attuale struttura del club e di quanto venga costruito attorno all’evento partita.
La distorsione alla caviglia di Pajola? Vedremo al ritorno in allenamento. I medici valuteranno le condizioni e da lì si vedrà il programma dei prossimi giorni. Ma per non rientrare in una partita del genere, conoscendo il carattere di Pajola, vuol dire che proprio non c’erano le condizioni.
Come si costruirà la prossima Virtus? Dovremo essere fedeli a quello che sarà il budget, giocando in Eurolega dove ci sono club molto ricchi: dovremo essere realisti per quelle che sono le nostre possibilità e il valore di chi affronteremo. In questo perimetro economico, servirà una squadra che assomigli all’allenatore: quando Dusko ha potuto portare avanti le sue idee, specie l’identità difensiva, le cose sono cambiate. Per quanto più possibile la prossima squadra avrà bisogno di questo, oltre che di imprescindibili qualità atletiche. Ma più la squadra sarà a somiglianza dell’allenatore, più sarà una squadra che avrà voglia di partire meglio delle passate stagioni, quando non sempre è stato possibile consegnare agli allenatori roster a loro somiglianza. In alcuni casi le scelte, in precedenza, sono state fatte solo a fine luglio".