Eurolega: Milano bella a metà a Madrid, il Real vince 92-89

Non bastano i 35 punti di James e un gran primo tempo: gli spagnoli rimontano da -18 e raggiungono il CSKA in classifica

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Nel 27esimo turno di Eurolega, l'AX Armani Exchange Milano va vicinissima alla grande impresa in Spagna sul campo del Real Madrid, ma si deve arrendere 92-89. Un grandissimo primo tempo con Mike James protagonista porta Milano anche sul +18 e sul 56-50 del riposo lungo, ma i padroni di casa trovano continuità a rimbalzo e recuperano con una grande ripresa. In classifica, Real secondo con il CSKA, Milano sesta assieme al Baskonia.

Se non è un tabù, poco ci manca. Milano subisce la 12esima sconfitta consecutiva contro il Real Madrid, ma forse mai come questa volta è andata così vicina a interrompere il corso della storia. La smorfia di coach Pablo Laso a fine primo quarto è tutto un programma: mani sul viso, quasi a non voler guardare un match che si sta mettendo malissimo, perché una tripla di Nunnally porta Milano sul 33-19. Per la AX entra tutto nei primi 10': percentuali clamorose al tiro (4/4 da tre, 9/12 da due, perfezione anche in lunetta) e Real nettamente stordito dall'avvio degli ospiti.

Un avvio la cui onda lunga si fa sentire fino a metà del secondo quarto, quando Milano raggiunge addirittura il 40-22 con una bomba di Nedovic. Pianigiani applaude convintamente, vede i suoi giocare una partita sfacciata in casa dei campioni in carica. Per Milano, e soprattutto per James, è la partita perfetta. MJ non ha paura di prendersi giocate difficili, rompe spesso e volentieri la prima linea di difesa e genera costantemente superiorità numerica. La difesa spagnola non lo vede mai, il numero 2 ne fa 21 nel primo tempo. I suoi punti, uniti ai liberi di Kuzminskas, sono decisivi nel tenere avanti Milano dopo la sfuriata che porta gli spagnoli al -6 della pausa lunga: 50-56.

Laso si mette nelle mani di Felipe Reyes, che supera Navarro e diventa il record-man di presenze in Eurolega (342). Il Real rosicchia costantemente punti a Milano, Pianigiani è quantomai diretto in uno dei soui time-out: “Don't stop this fu...ng ball!”, urla il coach, che vorrebbe più circolazione di palla. Gli spagnoli fanno però la differenza nei rimbalzi, soprattutto quelli offensivi con Ayon, Tavares e lo stesso Reyes, che portano punti importanti, e così il Madrid mette il naso avanti sul 62-60. Si rompe qualcosa nell'attacco di Milano: James viene frenato (ma è comunque autore di 14 punti nella ripresa), Nedovic, Kuzminskas e Tarczewski sporcano le loro percentuali, Nunnally si fa vedere solo con la tripla che porta in vantaggio l'Olimpia a fine terzo quarto, chiuso 75-74 per gli uomini di Pianigiani.

La partita si gioca punto a punto fino all'allungo decisivo a metà dell'ultimo quarto, quando il Real trova punti di importanza capitale dominando nel pitturato con Ayon e Tavares. Rudy in transizione (Campazzo ruba palla a James) firma l'86-80 che spezza le gambe alla AX. Nedovic non incide a cronometro fermo e butta via con una follia la tripla del pareggio a pochi secondi dal termine: finisce 92-89. Milano cade ma a testa alta: non c'è tempo per leccarsi le ferite, perché venerdì 22 a Desio arriva il Panathinaikos, che ha battuto Baskonia 72-70 ed è lanciatissimo in ottica playoff. Milano è sesta con il Baskonia e deve respingere l'attacco.

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