LA RECENSIONE

NBA 2K20: il basket più spettacolare ora si tinge anche di rosa!

Abbiamo provato su PS4 e Switch l'ultimo capitolo di una saga sportiva sempre più vicina alla perfezione

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L'NBA di 2K è riconosciuto come uno dei migliori videogiochi sportivi in assoluto, se non proprio il migliore. E' difficile, quindi, riuscire ogni volta a confermare questo status, ma ancora di più lo è trovare tutti gli anni una nuova chiave di lettura. Perché, alla fine, alla base di tutto c'è la pallacanestro, che non propone novità sconvolgenti ogni dodici mesi. Eppure, anche nell'edizione 2020, gli sviluppatori sono riusciti a fare un ulteriore passettino in avanti. Così, NBA 2K20 ha saputo conquistarci e ribadire la sua leadership pure stavolta. Il gioco è già disponibile per Playstation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC e noi abbiamo avuto modo di provarlo, sia sulla console di Sony, sia sull'ibrida della Grande N. Ecco le nostre considerazioni.

La modalità di maggiore successo di NBA 2K è senza dubbio MyCareer. La nostra carriera inizia con una nuovo sistema di creazione del proprio alter ego cestistico, con uno sconfinato numero di variabili ben note agli appassionati. La nuova storia, "When The Lights Are Brightest", ci è piaciuta perché, rispetto al passato, è più coinvolgente, divertente e mai noiosa o banale, anche grazie alla presenza di attori del calibro di Idris Elba, Rosario Dawson e Thomas Middleditch. La nota negativa sono, ancora una volta, le microtransazioni, che entrano in scena quando la vita di quartiere vi inviterà, più o meno subdolamente, a cercare di migliorarvi attraverso qualche "scorciatoia". A pagamento. Sappiate, però, che il vostro giocatore potrà ottenere gli stessi badge e caratteristiche tecnico/fisiche anche "semplicemente" giocando per un po' più di tempo. Il problema della microtransazioni esplode soprattutto in MYTeam. Creare la propria squadra dei sogni richiede pazienza perché per sbloccare i pacchetti necessari ad assicurarvi i top (come avviene in Fut di Fifa), dovrete affrontare numerose attività e sfide, non sempre molto coinvolgenti e convincenti. E allora c'è la sirena tentatrice del tutto e subito con un piccolo sacrificio economico. A voi la scelta.

Per fortuna non c'è nulla di tutto questo in MyLeague, dove indossare i panni del manager non è però così entusiasmante, perché manca la parte bella del gioco: la sfida in campo contro un avversario reale o virtuale, da battere con le proprie mani. Magari online, dove la concorrenza è potenzialmente infinita e vincere diventa una questione di allenamento. Non pensiate di potervi divertire davvero con poche ore di gioco alle spalle, ma una volta che sarete padroni dei controlli, allora sì che farete fatica a staccarvi dallo schermo. Anche perché tutto scorre alla perfezione e non ci sono mai problemi di lag o di intasamenti indesiderati. Ben fatto.

Detto delle modalità a disposizione (non mancano le classiche single player per chi ama scendere subito in campo, naturalmente), passiamo al succo di questo NBA 2K20: il gameplay. Diciampo subito che non ci sono clamorose novità rispetto all'edizione 2019 e forse la più attesa e curiosa è l'inserimento della WNBA, la lega professionistica femminile. Una "prima" assoluta, che contribuisce a rendere il campionato più bello del mondo ancora più completo. E non temiate di trovare solo una copia in rosa del gioco maschile, perché le differenze che ci sono nella realtà, si vedono e si sentono anche sul parquet virtuale. Certo è che ogni volta che si inizia a giocare, si resta sbalorditi. Il livello grafico dei giocatori, il dettaglio dei movimenti e di ogni cosa che fa contorno è davvero super. Tutto, ma proprio tutto, riproduce fedelmente quanto accade prima, dopo e durante una partita di NBA. E lo fa alla massima potenza, riuscendo a sorprenderci e conquistarci ogni volta come fosse la prima. Anche su Switch, dove la minore potenza della console di Kyoto non inficia per nulla il pregevole lavoro fatto da 2K. E non a caso proprio la versione per Nintendo è una della pià apprezzate e ricercate. A livello di contenuti c'è tutto quanto è presente nel gioco per la concorrenza e non è certo poco. Solo in docked, risoluzione e framerate mostrano qualche piccolo limite (ma siamo a livelli più che accettabili), mentre in portatilità non ci si fa quasi caso.

In generale, dal punto di vista, tecnico, grossa attenzione è stata riservata alla fase di difesa e al controllo della palla. Nel primo caso gli avversari sono molto più reattivi e capaci di adattarsi alle qualità fisiche e di velocità dei nostri giocatori, rendendo la sfida più accesa. Nel secondo, sono state decisamente migliorate le animazioni e ancora di più la sensazione di avere il pallone tra le mani. Per il resto, è come sempre tutta questione di pratica e con il passare delle ore scoprirete quanto questo NBA 2K20 sia entusiasmante. Tra i "pro" segnaliamo il nuovo tutorial, completamente rivisto e reso ancora più facile da comprendere e utilizzare, grazie a una simulazione visiva dei tasti, che vi insegnerà in poche mosse a controllare il giocatore. Pollice verso, invece, per i caricamenti (su PS4, molto meno su Switch), che sembrano essersi moltiplicati. Ogni volta che passiamo da una schermata all'altra dobbiamo attendere dei secondi, che con il passare del tempo sembrano diventare un'eternità. Da questo punto di vista si potrebbe fare meglio. Magari inserendo anche il commento live in italiano (lo abbiamo già scritto lo scorso anno, ma senza fortuna) e aumentando le modalità che non obbligano a essere sempre collegati online.

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