BASKET NBA

Nba: nona di fila per Cleveland, Okc va ko. E Curry firma l'impresa

Steph segna la tripla da dieci metri che vale il successo in extremis sui Suns, i Thunder vanno ko a Dallas. I Cavs consolidano la piazza d'onore a Est, buon debutto per Fontecchio

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Nba: nona di fila per Cleveland, Okc va ko. E Curry firma l'impresa - foto 1
© Getty Images

La notte dell'Nba prevedeva undici gare in programma e la più emozionante si gioca al Chase Center, dove Steph Curry segna la tripla della vittoria sui Suns (da distanza siderale) a 0.7 secondi dal termine. Nono successo di fila per i Cavs, sempre secondi a Est, mentre affonda Oklahoma: 146-111 da Dallas ed è quarta a Ovest. Fontecchio debutta nei Pistons con 20 punti e l'impresa sfiorata coi Clippers, vittorie preziose per Indiana e Orlando.

DALLAS MAVERICKS-OKLAHOMA CITY THUNDER 146-111
Nella serata in cui potevano riagganciare la vetta della Western Conference con una vittoria, gli Oklahoma City Thunder affondano a sorpresa contro i Dallas Mavericks, ottava forza a Ovest con uno score di 30-23 e quattro successi consecutivi. Nasce tutto da un primo quarto da 47-30 dei Mavs, che nel loro momento più difficile piazzano un altro allungo nel terzo quarto (39-27) e poi superano addirittura i trenta punti di vantaggio, vincendo con merito 146-111. Il trascinatore assoluto è Luka Doncic, che segna 18 punti nel primo quarto e chiude con un totale di 32 punti, 8 assist e 9 rimbalzi in 31' giocati (9/14 dal campo). Alle sue spalle Kyrie Irving (25), che precede i neoacquisti Gafford (19) e PJ Washington (14), in una Dallas che ne porta sette in doppia cifra. Shai Gilgeous-Alexander fa il suo per Okc, chiudendo con 25 punti davanti a Wallace (15) e Holmgren (13+12 rimbalzi), ma non basta per evitare la sconfitta: i Thunder scivolano così al quarto posto (35-17) a Ovest.

GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 113-112
Partita davvero entusiasmante e giocata punto a punto a San Francisco, dove Steph Curry fa la magia per consentire ai Warriors di vincere 113-112. L'ex Mvp piazza una tripla da 10 metri a 0.7 secondi dal termine, che vale l'allungo decisivo e la prima volta al 50% di vittorie da Natale per Golden State, che torna decima e in gioco per i play-in (25-25). In un match combattutissimo, dove nessuno supera mai le sette lunghezze di vantaggio, è Steph a fare la differenza con 30 punti, 9 rimbalzi e 6 assist: per lui nove triple, che lo rendono il top-scorer di Golden State davanti a Kuminga (21) e Draymond Green, nella serataccia di Klay Thompson (5). Non basta, ai Suns, il tiro del vantaggio a 35" dal termine di Devin Booker, che chiude da top-scorer del match con 32 punti e precede i compagni Durant (24+10 rimbalzi) e Beal (15) nello score di Phoenix. Gli ospiti crollano allo scadere e restano sesti a Ovest (31-22).

NEW YORK KNICKS-INDIANA PACERS 111-125
Una serata da sogno al tiro, col 62% dal campo e il 48% da tre, consente agli Indiana Pacers di sbancare il match sul campo dei New York Knicks. Il momento decisivo arriva nel terzo quarto, dove gli ospiti confezionano il parziale che vale il +9 e il definitivo allungo contro una formazione che paga le assenze e subisce la terza sconfitta nelle ultime quattro. Il rientro di Jalen Brunson, che chiude con 39 punti con una caviglia ancora in disordine, non basta ai Knicks: mancano Anunoby, Randle, Robinson e Hartenstein, un poker d'assenze che toglie fisicità e non viene sopperito dalle buone prove di Burks (22) e Achiuwa (15) nel giorno del debutto di Bojan Bogdanovic (11). I newyorkesi restano così quarti a Est (33-20), vedendo avvicinarsi quei Pacers che sono sesti (30-24) e sfruttano la super-prova di Tyrese Haliburton: 22 punti e 12 assist per mandare cinque compagni in doppia cifra, con le ottime gare di Myles Turner (23) e Pascal Siakam (19).

