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Virtus, Belinelli: "Scudetto? Una liberazione, è stato speciale"

19 Giu 2025 - 12:30

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il capitano della Virtus Segafredo Bologna ha commentato così il 17° scudetto della storia delle Vu Nere: "Sicuramente è stato ricco di significato, non dico che fosse inaspettato. Quando sono tornato alla Virtus nella stagione 2020-2021 abbiamo subito vinto. Firmo a dicembre e lo scudetto arriva a giugno. Poi ci sono state 3 finali consecutive perse contro Milano. Sconfitte che ci hanno segnato. Quella di martedì è stata una liberazione: con Dani (Hackett, ndr) c'eravamo promessi di rivincere lo scudetto. È stato sicuramente emozionante, non saprei dire se è il più bello perché fortunatamente ho avuto la possibilità di vincere tanto nella mia carriera. C'è stato anche un titolo NBA, però questo è speciale. I momenti chiave? Gara-5 dei quarti di finale contro Venezia. Nonostante l'accoppiamento fosse 1 vs 8, sapevamo che la Reyer era un osso duro. E la bella in casa ti "obbliga" a vincere. Ma non è sempre tutto bello, tutto scontato. Sotto di 9 punti a 4' dalla fine ci hanno salvato le giocate di Shengelia. Da lì qualcosa è cambiato. La vittoria in volata di gara-1 di semifinale contro Milano, oltre ai due successi al Forum sempre con l’Olimpia, ci hanno restituito una convinzione straordinaria. Abbiamo capito che questo poteva essere l’anno buono. Coach Ivanovic vincitore in 5 campionati nazionali diversi? Quando uno vince non gli si può dire nulla. Mi dispiace molto per Luca Banchi perché è stato uno dei miei allenatori e si è dimostrato una grande persona. Però Ivanovic ha dato quel qualcosa in più alla squadra per arrivare a questo risultato”.

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