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Houston e Golden State a fatica, Belinelli torna a sorridere

I Rockets rimontano e vincono 120-99 contro Utah, il supplementare sorride ai Warriors nel 114-116 sui Lakers caricati dalla cerimonia per Bryant. Solo 3 punti per Marco nel successo degli Hawks

19 Dic 2017 - 08:52

Nottata di canestri e di commozione in Nba. La legge del parquet sorride ancora a Houston, che con Utah infila la 14ª gara di fila (120-99). Sempre a Ovest i Lakers portano Golden State a un supplementare cadendo di soli due punti (114-116): gialloviola senza dubbio caricati dalla toccante cerimonia del ritiro delle maglie 8 e 24 appartenute a Kobe Bryant. Magic Johnson, nell'occasione, lo ha definito “il più grande di sempre a vestire il gialloviola”. Bene anche San Antonio (109-91 sui Clippers ancora privi di Gallinari) e Minnesota (108-107 su Portland).

A Est c'è il 26° successo di Boston, che non senza fatica piega gli Indiana Pacers per 111-112 e un finale rocambolesco. Se non fanno più notizia le vittorie di Chicago (117-115), che contro i 76ers arrivano a sei di fila, sorprende e non poco Atlanta, brava a dare una scossa alla stagione con il 110-104 su Miami. Solo 3 punti a referto per Belinelli.

CHARLOTTE HORNETS-NEW YORK KNICKS 109-91

Con Porzingis fuori per infortunio, i Knicks fanno un po' di fatica a gestire le sortite e a prendere le misure in difesa. Frank Kaminsky lancia Charlotte con una prestazione da Oscar: 24 punti con 10/13 al tiro. I blu-arancio scivolano all’ottavo posto a Est, mentre gli Hornets, nonostante il successo, restano a cinque gare di distanza dalla zona playoff.

INDIANA PACERS-BOSTON CELTICS 111-112
Va tutto bene, va tutto male, poi c'è la soluzione. Boston conserva il primato dopo un finale horror e fortunato coi Pacers. Sotto di un punto a un soffio dalla sirena, Rozier ruba il pallone nell'azione che avrebbe dovuto portare Oladipo (38 punti a referto) in lunetta e con la schiacciata più cattiva della nottata finalizza al meglio il contropiede che significa sorpasso. Per i Celtics ci sono i 30 punti di Irving, che conclude con un 5/8 dall'arco.

ATLANTA HAWKS-MIAMI HEAT 110-104
Solo 3 punti in 7' per Marco Belinelli in Atlanta-Miami. Gi Hawks interrompono la striscia di 4 sconfitte di fila, restano ultimi a Est. Necessari contro Miami i canestri di Prince e Schroder, gli unici a superare quota 20 per i padroni di casa. Miami paga un percentuale bassa dall'arco (28%) toccando anche un -14 da cui non riesce più a uscire. E ora la zona playoff è solo a un passo.

CHICAGO BULLS-PHILADEPHIA 76ERS 117-115
Se Atlanta è ancora ultima è grazie alla sesta vittoria di fila dei Bulls, che hanno trovato a quanto pare una quadratura perfetta dopo il parziale di 3-20 di inizio stagione. Contro i Sixers è Mirotic a fare la differenza non partendo nemmeno nel quintetto base: 22 punti a testa con Dunn e un ritmo incalzante che ha messo ko una Philadelphia priva di Embiid ma con un Ben Simmons in serata di grazia (19 punti e 11 rimbalzi) e un Dario Saric da 27 punti.

HOUSTON ROCKETS-UTAH JAZZ 120-99

Per niente facile la 14ª vittoria di fila per i Rockets. Houston rischia grosso contro Utah, che a inizio terzo quarto comandava il match con un +8 comunque non abbastanza rassicurante. Già, perché all'improvviso arriva un parziale di 15-0 che ribalta tutto e porta Harden e soci a prendere il sopravvento e a chiudere sul +21. Per i Jazz ci sono i 26 punti di Hood, magra consolazione di un incontro che poteva finire diversamente con una gestione più oculata e meno frettolosa del pallone nei momenti chiave. Per Houston c'è Chris Paul, votato giocatore della settimana della Western Conference, che chiude con 18 punti, 10 assist e 9 rimbalzi sfiorando la tripla doppia.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-PORTLAND TRAIL BLAZERS 108-107
Il protagonista della sfida d'alta classifica della Western Conference è Jimmy Butler, autore di 37 punti e soprattutto dei due liberi che hanno permesso ai T'wolves di tornare in vantaggio a 3 secondi dalla sirena. Una piccola grande beffa per i Blazers, che con McCollum era riuscito a dare una sterzata al match di Portland.

OKLAHOMA CITY THUNDER-DENVER NUGGETS 95-94

Il solito Westbrook incorona Oklahoma nella nottata delle vittorie di misura. I 38 punti contribuiscono a riportare equilibrio nella situazione di classifica dei Thunder, ora sul 15-15. Sull'altra sponda, si fa sentire un po' di stanchezza per i Nuggets usciti affaticati dal supplementare contro i Pelicans. La sconfitta non scalfisce il sesto posto a Ovest.

DALLAS MAVERICKS-PHOENIX SUNS 91-97

Sfida di bassa classifica e vittoria forse anche scontata per Phoenix su Dallas. I Suns chiudono con cinque uomini in doppia cifra, un Warren top scorer e un Len che dà una grossa mano in attacco e in difesa. A nulla servono i 26 di Barnes per i Mavericks, nei bassifondi anche a causa dell'ennesima prestazione di basso livello.

SAN ANTONIO SPURS-LOS ANGELES CLIPPERS 109-91
Senza Gallinari ancora out per infortunio i Clippers fanno quel che possono per tenere a bada San Antonio. Gli Spurs controllano sempre il match: Aldridge e Parker (19 e 16 punti) accompagnano alla 21ª vittoria di fila e costringono la squadra di Los Angeles a incassare la terza sconfitta di fila. Per Ginobili e compagni il terzo posto resta in cassaforte con un vantaggio di quattro gare su Minnesota.

LOS ANGELES LAKERS-GOLDEN STATE WARRIORS 114-116

Lacrime, sorrisi e la solita delusione allo Staples Center. La celebrazione del più grande cestista dei Lakers, a pochi mesi dal suo ritiro, ha dato linfa vitale ai Lakers per affrontare i campioni in carica di Golden State. Il ritiro delle 8 e 24 di Kobe Bryant (presente in Arena) ha fatto commuovere gran parte degli appassionati (tanti gli elogi, tra cui quello di Magic Johnson), e sul parquet i gialloviola tengono testa fino al 102 pari della sirena. La festa per Kobe, però, assume le forme della delusione da campo per i Lakers: i Warriors riescono a vincere di misura continuando a inseguire la cavalcata di Houston. 

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