LOS ANGELES CLIPPERS-DETROIT PISTONS 112-106
Il sogno dei Pistons si spegne come di consueto nell'ultimo quarto, con un parziale di 36-25 a sfavore che fa scivolare la vittoria lontano dalle mani di Detroit, consegnandola ai Los Angeles Clippers. La seconda forza della Western Conference (35-16) alle spalle di Minnesota (36-16) gioca con pigrizia e scarsa concentrazione per tre quarti e mezzo, poi si risveglia e ribalta i giochi. Ai Pistons non bastano i 23 punti di Ivey e i 22 con 10 assist di Cunningham, e neanche la super-prova di Simone Fontecchio: l'azzurro chiude con 20 punti, 9 rimbalzi e un assist in 32'. Monty Williams non lo fa partire dall'inizio, ma poi si affida ciecamente all'ex dei Jazz e gli concede la bellezza di 32', facendo presagire un impiego in quintetto da qui alla fine della regular season. Il suo apporto non evita comunque il ko ai Pistons (8-44), contro dei Clippers inarrestabili: decisivi i 33 punti di Paul George e i 24 di Kawhi Leonard per spostare gli equilibri, insieme alle discrete prove di Harden (14) e Westbrook (13).

WASHINGTON WIZARDS-PHILADELPHIA 76ERS 113-119
Il sesto ko di fila dei Washington Wizards matura nel terzo quarto, coi Sixers che volano sul +10 e gettano le basi per interrompere una serie di quattro sconfitte consecutive di fila senza Joel Embiid, la cui stagione verosimilmente può considerarsi chiusa. Philadelphia vince 119-113 e sono due i grandi protagonisti: da un lato Tyrese Maxey, che chiude con 28 punti e un totale di 9 rimbalzi e 7 assist, dall'altro il neoacquisto Buddy Hield (23). Ottima anche la prestazione del rookie Ricky Council IV, che mette a referto 19 punti e 10 rimbalzi, consentendo ai Sixers di mantenere il quinto posto a Est (31-21). Ai Wizards, sempre penultimi nella medesima Conference (9-43), non bastano i 25 punti di Tyus Jones, sommati ai 21 di Kuzma e Avdija: quest'ultimo mette a referto anche 13 rimbalzi.

TORONTO RAPTORS-CLEVELAND CAVALIERS 95-119
Continua senza il minimo intoppo la marcia dei Cleveland Cavaliers, che centrano il nono successo di fila e la 22a vittoria nelle ultime 26 gare con un grande sforzo di squadra. Contro i Raptors, che affondano sul -20 a metà gara e non si riprendono più, sono infatti ben otto i giocatori in doppia cifra per la seconda forza dell'Eastern Conference (35-16). Guidano la pattuglia Jarrett Allen ed Evan Mobley, con altrettante doppie doppie: 18 punti e 15 rimbalzi per il primo, 17+11 per il secondo. Seguono poi Mitchell (15), Strus (14), LeVert e Niang (13), davanti a Okoro (12) e Garland (11): nessuna prestazione da sogno dunque, ma tante buone prestazioni di squadra nel trionfo del collettivo. Ai Raptors, che tornano a crollare dopo due vittorie di fila e vedono consolidarsi il loro (mesto) 12° posto a Est (19-34), non basta la tripla doppia di Scottie Barnes: quest'ultimo chiude da top-scorer con 24 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, ma non viene supportato dal resto della squadra. Neanche i neoacquisti Olynyk (11) e Agbaji (8) cambiano la rotta, con Dick e Barrett (14) migliori secondi violini nella sconfitta per 119-95.

ORLANDO MAGIC-CHICAGO BULLS 114-108 dts
Gli Orlando Magic rimontano undici lunghezze di svantaggio nel terzo quarto, subiscono la controrimonta dei Bulls e si fanno portare al supplementare, dove la spuntano con un parziale vincente di 13-7. Nasce così il successo su Chicago, sconfitta 114-108 dopo un extratime dominato. Il trascinatore è ancora Franz Wagner che, dopo i 34 punti segnati agli Spurs, questa volta chiude con 36 punti realizzati e 12/22 dal campo nel successo di Orlando. Alle sue spalle Banchero (19) e la doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi di Cole Anthony, che consentono ai Magic di salire al settimo posto a Est (29-24). Mantiene la sua nona posizione (25-28), invece, Chicago: non bastano i 28 punti di DeRozan e i 26 punti con 17 rimbalzi di Vucevic, che vanno a sommarsi alle buone prove di Dosunmu (19) e White (14).

