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Nba: i Lakers passano a Denver, si fermano i Raptors  

LeBron James e Anthony Davies firmano 65 punti in due contro i Nuggets, Milwaukee perde contro Indiana, Doncic guida Dallas al rientro

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I Los Angeles Lakers vincono a Denver e continuano a dominare a Ovest grazie a una striscia record in trasferta; James e Davies mettono a segno in due 65 punti che piegano i Nuggets 120-116 all’overtime. Si fermano invece a 15 le vittorie consecutive dei Toronto Raptors, sconfitti 101-91 dai Nets. Senza Antetokounmpo, i Bucks perdono contro Indiana. Memphis vince lo scontro diretto con Portland; al suo rientro tra i Mavericks, Doncic si scatena sui Kings.

DENVER NUGGETS-LOS ANGELES LAKERS 116-120 OT
I Los Angeles Lakers ottengono uno storico record: nessuno negli ultimi 50 anni aveva ottenuto 17 vittorie consecutive in trasferta contro una squadra dell’Ovest. I gialloviola lo fanno al termine di una sfida tiratissima, battendo a domicilio Denver e chiudendo nel migliore dei modi una prima parte di stagione pressoché perfetta. La coppia formata da LeBron James e Anthony Davies assicura l’ennesimo trionfo: il primo chiude con la dodicesima tripla doppia della sua stagione, con 32 punti, 14 assist e 12 rimbalzi (l’ultimo è quello che sigilla il successo), il secondo mette a segno 33 punti ed è decisivo dalla lunga distanza con due triple nei 5 minuti di tempo supplementare.

BROOKLYN NETS-TORONTO RAPTORS 101-91
Toronto è costretto ad arrendersi sul campo dei Nets, interrompendo a 15 la striscia di successi record consecutivi raccolti dai Raptors. I padroni di casa sono sempre avanti nel punteggio e vengono guidati dai 20 punti di Caris LeVert. In una serata da 37.8% dal campo di squadra, i canadesi si affidano ai soliti noti: Ibaka, rientrato dopo aver avuto la febbre, segna 28 punti con 10/17 al tiro, VanVleet ne aggiunge 22 con quattro triple, mentre Lowry sbaglia tanto dal campo (4/13) ma chiude in tripla doppia con 12 punti, 11 rimbalzi e 12 assist. Dopo un mese esatto (ko contro San Antonio) i campioni in carica ritrovano quindi la sconfitta e restano secondi a Est.

INDIANA PACERS- MILWAUKEE BUCKS 118-11
Indiana interrompe la striscia di sei sconfitte di fila e rilancia la sua corsa playoff battendo con merito i primi della classe, controllando il match anche quando i Bucks si riportano sul -4 (dal -25) nell’ultima frazione. Tutto il quintetto Indiana termina in doppia cifra, guidato dai 35 punti di uno scatenato TJ Warren, che chiude con 16/19 al tiro e 7 rimbalzi a referto. Da sottolineare anche la prestazione di Malcolm Brogdon, autore di 17 punti e 13 assist (massimo in carriera eguagliato). Con l’assenza di Giannis Antetokounmpo, Milwaukee non va oltre i 17 punti di Khris Middleton, perdendo così per la prima volta in stagione contro una squadra della Central Division.

MEMPHIS GRIZZLIES-PORTLAND TRAIL BLAZERS 111-104
27 punti e massimo in carriera eguagliato per Brandon Clarke, 20 e 9 assist per Ja Morant e Memphis batte un’avversaria diretta nella corsa playoff come Portland, godendosi le meritate vacanze come ottava forza a Ovest. Merito del solito contributo collettivo che consente ai Grizzlies di vincere 15 delle ultime 19 gare, raccogliendo ben quattro partite di vantaggio in classifica sui Blazers noni. Serata non entusiasmante per Damian Lillard, fermato nel finale da un problema all’inguine che lo costringerà a saltare l’All-Star Game: 7/19 dal campo e 20 punti a referto, tre in meno di quelli realizzati da McCollum, miglior realizzatore degli ospiti.

DALLAS MAVERICKS-SACRAMENTO KINGS 130-111
Ottimo ritorno in campo per Luka Doncic. Dopo essersi lasciato alle spalle l’infortunio alla caviglia, la point guard slovena guida i Mavericks nel comodo successo contro i Kings, travolti nel secondo quarto e mai al di sotto delle 11 lunghezze di svantaggio nella ripresa. Con i suoi 33 punti, 12 assist, 8 rimbalzi, 10/18 al tiro e 3 triple a referto in soli 31 minuti di gioco, Doncic si scatena letteralmente, affiancato dal complementare Kristaps Porzingis (27 punti, 13 rimbalzi e 5 assist). Non bastano agli ospiti i 22 punti in uscita dalla panchina di Buddy Hield e i 16 di De’Aaron Fox.

