NBA

Nba: Sixers ko coi Pelicans, Orlando è inarrestabile. Jokic trascina Denver

Philadelphia si presenta a New Orleans senza Embiid e viene sconfitta per 124-114: sugli scudi Zion Williamson. Ottavo successo di fila per Orlando, che è seconda a Est, ma Banchero delude

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Nba: Sixers ko coi Pelicans, Orlando è inarrestabile. Jokic trascina Denver - foto 1
© Getty Images

La notte Nba ci fa assistere alla sconfitta dei Philadelphia 76ers, che vengono travolti dai Pelicans senza Embiid: 33 punti per Zion Williamson nella partita di New Orleans. Denver ritrova Nikola Jokic e consolida il secondo posto a Ovest: 32 punti, 10 rimbalzi e 15 assist per il serbo. I Magic non si fermano più: otto vittorie consecutive e secondo posto a Est. Vincono i Lakers, cadono i Kings e Utah: 12 punti per Fontecchio contro Memphis. 

NEW ORLEANS PELICANS-PHILADELPHIA 76ERS 124-114
I Sixers si presentano a New Orleans senza una stella come Joel Embiid, giocando praticamente senza lunghi, e vengono travolti dai Pelicans con una grande prova nell'area: Zion Williamson ne prende possesso, assistito da Valanciunas, e il match è senza storia. La formazione di casa vola sul +20 a metà gara e non si guarda più indietro, alzando il piede dall'acceleratore solo nell'ultimo quarto, che stabilisce il +10 finale (124-114). Nei 76ers spuntati visti stanotte, solo un giocatore risulta all'altezza delle attese: è Tyrese Maxey, che chiude 33 punti e non riesce ad evitare il ko dei suoi, precedendo nel tabellino Melton (17). I Pelicans invece volano sulle ali di Zion Williamson, che disputa una gara pressochè perfetta e prende possesso dell'area avversaria: per lui 33 punti, 8 rimbalzi e 6 assist con un ragguardevole 11/12 dal campo. Buone anche le prove di McCollum (20) e Valanciunas (19), mentre Ingram si ferma a 15 punti. Sorridono dunque i Pelicans, che risalgono la china e sono ottavi a Ovest (10-9), mentre i Sixers scivolano in quarta posizione a Est (12-6). 

DENVER NUGGETS-HOUSTON ROCKETS 134-124
I Denver Nuggets ritrovano Nikola Jokic (e Jamal Murray) e volano sin dai primissimi minuti, con un primo quarto da 41 punti e il +17 a metà gara (76-59) in una partita dall'elevatissimo punteggio, che si chiude sul 134-124 per la formazione di casa. Non c'è storia a Denver, coi Rockets che tentano disperatamente di rientrare in gioco e vengono ricacciati indietro dai campioni in carica. Non basta a Houston l'ottima prova di Jalen Green, che chiude con 26 punti (8/12 dal campo) e un totale di nove assist e sei rimbalzi. Alle sue spalle Sengun (22) e Jabari Smith (15), ma a fare la differenza è un solo uomo, che comanda le operazioni dei Nuggets dopo aver saltato la trasferta coi Clippers: Nikola Jokic domina con 32 punti, 10 rimbalzi, 15 assist e nessun pallone perso in 33' giocati. Alle sue spalle c'è l'ottima prova di Michael Porter Jr, che vola in doppia doppia con 30 punti e 10 rimbalzi, mentre Jamal Murray chiude a quota 16 in una squadra che porta sette elementi in doppia cifra. Denver vola, con tre vittorie consecutive, e consolida il suo secondo posto a Ovest (13-6), dove i Rockets sono noni (8-8). 

ORLANDO MAGIC-WASHINGTON WIZARDS 139-120
Prosegue la marcia inarrestabile degli Orlando Magic, che controllano dall'inizio alla fine contro i timidi Washington Wizards, dominano e inanellano un'ottava vittoria consecutiva che vuol dire secondo posto nella Western Conference coi Milwaukee Bucks (13-5) alle spalle dei soli Celtics (14-4). Non c'è storia nella sfida di Orlando, coi padroni di casa che volano sul +10 a metà partita e aumentano come una formichina il loro vantaggio di quarto in quarto, fino al 139-120 finale, nonostante la prova sottotono di Banchero: sei punti, quattro rimbalzi e quattro assist in 27'. Sopperisce alle sue difficoltà un Franz Wagner che sfiora il paranormale e gioca un match ai limiti della perfezione, chiuso con numeri da sogno: 31 punti, 6 rimbalzi e 3 assist tirando 11/14 dal campo e 4/6 da tre. Alle sue spalle Anthony (25) e Suggs (22) disputano delle grandi gara e contribuiscono alla scalata dei Magic, mentre i Wizards si aggrappano senza esito a Kuzma (23) e Avdija (22), che precedono un altalenante Poole (19). Questa volta Danilo Gallinari delude: sei punti in 12', con un solo rimbalzo e 4/5 ai liberi. L'azzurro non è efficace al tiro (1/4) e non riesce ad aiutare i suoi, sempre penultimi a Est (3-15). 