ATLANTA HAWKS-HOUSTON ROCKETS 122-113
Gli Atlanta Hawks sigillano il sesto successo nelle ultime otto con uno strepitoso secondo quarto da 38-18, che vale il sorpasso sui Rockets e consente loro di non guardarsi più indietro, fino al successo finale per 122-113. Senza Alperen Sengun, out per problemi alla schiena, Houston fatica. Non basta la tripla doppia da 26 punti, 14 rimbalzi e 10 assist di Jalen Green, ben supportato da Jeff Green (19) e Aaron Holiday, per evitare il crollo al 12° posto a Ovest (23-29) con la quarta sconfitta. Sorridono a trentadue denti invece gli Atlanta Hawks, con Trae Young che può concedersi una serata "normale" da quarto realizzatore con 18 punti: strepitosa la prova di Dejounte Murray a quota 34, precedendo Bey (24) e Jalen Johnson (21) in un'ottima prova di squadra. Atlanta consolida così la decima posizione a Est (24-29), tallonando i Bulls.

BROOKLYN NETS-SAN ANTONIO SPURS 123-103
I nuovi acquisti ottenuti nella trade deadline si rivelano subito decisivi per i Brooklyn Nets, che allungano fino al +18 nei quarti centrali e sconfiggono nettamente i San Antonio Spurs: 123-103 il punteggio per l'undicesima forza dell'Eastern Conference (21-31). Il trascinatore è Cam Thomas, che chiude con 25 punti davanti a un Claxton da 20 punti e 11 rimbalzi, ma a brillare è soprattutto Dennis Schröder: il tedesco, arrivato dai Raptors, strappa applausi con 15 punti e 12 assist. Si interrompe così la striscia di tre ko di fila di Brooklyn, che ne porta sei in doppia cifra e travolge una spenta San Antonio: solo tre giocatori in condizione per gli Spurs, ma i 21 punti di Wembanyama e i 19 di Keldon Johnson non bastano per evitare l'ennesima sconfitta. Si consolida sempre più l'ultimo posto, col settimo ko di fila e uno score di 10-43.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-NEW ORLEANS PELICANS 84-93
Una partita dal punteggio decisamente minimal premia i New Orleans Pelicans, che si fanno riprendere nel terzo quarto e poi la chiudono con un ultimo periodo da 29-21, vincendo con merito e col punteggio di 93-84. Senza Zion Williamson, il vero trascinatore è un Trey Murphy III da 24 punti e 5/8 dalla distanza, che sopperisce alle controprove di Ingram (17), Valanciunas (16) e McCollum (8): i Pelicans firmano così un successo che vale l'aggancio al sesto posto dei Phoenix Suns (31-22). Nulla da fare per i Portland Trail Blazers, che non sfruttano i 24 punti di Jerami Grant e i 18 punti con 17 rimbalzi di Ayton: persiste dunque il penultimo posto a Ovest, con 15 vittorie e 37 ko in un'annata da dimenticare.

CHARLOTTE HORNETS-MEMPHIS GRIZZLIES 115-106
Dopo dieci sconfitte consecutive, riecco il successo per gli Charlotte Hornets (11-41), nella sfida tra le terzultime delle rispettive Conference. Bridges e compagni volano sul +9 nel terzo quarto e lo mantengono sostanzialmente fino al termine, vincendo 115-106 contro i Memphis Grizzlies (18-35) e infliggendo loro l'ottava sconfitta di fila. Non bastano i 29 punti di Jaren Jackson Jr agli ospiti, che ottengono anche 16 punti da GG Jackson e 14 da Vince Williams in una gara con sei giocatori in doppia cifra. Brillano gli Hornets, coi 25 punti di Miles Bridges e i 18 di Brandon Miller, ma soprattutto con la miglior prova in Nba di Vasilije Micic: l'ex Okc e colonna della Serbia, al debutto con Charlotte, trova 18 punti e 9 assist guadagnandosi gli applausi a scena aperta dei suoi nuovi tifosi. Il risultato odierno non smuove la classifica, con entrambe le squadre che restano terzultime a Est ed Ovest.

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