Nba: Denver travolge i Clippers di Gallinari, agli Spurs servono due overtime per battere OKC

Il 'Gallo' ne mette 18 ma a vincere sono i Nuggets 121-100, 19 i punti del 'Beli' nell'incredibile successo dei texani sui Thunder (154-147)

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Danilo Gallinari deve alzare bandiera bianca contro i 'suoi' ex Denver Nuggets. Il 'Gallo' ne mette 18 ma i Clippers si arrendono 100-121: tripla doppia per Jokic, che chiude con 18 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. Vincono, al termine di una partita infinita, gli Spurs, che superano OKC 154-147 dopo due overtime. Belinelli ne mette 19, ma l'eroe è Aldridge, che chiude con 56 punti. Tripla doppia per Westbrook: 24 punti, 13 rimbalzi e 24 assist.

DENVER NUGGETS-LOS ANGELES CLIPPERS 121-100
Un amaro tuffo nel passato per Danilo Gallinari, che contro i 'suoi' ex Denver Nuggets incassa una sonora lezione di pallacanestro. Il 'Gallo' ne mette 18 (6/17 dal campo e 3/6 dall'arco dei 3 punti), ma i Clippers si arrendono 100-121 al termine di una sfida mai in discussione. Come sempre più spesso accade, il protagonista indiscusso è ancora una volta Nikola Jokic: il centro serbo mette a referto la sua 21esima tripla doppia in carriera, chiudendo con una prova da 18 punti, 14 rimbalzi e 10 assist. A questi si aggiungono altri cinque uomini in doppia cifra, guidati dai 23 di Jamal Murray, che non fanno rimpiangere l'assenza di Gary Harris, tenuto a riposo da coach Malone per un problema al bicipite femorale. Denver, che con questo successo si conferma come la migliore squadra della Western Conference, parte subito fortissimo, piazzando un break di 37-25 in avvio, che le permette di prendere sin da subito il comando delle operazioni e di non voltarsi più indietro. Tra le fila dei Clippers, il migliore è sempre Lou Williams che, in uscita dalla panchina, prova a dare la scossa ai suoi con 19 punti. Sconfitta numero 17 in stagione per i Clippers, che restano così in quinta posizione a Ovest.

SAN ANTONIO SPURS-OKLAHOMA CITY THUNDER 154-147 (2 OT)
Uno spot per la pallacanestro. I San Antonio Spurs trionfano 154-147 dopo due overtime contro gli Oklahoma City Thunder in quello che, a tutti gli effetti, si candida al premio di match dell'anno. Sul parquet c'è un po' di tutto: tensione, giocate spettacolari, nervosismo e un'intensità senza precedenti (almeno in stagione regolare). Una vera e propria maratona di 58 minuti, che contrappone due protagonisti assoluti: da una parte LaMarcus Aldridge, che disputa la sua migliore partita in carriera, chiudendo con 56 punti (20/33 al tiro e 16/16 ai liberi), dall'altra Russell Westbrook, alla tredicesima tripla doppia in stagione: 24 punti, 13 rimbalzi e 24 assist (massimo in carriera). Impossibile riassumere un match folle, in cui i texani tirano con medie irreali: il 16/19 dall'arco dei 3 punti vale l'84.2% di conversione e il record nella storia della Nba tra le squadre che si sono prese almeno 15 triple. In tutto questo c'è spazio - e che spazio - anche per Marco Belinelli, che chiude con una prova da 19 punti e un perfetto 5/5 dall'arco. Si tratta del nuovo massimo stagionale per il 'Beli' che, in uscita dalla panchina, sta diventando sempre più decisivo per gli 'Speroni'. San Antonio si affida anche ai 23 di Derrick White, utile su entrambi i lati del parquet, e rivitalizzato dalla cura Popovich: in totale, però, sono sette gli uomini in doppia cifra (stona lo 0 di Pau Gasol in 15 minuti sul parquet). Dall'altra parte, oltre al solito Westbrook, da evidenziare le prove di Jerami Grant (25 punti con 12 rimbalzi) e di Paul Gerorge, che ne aggiunge 30.

MIAMI HEAT-BOSTON CELTICS 115-99
Dopo la bella e convincente vittoria contro gli Indiana Pacers, i Boston Celtics cadono nel back-to-back contro i Miami Heat, interrompendo la striscia di quattro vittorie consecutive: 115-99 il punteggio finale. Dopo un primo quarto equilibrato, Miami cerca la fuga nel secondo periodo, chiudendo all'intervallo lungo con un rassicurante vantaggio in doppia cifra (55-43). Il 'Boston pride' si fa sentire al rientro degli spogliatoi, con i Celtics che cercano di ricucire le distanze. A ricacciare indietro i biancoverdi, però, ci pensa un ringalluzzito Dwyane Wade, che chiude con una prestazione da 19 punti, 8 dei quali proprio nel terzo e decisivo periodo. Miami, infatti, resiste all'urto e conquista la sua vittoria numero 20 in stagione regolare (la terza consecutiva contro i Celtics), che le consente di restare in sesta posizione nella Eastern Conference. Oltre a 'Flash', per gli Heat chiudono in doppia cifra anche altri cinque uomini, guidati dai 18 di Josh Richardson e dalla doppia doppia di Justise Winslow, che ne mette 11 conditi da altrettanti assist. A Boston, invece, non basta la prova da 22 punti di Kyrie Irving.

SACRAMENTO KINGS-DETROIT PISTONS 112-102
Secondo successo consecutivo per i Sacramento Kings, che superano Detroit 112-102, si riportano al 50% di vittorie in stagione regolare (21-21) e agganciano gli Utah Jazz al nono posto della Western Conference. E' crisi nera, invece, per i Pistons, che incassano il quarto ko consecutivo, l'ottavo nelle ultime dieci partite giocate. Partono forte i californiani, che chiudono la prima frazione sul +13, che diventa +17 all'intervallo lungo. Il moto d'orgoglio per i 'Pistoni' arriva troppo tardi, in un quarto periodo in cui Sacramento aveva già da tempo levato il piede dall'acceleratore. Una buona prova di squadra per i Kings, che mandano sette uomini in doppia cifra, guidati dai 18 di un caldissimo Buddy Hield e dalla doppia doppia da 14 punti e altrettanti rimbalzi di Willie Cualey-Stein. Per Detroit, priva di Blake Griffin, non bastano i 16 di Stanley Johnson e la doppia doppia da 12 punti e 11 rimbalzi di Andre Drummond.

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