SACRAMENTO KINGS-LOS ANGELES CLIPPERS 117-131
Dopo aver dato tutto nel successo contro i Warriors, Sacramento crolla e viene sconfitta nettamente dai Clippers. Non c'è storia per i Kings, che scivolano sul -22 a metà gara (72-50) e viene dominata anche nella ripresa, concedendosi un discreto ultimo quarto senza evitare la settima sconfitta stagionale. Prosegue così il cammino altalenante della sorpresa della scorsa stagione, a cui non basta la prova da sogno del suo playmaker: De'Aaron Fox chiude con 40 punti, ma non evita la sconfitta in una serata che vede Sabonis (11) sottotono e una buona prova di Vezenkov (13), che inizia a ottenere un buon minutaggio nella sua prima stagione Nba. Brillano e vincono i Clippers, che hanno in Kawhi Leonard un trascinatore da 34 punti e nove rimbalzi: è tutta la squadra a girare, con Harden (26) sugli scudi davanti a Paul George (19) e Mann (18). I Clippers risalgono così al decimo posto nella Western Conference (8-9), che vede i Kings sesti (10-7). 

TORONTO RAPTORS-PHOENIX SUNS 112-105
Dopo sette vittorie consecutive si interrompe la marcia dei Phoenix Suns, che escono sconfitti dalla trasferta di Toronto, in un match che li vede mantenere un flebile svantaggio per tutto l'arco della sfida e cedere definitivamente nell'ultimo quarto. Qui matura il 112-105 finale, che ha un grande protagonista in Scottie Barnes: l'ala dei Raptors mette a referto 12 dei suoi 23 punti proprio nell'ultimo periodo e blinda la vittoria, in una squadra che porta moltissimi giocatori in doppia cifra. Sono sei in tutto, con le ottime prove di Siakam (22) e Poltl (17). Ai Suns non bastano un Durant da 30 punti e la doppia doppia da 19 rimbalzi e 14 rimbalzi di Nurkic per evitare la sconfitta. Pesa come un macigno la serataccia di Devin Booker, con soli 8 punti a referto, e arriva così una sconfitta che vale il quinto posto a Ovest (11-7). I Raptors salgono invece in decima posizione a Est (9-10). 

DETROIT PISTONS-LOS ANGELES LAKERS 107-133
Il tentativo dei Detroit Pistons di evitare la 15a sconfitta consecutiva, che diventa il nuovo record negativo della franchigia in tutta la storia dell'Nba, dura solo pochissimi istanti. I Los Angeles Lakers dominano nel pitturato, stampano subito un vantaggio in doppia cifra e salutano la compagnia dei rivali, che affondano definitivamente col -25 del terzo periodo e tirano col 41.2% dal campo. La crisi è nerissima per i Pistons, peggior squadra dell'Nba per distacco con due misere vittorie (arrivate nelle prime tre gare) in 18 match giocati. Questa volta non c'è neanche una buona prova della loro stella, perchè Cunningham appare demotivato e chiude sì da top-scorer dei suoi, ma con 15 punti: non indimenticabili le gare di Livers (14), Isaiah Stewart e Ausar Thompson (12). Decisamente migliore invece la gara dei Los Angeles Lakers, che hanno in D'Angelo Russell il loro miglior protagonista: la guardia dei Lakers approfitta della difesa di burro rivale e termina con 35 punti e nove assist, tirando al 76.5% dal campo. Alle sue spalle un Anthony Davis dominante ai rimbalzi (16) e autore di 28 punti, mentre LeBron James chiude a quota 25. Numeri e prestazioni che portano i Lakers al settimo posto a Ovest (11-8), mentre Detroit è ultimissima a Est col peggior record della Lega (2-16). 

MEMPHIS GRIZZLIES-UTAH JAZZ 105-91
Cadono gli Utah Jazz di Simone Fontecchio, che parte nuovamente in quintetto, e lo fanno in modo roboante. Dopo un avvio equilibrato, infatti, i Memphis Grizzlies spaccano la partita con un secondo quarto da 36-17 e si rendono subito irraggiungibili, blindando autorevolmente la loro quarta vittoria stagionale. I padroni di casa forniscono un'ottima prova di squadra, con sei elementi in doppia cifra e numeri molto omogenei: il migliore è Jaren Jackson Jr con 20 punti, che gli consentono di precedere Roddy (19) e Bane (17), con Williams (15) e Rose (14) in scia e una Memphis dominante al rimbalzo. Utah tira al 37.8% del campo, ha un top-scorer da 17 punti (Collins) e porta solo tre giocatori in doppia cifra in una notte da dimenticare. Uno di questi è Simone Fontecchio, che gioca 25' mettendo a referto quattro triple (su otto) e chiudendo con 12 punti, quattro rimbalzi e quattro assist. Numeri che non bastano per evitare la sconfitta dei suoi, ora 12mi nella Western Conference (6-12), che vede i Grizzlies penultimi (4-13) davanti alla sola San Antonio. 

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