BASKET

Nba: i Celtics tornano al vertice a Est. Vincono Dallas e Milwaukee  

Boston regola Philadelphia nello scontro diretto (117-107) ed effettua il controsorpasso con un grande Tatum. Mavs ok a Washington, Bucks vincenti senza Giannis. Lakers ko

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Nba: i Celtics tornano al vertice a Est. Vincono Dallas e Milwaukee<br />
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© Getty Images

La grande protagonista nella notte Nba si chiama Boston. I Celtics vincono e convincono nello scontro diretto al vertice dell'Eastern Conference, dominato da Jayson Tatum: 117-107 ai Philadelphia 76ers e controsorpasso in vetta a Embiid e compagni. Continuano a inseguire Denver i Dallas Mavericks, nuovamente vincenti nonostante l'assenza di Irving. Lo stop di Giannis non ferma i Bucks, Kings vittoriosi in trasferta sui Lakers. Sorride Banchero. 

PHILADELPHIA 76ERS-BOSTON CELTICS 107-117

Il big match dell'Eastern Conference, un autentico scontro al vertice tra la prima e la seconda della classe, va ai Boston Celtics. Decisivo un terzo quarto da soli 17 punti per i Philadelphia 76ers, che spezza l'entusiasmo per la rimonta nel secondo periodo e rilancia avanti Boston, poi vincente per 117-107. Un successo che ha valenza doppia, visto che mancavano Jaylen Brown (influenza) e Porzingis (problemi al ginocchio). L'eroe della sfida che restituisce la vetta ai Celtics (9-2), a Est, è Jayson Tatum: 29 punti con 8 rimbalzi e 6 assist, venendo assistito magistralmente da un Derrick White che mette a referto 14 dei suoi 27 punti nell'ultimo quarto. Ottime anche le prove di Holiday (18) e Horford (14), in una Boston che chiude col 18/50 da tre. Non basta un quintetto in doppia cifra ai Sixers, che assistono a una prova sottotono sia di Tyrese Maxey che di Joel Embiid: solo 20 punti per entrambi, con l'Mvp 2022/23 a sfiorare la tripla doppia con 9 rimbalzi e 7 assist. Segnano 16 punti ciascuno Harris, Covington e Melton, ma dalla panchina arriva solo una manciata di punti. Nasce così il ko che fa tornare Philadelphia seconda (8-3) a Est. 

LOS ANGELES LAKERS-SACRAMENTO KINGS 110-125

L'altro big match della notte va ai Sacramento Kings, che dominano sul campo dei Lakers per tutto l'arco della partita. Dopo aver mantenuto un rigoroso +13 a metà partita, la formazione ospite vola anche sul +26 nell'ultimo quarto, prima di concedere qualche pounto in più ai rivali. Sono quattro, dunque, le vittorie consecutive per i Kings. Sacramento è solida in difesa, con venti palle recuperate, ed efficace in attacco con tre giocatori ad accarezzare quota trenta punti. Il migliore è Domantas Sabonis con 29 punti, 16 rimbalzi e 7 assist, seguito da Huerter e Fox a quota 28. "Solo" 13 punti per Harrison Barnes, nella nottata che riporta i Kings al sesto posto nella Western Conference (6-4) e scaccia la crisi d'inizio stagione. Dall'altra parte i Lakers perdono tantissimi palloni e vanificano la grande notte di LeBron James, top-scorer dei suoi con 28 punti: il Re mette a segno anche una tripla doppia da 10 rimbalzi e 11 assist, la seconda più "anziana" di sempre nella storia dell'Nba dopo il 40enne Karl Malone. Stesso punteggio per Russell, delude Reaves che si ferma a quota nove. E con lui i Lakers, che tornano ad avere uno score in perfetta parità (6-6) e sono settimi con Golden State a Ovest. 

WASHINGTON WIZARDS-DALLAS MAVERICKS 117-130

Partita dominata e vittoria in cascina per i Dallas Mavericks, che continuano a inseguire i Denver Nuggets e restano secondi nella Western Conference (9-3). Nonostante l'assenza di Kyrie Irving, out per una distorsione, è tutto facile per i Mavs con 41 punti nel primo quarto e il +20 di metà gara. Da allora in poi è una gara di pura gestione, che vede paradossalmente Luka Doncic agire da secondo violino a favore di un super-subentrante. Il migliore dei suoi è infatti Tim Hardaway Jr., che arriva a 31 punti dalla panchina con sette triple realizzate. Luka lo segue a quota 26, con dieci rimbalzi e sette assist, precedendo nel tabellino Jones (20). Ai Wizards, che subiscono un parziale di 25-8 nel primo tempo e non si rialzano più, non bastano i 22 punti di Kuzma e i 16 di Poole, che precedono Avdija (15). Danilo Gallinari entra dalla panchina e mette a referto dieci punti e sei rimbalzi, in una squadra che va ko nonostante otto giocatori in doppia cifra. Washington si conferma fragile e cade ancora: è saldamente penultima a Est (2-9). 