UTAH JAZZ-MIAMI HEAT 116-101
Quarta sconfitta nelle ultime cinque trasferte per Miami, che chiude con un ko questo tour complicato di partite lontano dalla Florida. Non basta un Jimmy Butler da 25 punti pienamente recuperato dopo l’infortunio alla spalla, né il vantaggio di tre possessi conquistato in un ottimo primo tempo. Utah è troppo forte, soprattutto in casa: alla sirena finale sono 26 punti con 4/8 dall’arco per Donovan Mitchell, 22 e 7 rimbalzi per Bojan Bogdanovic, 21 con il 66% dal campo per Jordan Clarkson. I Jazz chiudono al quarto posto in classifica a Ovest prima della pausa dell’All-Star Game.

ORLANDO MAGIC-DETROIT PISTONS 116-112 OT
I Magic riprendono per i capelli i Pistons e vincono all’overtime dopo una disastrosa gestione dei 22 punti di vantaggio raccolti nella prima parte della sfida. Una vittoria in volata, merito dei canestri e delle giocate nel finale di Aaron Gordon e Markelle Fultz, che chiudono rispettivamente con 25 punti e 9 assist il primo e 22 e 10 il secondo; tutto il quintetto della squadra di casa termina il match in doppia cifra. Per gli ospiti ci sono 26 punti e 12 rimbalzi di Christian Wood, a cui si aggiungono i 18 di Maker.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-CHARLOTTE HORNETS 108-115
Gli Hornets conquistano un successo in rimonta grazie alla difesa, recuperando 18 lunghezze di svantaggio e costringendo i T’Wolves a segnare soltanto 42 punti nella ripresa con il 30% al tiro. Il miglior realizzatore di Charlotte è Devonte’ Graham con i suoi 28 punti, a cui si aggiungono i 25 di Malik Monk. Debutto casalingo con sconfitta per D’Angelo Russell, che chiude con 26 punti e 11 assist a referto, mandando a segno 9 dei 23 tiri tentativi, 5 triple e 6 rimbalzi. Un grande contributo che non è servito, vista anche l’assenza dell’infortunato Karl-Anthony Towns.

NEW YORK KNICKS-WASHINGTON WIZARD 96-114
Un 24-8 di parziale nel quarto periodo costringe i Knicks alla resa. A nulla servono i 21 punti e 13 rimbalzi di Julius Randle, i 19 realizzati da Elfrid Payton, i 16 punti di RJ Barrett e gli 11 di Mitchell Robinson. Il protagonista della serata è Bradley Beal, non convocato all’All-Star Game e voglioso di mettere in mostra ancora una volta le sue doti prima di godersi il meritato riposo: 30 punti (10 dei quali arrivati nel parziale decisivo), 11/23 dal campo e un eloquente +16 di plus/minus. Grazie a lui Washington è a tre partite di distanza da Orlando e può sognare i playoff.

PHOENIX SUNS-GOLDEN STATE WARRIORS 112-106
Devin Booker sigilla in lunetta il successo Suns contro gli Warriors e, oltre alla vittoria, può festeggiare per un altro motivo: l’infortunio di Lillard, infatti, gli lascia campo libero e un posto disponibile nel roster dell’All-Star Game. Il n°1 di Phoenix festeggia questa (quasi certa) opportunità segnando 27 punti e 8 assist contro Golden State, regalando così ai padroni di casa il secondo successo nelle ultime otto uscite. Per gli ospiti, alla loro quarta sconfitta di fila, non bastano i 27 punti di Wiggins.

CLEVELAND CAVALIERS-ATLANTA HAWKS 127-105
Dopo oltre un mese si torna a sorridere alla Quicken Loans Arena, grazie una vittoria casalinga che mancava da ben 12 gare consecutive ai Cavaliers, che è arrivata grazie ai 27 punti e 11 rimbalzi di Tristan Thompson e ai 23 punti nuovo massimo in carriera per Larry Nance Jr; il modo migliore per rialzare la testa dopo il clamoroso ko contro i Clippers. Sprofondati sull’86-63, gli Hawks non sono più riusciti a riportarsi a contatto in un match in cui Trae Young ha chiuso con 27 punti e 12 assist.

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