Bucks ok 137-113 a Los Angeles, mentre Denver batte 124-104 i Nets con la tripla doppia del serbo. Sorridono anche Philadelphia, Dallas e Boston
Nella notte Nba, i campioni in carica di Milwaukee superano 137-113 i Clippers a Los Angeles con 28 punti di Antetokounmpo. Sorride anche Denver, che grazie alla tripla doppia di Jokic batte 124-104 Brooklyn, all'ottavo ko di fila. Sorridono le altre a Est: Philadelphia e Cleveland piegano Chicago (119-108) e Indiana (98-85), mentre Boston passeggia in casa di Orlando (116-83). Dallas stende Atlanta 103-94, 11 punti per Gallinari.
LOS ANGELES CLIPPERS-MILWAUKEE BUCKS 113-137
Altri 137 punti in back-to-back per Milwaukee, che dopo il successo di Portland si impone anche in casa dei Clippers. L'allungo decisivo dei campioni in carica arriva nel corso del secondo quarto: un parziale di 32-19 che regala il +9 (60-51) all'intervallo lungo ai Bucks, che poi accelerano nella ripresa (77-62). I detentori del titolo chiudono con tre giocatori in doppia doppia, e tutti oltre quota 20 punti: Giannis Antetokounmpo ne mette a referto 28 con 10 rimbalzi e 8/15 al tiro, fa ancora meglio Jrue Holiday, 27 con 13 assist 11/16 dal campo, mentre Portis si ferma a 24 con 11 rimbalzi. Tra i Clippers ci provano solo Powell (28) e Marcus Morris (20), ma non è sufficiente: Milwaukee si riavvicina alla vetta ad Est, Los Angeles sempre ottava ad Ovest.
DENVER NUGGETS-BROOKLYN NETS 124-104
Non si ferma la crisi di Brooklyn, che rimedia l'ottavo ko consecutivo perdendo 124-104 a Denver. I Nets restano a contatto con i Nuggets solo nel primo tempo, chiuso sul 76-75 in favore dei padroni di casa, poi il 31-16 del terzo periodo permettono a Jokic e compagni di scavare il solco definitivo. Ed è proprio la tripla doppia dell'Mvp della scorsa Regular Season a stendere Brooklyn: 27 punti, 12 rimbalzi e 10 assist con 12/15 dal campo per il serbo, numeri che uniti ai 21 di Barton vanificano i 27 con 11 assist di Kyrie Irving, che insieme a Thomas (20) prova a tenere a galla i Nets. Con l'ottavo ko di fila, Brooklyn scivola fuori dalla zona playoff ad Est, superata da Toronto: ad oggi, Durant e compagni sarebbero costretti al play-in per continuare il post Regular Season. Sempre sesta ad Ovest, invece, Denver.
CHICAGO BULLS-PHILADELPHIA 76ERS 108-119
Spettacolo a Chicago: Philadelphia si impone 119-108 in casa dei Bulls e torna al successo dopo due sconfitte di fila, riavvicinandosi alle zone altissime della classifica della Eastern Conference, molto corta e con franchigie tutte vicine tra loro. Allo United Center va in scena lo scontro a distanza tra DeMar DeRozan e Joel Embiid: la star dei Bulls è top scorer con ben 45 punti, 9 rimbalzi e 7 assist, mentre il camerunense va in doppia doppia con 40 punti e 10 rimbalzi. I Sixers, però, possono contare anche su Tobias Harris (23), Maxey (16) e Seth Curry (12), mentre Vucevic (23) e Green (17) non bastano a Chicago, ora seconda a 33-20 di record contro il 32-21 di Philadelphia.
CLEVELAND CAVALIERS-INDIANA PACERS 98-85
Tra le big ad Est tutte vicine c'è anche Cleveland, potenzialmente terza insieme a Milwaukee grazie al 98-85 in Ohio su Indiana. Dopo una brutta partenza (12-27), i Cavs si riprendono e si presentano all'ultimo periodo sotto di 7 punti (68-61), ma proprio nei 12 minuti conclusivi arriva un quarto perfetto: 37-17 in favore dei padroni di casa, trascinati da Osman (22) e un Kevin Love (19) incisivo soprattutto dall'arco (4/8), con Allen e Rondo a quota 15 e rispettivamente con 17 rimbalzi e 12 assist. Indiana, sempre terzultima ad Est, prova ad aggrapparsi inutilmente ai 22 punti di Duarte e ai 17 di Washington.
ORLANDO MAGIC-BOSTON CELTICS 83-116
Nessun problema per Boston in casa di Orlando: i Celtics si impongono 116-83 e travolgono i Magic, che crollano soprattutto nel finale. Se a metà partita (49-39) i giochi non sembrano ancora fatti, il +7 (29-22) del solo terzo quarto e soprattutto il 38-22 dell'ultimo periodo spengono qualsiasi tentativo di rimonta dei padroni di casa, con Boston che si impone grazie ai 26 punti di Brown, oltre che ai 22 di Schroeder, mentre Tatum ne fa 15, ma tirando male (6/18 dal campo). Orlando, sempre ultima ad Est, non va oltre i 17 punti di Suggs. Quinta vittoria di fila per i Celtics, che mettono nel mirino il settimo posto di Brooklyn.
DALLAS MAVERICKS-ATLANTA HAWKS 103-94
Vince anche Dallas, che batte 103-94 gli Hawks di Danilo Gallinari. La sfida tra le stelle Luka Doncic e Trae Young va allo sloveno, che chiude in tripla doppia con 18 punti, 10 rimbalzi e 11 assist, ma con percentuali al tiro (6/17) da rivedere, così come quelle del leader di Atlanta, 17 punti con 11 assist e 6/19 dal campo. I Mavs allungano soprattutto nel finale, chiudendo la sfida con anticipo grazie ai 22 di Brunson e Bullock. In doppia cifra, invece, Danilo Gallinari, che ne realizza 11 con 4/8 dal campo. Dallas si conferma quinta nella Western Conference, mentre Atlanta resta decima ad Est, ma rischia ora l'aggancio di Washington.
MINNESOTA TIMBERWOLVES-DETROIT PISTONS 118-105
Minnesota non sbaglia e batte Detroit grazie ad un ottimo secondo tempo. Se all'intervallo lungo, infatti, i Pistons hanno solo un punto di vantaggio (56-55) sui Timberwolves, nella ripresa arrivano 63 punti che consentono ai padroni di casa di rimontare. Merito dei 24 punti con 12 rimbalzi di Karl-Anthony Towns, mentre Russell ne mette a referto 22. Solo Bey (24) tiene invece il passo degli avversari tra le fila di Detroit, sempre penultima ad Est. Minnesota resta a contatto con le squadre in zona playoff e si conferma settima ad Ovest con 28-25 di record contro il 29-24 di Denver.
HOUSTON ROCKETS-NEW ORLEANS PELICANS 107-120
Colpo esterno di New Orleans, che si impone 120-107 a Houston. I Pelicans giocano un gran secondo tempo (71-53) e ribaltano il -5 (49-54) dell'intervallo lungo grazie ad un super Brandon Ingram: 33 punti e 12 assist con 12/21 al tiro e 3/5 dal campo, ma anche Hayes (21) e Valanciunas (18) contribuiscono al successo di New Orleans. Ai Rockets, invece, non bastano i 22 punti di Wood e i 18 di Green e Mathews: Houston resta ultima nella Western Conference, mentre i Pelicans entrano in zona play-in superando momentaneamente Portland e raggiungendo il decimo posto.