Il suo sorriso testimonia la sua serenità. Marco Ceron ora è felice. È trascorso un anno dal 12 novembre 2018, quel maledetto Brescia-Torino, una gomitata accidentale di Mohamed Jaiteh e la frattura dell’osso temporale della scatola cranica. Ora, dopo due interventi e una placca al titanio prodotta con una stampante in 3D, è arrivata l'idoneità sportiva. Il 27enne di Mirano, guardia della Leonessa Brescia, non vede l'ora di tornare in campo, ma già allenarsi con i compagni lo rende felice.
E' stato costretto a fermarsi nel momento migliore della sua carriera. Cresciuto a Venezia, ha fatto il salto a Pesaro dove ancora conserva tanti amici. Poi il trasferimento a Brescia, città che li ha adottato. Insieme alla famiglia e alla sua fidanzata, sta iniziando una seconda vita. Pronto a ricominciare.
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