NBA

Nba: LeBron James e Antetokounmpo da urlo, Lakers e Bucks inarrestabili  

I gialloviola stendono allo Staples Center gli Spurs, storica rivale degli anni di Kobe. Milwaukee vince anche a New Orleans, Harden protagonista e Houston schianta Charlotte

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I dominatori della Nba riprendono le loro rispettive corse. Allo Staples Center i Los Angeles Lakers stendono 129-102 i San Antonio Spurs: LeBron James realizza 36 punti, Marco Belinelli arriva a 11 in 15 minuti, ma non basta. A New Orleans i Milwaukee Bucks vincono 108-120: nuova prestazione mostruosa di Giannis Antetokounmpo (34 punti e 17 rimbalzi), 9 punti per Nicolò Melli. James Harden ne fa 40: Houston schianta Charlotte 125-110.

LOS ANGELES LAKERS-SAN ANTONIO SPURS 129-102
Una prima sconfitta contro Portland, quando forse la tragedia era troppo fresca, poi i Lakers hanno ritrovato lucidità e sono tornati quelli di sempre. I losangelini vincono la seconda di fila e, dopo il successo di Sacramento, ottengono la prima vittoria allo Staples Center dalla scomparsa di Kobe Bryant abbattendo senza particolari fatiche San Antonio, rivale divenuta classica in Western Conference proprio negli anni di Black Mamba. E con percentuali di tiro altissime, i gialloviola stroncano le speranze degli avversari sin dai primi minuti, con LeBron James che chiude definitivamente i conti nel quarto periodo completando una partita da 36 punti (di cui 19 appunto nell'ultimo parziale). E per i Lakers le vittorie diventano 38 in 49 partite. Importanti anche i contributi di Anthony Davis e Kyle Kuzma (18 i punti per entrambi), mentre in casa Spurs non mancano gli omaggi a Kobe: DeMar DeRozan (autore peraltro di una partita da 28 punti) arriva allo Staples Center con una maglia throwback nunero 8 di Kobe, Marco Belinelli (che gioca gli ultimi 15 minuti mettendo a referto 11 punti) spiega: "Era il mio eroe, lo ritenevo indistruttibile".

NEW ORLEANS PELICANS-MILWAUKEE BUCKS 108-120
Se a Ovest la classifica dei Lakers è spaziale, quella dei Bucks a Est è megagalattica. Milwaukee si mette definitivamente alle spalle il passo falso della sfida interna contro Denver e va a vincere a New Orleans grazie a una nuova prestazione da urlo di Giannis Antetokounmpo: The Greek Freak si porta a casa l'ennesima doppia doppia, grazie a 34 punti e 17 rimbalzi, e aggiunge alla sua partita anche lo sfizio di una stoppata all'uomo più atteso di tutta la Louisiana: Zion Williamson. La prima scelta al Draft Nba prova a resistere all'onda d'urto dei dominatori della Regular Season, ma non ci riesce nonostante una partita comunque di livello: lo dimostrano i suoi 20 punti sul tabellino, superati dai 32 dei compagno Brandon Ingram. In 16 minuti in campo ne arrivano anche 9 da Nicolò Melli, e i Pelicans tentano nell'ultimo quarto un'improbabile rimonta. Che però dal -19 si arresta al -7, prima del crollo definitivo: contro un Giannis alla ventesima partita (e la terza di fila) con almeno 30 punti e 15 rimbalzi all'attivo, c'è davvero poco da fare.

HOUSTON ROCKETS-CHARLOTTE HORNETS 125-110
In tema di bocche da fuoco inarrestabili, anche in quel di Houston ce n'è notoriamente una. Risponde al nome di James Harden, che incanta il Toyota Center con 40 punti e 12 assist (+9 rimbalzi, con una tripla doppia da urlo appena sfiorata) e regala ai texani la terza vittoria consecutiva. E dire che per Mike D'Antoni qualche problema c'era, date le assenze di Russell Westbrook e Clint Capela con conseguente panchina cortissima. Chi prova ad approfittarne è Charlotte, che sogna l'impresa su uno dei campi più complicati dell'intera Nba. I Rockets però non ci stanno e vincono la partita nel quarto periodo, trovando un 15-2 che stronca la resistenza degli Hornets (che pure possono avvalersi di un Terry Rozier e un Miles Bridges entrambi a quota 20 punti, con il secondo che ci aggiunge anche 15 rimbalzi). La classifica però ha cominciato a piangere per davvero per la franchigia della North Carolina, arrivata a 12 sconfitte nelle ultime 13 partite e ormai lontanissima da qualsiasi sogno playoff.

DENVER NUGGETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 117-99
Vero è che Portland continua ad essere fuori dalla zona playoff, ma ultimamente fermare Damian Lillard è diventato un problema un po' per tutti. Non per Denver, che si conferma terza forza della Western Conference (alle spalle solo delle inarrivabili Lakers e Clippers) e ottiene il successo stagionale numero 35 su 51 partite proprio contro i Trail Blazers, che venivano da quattro successi consecutivi e cinque nelle ultime sei. La loro trasferta in Colorado è però complicatissima sin dall'inizio: lo dimostrano i 38 punti raccolti nel primo tempo e gli addirittura 10 del secondo quarto (sono due primati negativi stagionali), ma anche i 2 soli punticini messi a referto da Carmelo Anthony. Il temuto Lillard chiude a 21 (ed erano otto di fila che sfondava quota 30), così l'eroe di giornata diventa Nikola Jokic, che trascorre in campo i soli primi tre quarti e sfiora la tripla doppia: per lui 29 punti, 13 rimbalzi e 9 assist. Ma ci sono anche i 20 di Jamal Murray, che ci arriva grazie a nove tiri appena. Segnale ulteriore che questi Nuggets fanno sul serio, eccome.

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