TORONTO RAPTORS-MILWAUKEE BUCKS 112-128

L'assenza di Giannis Antetokounmpo per un problema al polpaccio "libera" i Milwaukee Bucks dal dualismo tra il greco e Lillard, consentendo a quest'ultimo di prendersi sulle spalle la squadra. Nasce così la netta vittoria sui Toronto Raptors, ricacciati a -23 appena prima della ripresa e scivolati a trentatrè punti di ritardo nel terzo quarto, con un sontuoso 20/39 da tre per i Bucks. Ai canadesi, privi di Anunoby e Trent Jr., non bastano i 29 punti di Scottie Barnes, unico faro di una squadra ampiamente sottotono: nessuno supera i quindici punti, con Pöltl (13) e Schröder (9) deludenti ed un terzetto a quota 11 (Siakam, Dick, Achiuwa). Milwaukee invece ha un sontuoso Damian Lillard, che chiude con 37 punti e 13 assist, tirando al 50% dal campo e con un grandioso 15/16 ai liberi. Una prestazione da urlo la sua, coadiuvata dai trenta di Malik Beasley (8/11 da tre) e dai 18 di Bobby Portis. Sono dunque sette le vittorie stagionali per Milwaukee, che risale fino al terzo posto a Est (7-4), condiviso con Miami e Indiana. Raptors decimi coi Cavs (5-6). 

ATLANTA HAWKS-NEW YORK KNICKS 114-116

Quarto successo nelle ultime cinque per i New York Knics, che interrompono la marcia di Atlanta con un grande finale: un parziale di 8-0 li rimette in carreggiata e Jalen Brunson fa il resto, col canestro della vittoria a 18.8 secondi dal termine. Quest'ultimo metterà a referto 24 punti in totale, ma il top-scorer è un altro: Julius Randle vive una grande serata con 29 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, coadiuvato dal già menzionato Brunson e da un ottimo Quickley (20) dalla panchina. Funziona anche la difesa, che neutralizza Trae Young e lo tiene a 15 punti con 17 assist, fermando anche Dejounte Murray (13). Con le due star degli Hawks "depotenziate", brilla sotto canestro Bogdan Bogdanovic con 28 punti, che non bastano per evitare il quinto ko stagionale. Cade Atlanta e viene agganciata proprio dai Knicks, nonchè da Orlando, al sesto posto a Est (6-5). 

CHICAGO BULLS-ORLANDO MAGIC 94-96

I Magic mettono infatti a referto un successo all'ultimo respiro sui Chicago Bulls, con un 96-94 esterno che non rispecchia l'andamento della partita. Orlando domina per ampi tratti, portandosi sul +17 a metà gara e sul +19 nel terzo quarto, ma poi si spegne e si fa raggiungere dai rivali nei secondi finali. Qui sale in cattedra Paolo Banchero, che mette a segno il canestro (da due) della vittoria a 1.8 secondi dal termine. Orlando esce così vincente nonostante una serata deludente al tiro (39%) e da tre (8/28), con l'italoamericano top-scorer con 17 punti (nove nell'ultimo quarto) in una serata che lo vede precedere Anthony (16) e Bitadze (15). Ai Bulls non bastano i 19 punti di LaVine e i 17 di Vucevic, col duo a precedere Caruso (16) in una serata che vede Chicago tirare sotto il 40% dal campo. La sconfitta è meritata e fa scivolare la squadra di casa al 12° posto nell'Eastern Conference (4-8), che vede i Magic sesti (6-5) con Nets, Hawks e Knicks. 

PHOENIX SUNS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 133-115

Si interrompe la striscia di sette successi consecutivi che aveva fatto volare Minnesota fino al terzo posto nella Western Conference (8-3), e si interrompe con un tonfo: Phoenix domina dall'inizio alla fine, toccando il +22 all'intervallo e sfiorando i trenta punti di vantaggio nell'ultimo periodo, contro dei T'Wolves in apnea. Durant ritrova Booker, mentre Beal resta ancora ai box per dei problemi alla schiena. Poco male, perchè le due All-Star rimaste ai Suns girano alla perfezione e indirizzano la gara con 31 punti a testa: Booker torna in campo dopo cinque match e mette a referto anche cinque assist, mentre Kd è perfetto col suo 11/15 al tiro e 7/7 ai liberi. Phoenix tira col 60% dal campo e 55% dall'arco, mettendo a segno una vittoria meritata e portando in tutto sei giocatori in doppia cifra, con una vittoria che le consente di agganciare il nono posto dei Pelicans (5-6) a Ovest. Ko pesante per i Timberwolves, a cui non bastano i 25 punti di Karl-Anthony Towns. Sottotono in particolare Edwards (13) e Gobert (4). 

PORTLAND TRAIL BLAZERS-CLEVELAND CAVALIERS 95-109

Prosegue il calvario dei Portland Trail Blazers, che si confermano una delle squadre meno efficaci della lega e incassano la quinta sconfitta consecutiva, scivolando al penultimo posto a Ovest (3-8) e venendo travolti da Cleveland col punteggio di 109-95. Ai Cavs basta portarsi avanti nel primo tempo e controllare nel secondo, senza mai rischiare davvero nonostante l'assenza di Darius Garland. Il dominatore del match è Donovan Mitchell, che chiude con 34 punti e 13/20 al tiro, da leader di una squadra che manda in doppia cifra Mobley (21), LeVert (17) e Strus (14), oltre ad Allen (11). Cinque giocatori sui sette impiegati, viste le tante assenze. Di minor cabotaggio invece la gara di Portland, che ha in Jerami Grant (17) il top-scorer di una squadra decisamente in ricostruzione. Sorridono dunque i Cavs, che agganciano il decimo posto a Est (5-6) e chiudono con due vittorie e due ko la quaterna di gare in trasferta a Ovest. 

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