La Corte Sportiva di Appello ha respinto il reclamo di Milano per il caso della squalifica di Nunnally
Niente da fare per l'Olimpia Milano, che aveva depositato formale ricorso contro la sconfitta a tavolino inflitta dal Giudice Sportivo per la gara contro la OriOra Pistoia perché la squadra di Pianigiani ha schierato lo squalificato James Nunnally. La Corte Sportiva di Appello, nella seduta odierna, ha infatti rigettato il reclamo della società A|X Armani Exchange (avverso la decisione del Giudice Sportivo di omologazione della gara n.1251 col risultato di 20-0 in favore della società OriOra Pistoia Basket 2000) e ha dichiarato scontata la giornata di squalifica dell'atleta James William Nunnally.
La Corte di Appello ha rigettato il reclamo dell'Olimpia Milano (avverso la decisione del Giudice Sportivo di omologazione della gara n.1251 col risultato di 20-0 in favore della società Pistoia Basket 2000) e ha dichiarato scontata la giornata di squalifica di James Nunnally
— Olimpia Milano (@OlimpiaMI1936) 8 febbraio 2019
L'Ax Milano farà un nuovo ricorsocontro la decisione della Corte sportiva d'appello dellaFederpallacanestro che oggi ha rigettato il primo reclamodell'Olimpia contro la sconfitta a tavolino nella partita controPistoia per avere schierato lo squalificato James Nunnally eomologato il 20-0 per i toscani. Lo annuncia, poco prima dellasfida di Eurolega contro il Darussafaka al Forum d'Assago, ilpresidente del club, Livio Proli: "Faremo sicuramente ricorso,andremo avanti fino all'ultimo grado di giudizio per tutelarel'equità del campionato. È una situazione scomoda per lesquadre che lottano per la salvezza, a noi cambia poco o nulla". Sulle responsabilità, Proli non si sbilancia: "Tutta lavicenda è stranissima, il giocatore è stato squalificato 6 mesidopo il tweet incriminato, quando era già in Turchia. La Fip haavvertito Avellino, ma Avellino non ha notificato la squalificaal giocatore. Dopo quasi tre anni Nunnally non era più in listasqualificati perché nel casellario viene tolto dopo 12 mesi. PerMilano era dunque impossibile saperlo".